Presidente della Consulta delle associazioni
Francesco Notarcola
Dopo la nevicata degli ultimi giorni e il Suo intenso impegno per riportare alla normalità la vita cittadina, intendiamo sottoporre alla Sua cortese attenzione quanto segue:
come Le è noto, le associazioni ed i cittadini del Capoluogo hanno realizzato, nel corso del 2011, un’intensa attività per la difesa e la valorizzazione dell’arte, della cultura e del notevole patrimonio archeologico già rinvenuto sul territorio, ivi comprese le terme romane.
Questo impegno, così forte, sentito e partecipato, ha imposto all’attenzione dell’opinione pubblica e del Consiglio comunale temi e problemi che riguardano non solo l’arte, la cultura e la scuola quali risorse nuove e decisive per il rilancio del Capoluogo, ma anche il ruolo delle istituzioni scolastiche e culturali cittadine (Accademia delle Belle Arti, Museo Archeologico, Polo Artistico, Conservatorio, ecc.) nel rapporto quotidiano con la vita e lo sviluppo di questa Città.
Questa volontà di rinnovamento e di partecipazione, che ha mobilitato migliaia di persone a difesa delle risorse del territorio, ha conseguito un primo risultato importante con l’approvazione della delibera del Consiglio comunale del 14 settembre del 2011.
Dobbiamo prendere atto, però, che alle ripetute richieste della Consulta delle associazioni (Lettera del 7 ottobre 2011 e sollecito del Prefetto del 2 novembre 2011) di avviare il confronto per realizzare quanto deliberato dal Consiglio, Lei si sottrae con ostinazione e senza alcuna giustificazione .
Questo comportamento, che consideriamo gravissimo, porterebbe a pensare che Lei possa aver ritenuto e tuttora ritenere conclusa la non chiara e discutibile vicenda delle terme romane, con la semplice adozione della delibera citata.
Sugli scavi archeologici nell’area attigua alle terme romane ed alla Villa Comunale, persiste un vergognoso silenzio da parte della Soprintendenza e della Giunta da Lei presieduta.
Altrettanto grave ed incomprensibile, per un Sindaco che si ritiene vicino al popolo, è il silenzio che Lei osserva, rispetto ad una richiesta di documenti, inoltrata dalla Consulta, riguardante il patrimonio archeologico rinvenuto nel nostro territorio ( i reperti catalogati e non, i diari quotidiani degli scavi e delle ricerche eseguite, le relazioni finali degli archeologi impegnati).
Questi documenti, che avrebbero dovuto essere da tempo patrimonio delle istituzioni culturali, dell’associazionismo e dei cittadini, sono tenuti gelosamente nascosti e secretati senza alcuna valida motivazione.
Tale richiesta, inoltrata in data 8 novembre 2011, non ha ancora avuto alcun riscontro.
Vogliamo ricordare che autorevoli relazioni parlamentari e di alte Autorità della Magistratura e della Corte dei Conti, evidenziano e sottolineano con forza che la trasparenza e la partecipazione rappresentano gli unici ed insostituibili antidoti contro la corruzione, l’illegalità, l’omertà e l’affarismo, condizioni, queste ultime, che favoriscono le infiltrazioni mafiose e malavitose sul territorio.
Gli inquisiti di ieri e di oggi, gli ultimi arresti eccellenti e le inchieste della magistratura che riguardano la nostra città, dimostrano il disfacimento e la debolezza della politica locale, incapace di governare il capoluogo, sottomessa a quei poteri forti che aggrediscono il territorio e lo saccheggiano in nome della speculazione edilizia e della crescita economica, distruggendo inestimabili risorse culturali, paesaggistiche e archeologiche.
Per arrestare questo sciagurato disegno di aggressione e di saccheggio, occorre:
1. una coraggiosa azione di pulizia morale e politica, di informazione e di trasparenza, divulgando e mettendo a disposizione delle associazioni, dei cittadini e dell’intera opinione pubblica la documentazione in possesso del Comune
2. riaprire il confronto con le associazioni per concordare modi e tempi di attuazione di tutti i punti approvati dal Consiglio comunale, con la delibera del 14 settembre scorso.
Ciò al fine di salvaguardare e valorizzare le terme romane e l’intera area attigua alla Villa comunale, di conoscere e valorizzare l’intero patrimonio archeologico rinvenuto, arricchendo il locale museo archeologico.
3. Tutelare gli interessi generali della città, rivendicando il diritto di possesso da parte del Comune sull’area adibita a parcheggio in via G. De Matthaeis, smantellato in un “batter d’occhio” senza che l’ente abbia eccepito alcunché.
La realizzazione delle predette decisioni può rappresentare la premessa per l’elaborazione di un disegno strategico che pone la cultura, l’arte e le ricchezze territoriali come risorse trainanti per un nuovo sviluppo e un nuovo assetto della città e del suo territorio.
L’apporto creativo evidenziato dall’associazionismo, rappresenta un valore aggiunto indispensabile a ricreare quelle condizioni di fiducia nelle istituzioni, fondamentale per costruire una città moderna con un’ alta qualità della vita culturale e sociale.