Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

lunedì 21 febbraio 2022

Frosinone. Interessa a qualcuno pagare la giusta tariffa per i servizi?

 Luciano Granieri - Collettivo Politico Rigenerare Frosinone



Sabato 19 febbraio siamo tornati in Piazza Vittorio Veneto per aggiornare la popolazione frusinate sull’evoluzione della vicenda TARI. 

Una prima manifestazione fu organizzata nel novembre scorso  per divulgare la notizia che la Commissione Tributaria Provinciale di Frosinone aveva riconosciuto il diritto di corrispondere una tariffa diminuita dell’80% a compenso di un servizio svolto in difformità alla normativa vigente. A seguito di questo pronunciamento, passato quasi sotto silenzio, nonostante noi come, Collettivo Rigenerare Frosinone, avessimo fatto di tutto per renderla eclatante, sono stati inoltrati ricorsi affinché coloro, quasi tutti, che hanno pagato la tariffa per intero ottenessero il rimborso dell’80%. Come  logico, i giudici tributari hanno riconosciuto anche  tale diritto. Di quest’ultimo pronunciamento della Commissione Tributaria volevamo dare notizia ai Frusinati esortandoli nuovamente a richiedere un rimborso dovuto. 

Nella prima manifestazione, quella del novembre scorso, rimanemmo delusi da una partecipazione molto scarsa, sia di cittadinanza, che di stampa ma, soprattutto, di forze politiche locali, in particolare di opposizione alle quali ci sembrava di aver fornito temi forti per contrastare la giunta Ottaviani. Parteciparono i consiglieri Riggi e Scasseddu, nel frattempo fuori usciti dai loro schieramenti originari. 

Francamente non ci aspettavamo grande affollamento di popolo neanche sabato scorso, ma la notizia che per otto anni i cittadini di Frosinone hanno pagato una tassa illegalmente aumentata dell’80% e l’appello a richiedere indietro i soldi indebitamente sborsati, ci sembrava degna di interesse. Un rilievo che avrebbe dovuto coinvolgere gli organi di informazione, il cui obiettivo includerebbe il dovere di informare la cittadinanza, e gli schieramenti politici locali, invitati a tralasciare per una volta i tavoli e i campi larghi, in vista delle prossime elezioni amministrative, per concentrarsi su un tema sensibile per la cittadinanza. Altra pia illusione! 

E’ evidente che il tema di tariffe abnormi, non solo per la TARI, ma anche per ACEA ATO5, per cui è stata richiesta l'autorizzazione al   rinvio a giudizio per ipotesi di reato atti a definire una bolletta dai costi esorbitanti, ci ha portati ad affrontare la questione della  necessità di togliere al profitto dei privati l’erogazione dei servizi indispensabili alla popolazione, per restituirlo alla disponibilità dei cittadini attraverso le aziende speciali pubbliche. E' altrettanto chiaro che tali tematiche fanno venire l’orticaria a partiti cooptati per assicurare a tutti i livelli i desiderata del capitale finanziario. Ma la partecipazione, per altro da lontano, (vedi mai ci di dovesse confondere con quattro disperati idealisti), di qualche membro del partito socialista con la consigliera Gerardina Morelli, di qualche sparuto cittadino, e il loro interesse pari all’immobilità dei cartonati in costume ciociaro affacciati dal nuovo Comune di Frosinone - acquisito con la formula Why Buy (prendi oggi tanto domani pagano gli altri) - ci ha lasciato ancora una volta delusi. 

Cittadini attenti dal balcone del Comune

Ma forse la colpa è  nostra. E’ evidente che la gestione partecipata dei servizi non interessa a nessuno, ma la possibilità di richiedere indietro dei soldi ingiustamente spesi è così irrilevante? Interessa a qualcuno recuperare 400-500 euro per anno di TARI pagata in eccesso? Forse no. 

Infatti a pensarci bene ciò che interessa è sedersi ai vari tavoli per accaparrarsi le briciole di un Comune a sfruttamento intensivo. Uno sfruttamento che da decenni ha spolpato la città: prima il centro storico, poi la zona bassa e ora si sta puntando decisamente sul parco commerciale della ex Permaflex, dove ancora c’è un po’ di polpa da dilaniare e dividersi, illudendo i cittadini che questo è il benessere. 

Ma è veramente questo il benessere? Per noi no e quindi, anche se le nostre tematiche sembrano non interessare a nessuno, noi continuiamo. Alla fine fra i cittadini che non hanno buttato la spugna lasciando la città, soprattutto i giovani, fra quelli che non si sfogano facendo a cazzotti davanti a bar ci sarà qualcuno interessato al benessere di un posto a misura di dignità umana?