"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"
“Come cittadini e come attivisti per i diritti fondamentali abbiamo inviato un esposto per sequestro di persona, o diverso reato che la Magistratura ravviserà, alla Procura della Repubblica di Catania.
E' intollerabile restare immobili mentre 150 persone sono trattenute su una nave militare, contro la loro volontà, per il diktat di Salvini.
Un ministro come come un Duce impone le sue scelte al di sopra di ogni norma, regola, convenzione, umanità.
Anche voi potete scaricare questo testo (lo trovate alla fine del post) compilarlo con i vostri dati e inviarlo con raccomandata a:
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania Piazza Verga 15 - 95129 Catania
oppure via pec a: prot.procura.catania@giustiziacert.it
Attiviamoci, ribelliamoci, organizziamoci e facciamolo con la concretezza di chi chiede il rispetto dei principali diritti umani con ogni mezzo pacifico possibile”.
Compagni, amici sinistrorsi, radicali di sinistracatto -demo - riformisti, fuochisti,
rompitori de nocchie, che avete votato
M5S e che giustamente siete entusiasti dell’esito della consultazione elettorale.
Ve la ricordate Bella Ciao? Ve le ricordate le piazze gioiose (perdenti, ma gioiose) a cui avete
partecipato?Non vi divertivate? Non vi
divertono più quelle piazze ?
Oddio ripensando ai fatti di Genova (non quelli
del ponte, ma quelli del G8), le botte
le abbiamo/avete prese!!!!C’erapoco da divertirsi!!!! Mi restacomunque difficile da capire come voi, amici sinistrorsi , supportando i 5S, siete oggi sodali conuna formazione razzista allora impegnata, insieme agli alleati del tempo, a prenderci (noi e voi) a manganellate in
faccia.
Ma tralasciamo il passato e torniamo al presente.Cari amici sinistrorsi, transumanti nei 5S,
siete contenti della vostra attività politica? Vi piace accumulare inemici, anziché aggregare gli amici? “Tanti
nemici, tanto onore” diceva uno che in linea con una primordialenouvelle vaguepopulista aveva promulgato le leggi razziali.
Un personaggio a cui i vostri (amici!!!!)guardano con ammirazione.
Siete contenti di
profondere odio verso il nero che ci ruba il lavoro ? Verso il politico che ci ruba i soldi? (tranne
i vostri sodali della lega che ci/vi ha rubato 49 milioni di euro) verso i
partiti che agevolanoi poteri forti? (tranne sempre la solita lega, vostra attuale
consorella, che nel 2008, votò a favore della piena libertà del privato
“Benetton” di aumentare i pedaggi
autostradalisenza rendere conto allo
Statoe senza peritarsi di impegnare
fondi per la manutenzione della rete ). Insomma siete contenti di spargere quell’odio che trasforma una nave della guardia costiera italiana in
un lager galleggiante ormeggiata nel porto di Catania? In buona sostanza siete contenti di comandare pur essendo così incazzati?
Domenica scorsa a Castelliri,
nel corso della rassegna Tarantelliri, uno zingaro di Sarajevo, tale Goran Bregovic,
ha eseguito una versione gipsy di “Bella Ciao”. Partigiani, zingari, lotta contro il razzismo e la discriminazione delle minoranze sociali ,
tutto ciò era racchiuso in quella commovente espressione di liberazione. E tutto ciò, una volta, costituiva la base del vostro agire
politico, aperto, libero, dalla fantasia
e utopia illimitata. Siete ancora in grado di provare una passione di piazza
come quella emanata da Bregovic ? Siete
ancora belli, come noi siamo oggi,
nell’alzare i pugni sulle note di “Bella Ciao” cantate da uno zingaro di
padre croato e di madre serba ?
Non
credo, e mi dispiace. Perché la politica, al di là delle alchimie di potere, è
passione, emozione, condivisione, e questi valori, cari amici, forse li avete dimenticati, rimossi.
Probabilmente la piazza di Castelliri,
che una volta era anche la vostra, non vi suscita altro sentimento se
non indifferenza, o al massimo rabbia.
Noi inguaribili utopisti,
anticapitalisti, PARTIGIANI - pur
se gente di irrilevante testimonianza elettorale -siamo ancora belli. Voi, frequentando brutta gente, siete
diventati brutti. Certo la delusione
cocente profusa del fascismo riformista renziano, unita al corporativismo di regime
della triplice sindacale, poteva
preludere a certi nefasti esiti
populisti. Ma personalmente mai e poi mai capirò l’avvicinamento ad un
movimento incolore, insapore, inodore , come il M5S…… mi correggo, non inodore, i grillini puzzano di ultraliberismo lontano un miglio.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione Comunista - Sinistra Europea, coordinamento nazionale di Potere al popolo
La sera del 19 agosto a Vasto(CH) in piena "movida" nel ristorante La Barcaccia risuonava Faccetta Nera a tutto volume. Un cittadino ha protestato segnalando che si trattava di apologia del fascismo. È stato aggredito dal titolare ed è finito al pronto soccorso. È un episodio che rientra nel clima fomentato dal ministro degli interni Salvini. Si tratta di un'aggressione fascista non di una rissa o un diverbio. L'aggressore dopo la violenza ha dato sfoggio apertamente delle sue convinzioni fasciste. Faccetta Nera è un canto risalente all'epoca in cui l'Italia fascista si rese responsabile di crimini contro l'umanità e stragi orrende in Etiopia e Libia e delle leggi razziali al fianco di Hitler. Questi imbecilli che vanno cantando "viva il Duce e viva il Re" sono il frutto di ignoranza e rimozione di una tragedia che si concluse con l'Italia in macerie. Il prefetto, il questore e l' amministrazione comunale di Vasto dovrebbero far chiudere o almeno sospendere per almeno un mese questo locale. Il titolare avrebbe finalmente il tempo di leggere qualche libro di storia. Gli regaleremo una copia di "Italiani brava gente" dello storico Del Boca. Auspichiamo che l'autorità giudiziaria persegua l'aggressore sul piano penale. Dobbiamo aspettare di veder sfilare di nuovo le croci uncinate per le nostre città? Solidarietà a Nicolas, il compagno aggredito.
A cura di Luciano Granieri, dati tratti dal libro di Luigi Fasce "Politiche Costituzionali per le riforme"
Dopo aver svenduto tutto il vendibile ai privati, imprese,
banche, servizi, autostrade, negli anni
90, con tutto quanto incassato, lo Stato italiano non è riuscito
ripianare il debito pubblico che è costantemente
aumentato in modo spropositato ... perchè ? Nello specifico perchè il
governo italiano si è alienato il potere di manovrare moneta e tassi di
interesse.In senso generale da modello
economico misto, con forte potere pubblico, si è adottato, da parte dei governi che
si sono succeduti nell'ultimo trentennio, tanto di centrosinistra tanto di
centrodestra, il modello economico neoliberista che impone il
divieto su qualsivoglia intervento pubblico in economia, finanza,
credito e moneta.
Fino al 1981 l’Italia godeva della piena sovranità monetaria,
grazie alla proprietà pubblica di Banca d’Italia (ente di diritto pubblico) governato
attraverso Il Ministero del Tesoro. A seguito di una lettera del febbraio 1981 scritta
dall’allora Ministro del Tesoro,
Beniamino Andreatta, al
Governatore della Banca d’Italia Carlo Azeglio Ciampi, si consumò, quello che è
passato alla storia come il “divorzio fra Stato e Banca d’Italia” con
conseguenze disastrose. Con la sua lettera, il ministro chiese il
“parere” del governatore sull’ipotesi di una modifica del regime esistente, con
l’obiettivo esplicito di porre rimedio all’insufficiente autonomia della Banca
nei confronti del Tesoro. Il governatore, nella sua risposta, accolse le
rimostranze sulla necessità che la Banca
rispondesse unicamente a obiettivi di politica monetaria. Senza un salvatore alle spalle, lo Stato non ebbe altra
scelta se non quella di accettare le condizioni imposte dal mercato, ossia
dalle banche. La spesa per gli interessi si impennò, il Paese perse il passo dei pagamenti e il debito prese
a moltiplicarsi. Il disastro era servito.
Ufficio Stampa Maurizio Acerbo Segretario Nazionale Rifondazione Comunista
Rifondazione Comunista non si unisce al coro dei difensori dei monopolisti delle autostrade - dichiara il segretario nazionale di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo. Consideriamo un atto dovuto la lettera con cui il governo avvia la procedura che potrebbe condurre alla revoca della concessione unica alla società Autostrade per l'Italia. Si tratta del minimo che si possa fare dopo questa tragedia. Tutte le forze politiche dovrebbero essere unite e semmai confrontarsi sulle procedure più efficaci. Al contrario degli altri partiti, noi che siamo sempre stati contro la privatizzazione e nel 2006 rifiutammo offerta di soldi da Autostrade per l'Italia, ribadiamo per l'ennesima volta che bisogna scoperchiare tutto il sistema delle concessioni. I signori monopolisti delle autostrade (non ci sono solo i Benetton) hanno intascato dal 2009 al 2016 rendite per 8,85 mld. Noi siamo per la ripubblicizzazione delle autostrade, ma anche chi la pensa diversamente dovrebbe convenire che questa strage impone di riconsiderare privatizzazione e non escludere la revoca della concessione considerandola alla stregua di un reato di lesa maestà. Il fatto che "Autostrade per l'Italia" ora si dica disponibile a spendere una cifra che è quasi pari agli utili di un anno è segno che ci tengono a salvaguardare la rendita pluridecennale che la politica di centrosinistra e centrodestra gli ha garantito. Ricordiamo che la società Autostrade è sotto processo anche per la strage sul tratto Baiano-Avellino quando un bus precipitò e ci furono decine di vittime. Questa volta si vada fino in fondo anche sulla questione della revoca della concessione. E non si spengano i riflettori dopo qualche settimana.