Potere al Popolo, Tavolo Nazionale Sanità
Il 21 maggio a Roma si terrà il vertice del G 20 sulla sanità.
La pandemia ha mostrato la ferocia e l’inefficienza del sistema sanitario e di tutela della salute, se fondato sul profitto e sul mercato. Proprio i paesi più ricchi del mondo hanno subito una strage senza precedenti, dovuta alla distruzione dei sistemi sanitari pubblici e alla gestione della pandemia in funzione del PIL, sacrificando al mercato, al profitto e agli affari la vita stessa delle persone.
Ma il sacrificio disumano di tante e tanti non è servito ad evitare il danno economico, così la crisi sanitaria è stata più pesante lì dove già esistevano sofferenza sociale e peggiori condizioni di vita, ed è quindi diventata crisi economica e sociale e milioni di persone hanno perso il lavoro e sono state gettate nella povertà. La pandemia è diventata sindemia, cioè una catastrofe sanitaria e sociale al tempo stesso.
L’egoismo dei paesi più ricchi si è poi manifestato con la decisione criminale di difendere i brevetti delle multinazionali sui vaccini; e questo ha provocato un ritardo gravissimo nella vaccinazione di tutte le popolazioni del mondo con il rischio evidente, come mostra il dilagare del contagio in India, di un ritorno senza fine del virus.
Noi organizzazioni sociali e politiche, impegnate a contrastare quel sistema malato fondato sul profitto che ha aggravato enormemente gli effetti della pandemia Covid, sentiamo la necessità di mobilitarci attorno al vertice del G20 per rivendicare vaccini e sanità pubblica per tutte e tutti in tutto il mondo e giustizia sociale per affrontare gli effetti del virus sulla società.
Per questo rinnoviamo la richiesta alla UE e agli USA di togliere il loro scandaloso veto alla eliminazione dei brevetti sui vaccini, bene comune che deve essere pubblico e a disposizione dell’intera umanità. Per questo rivendichiamo una sanità pubblica gratuita e fondata sulla prevenzione e sulla medicina territoriale. Per questo diciamo no al PNRR del governo Draghi che prosegue nella politica insensata e feroce di tagli alla sanità pubblica e di privatizzazioni. Per questo reclamiamo eguaglianza sociale e redistribuzione della ricchezza per affrontare la crisi economica e sociale.
Il 21 maggio sosterremo gli scioperi del mondo della sanità e parteciperemo a tutte le iniziative di lotta che facciano sentire al G20 la voce di chi in Italia vuole che la salute sia davvero al primo posto e che la vita e la natura non siano più sacrificate al profitto.
Il 22 maggio promuoviamo una manifestazione nazionale a Roma, nel rispetto delle regole per la salute, per far sentire la nostra voce ad un palazzo della politica e del potere che non ha imparato nulla dalla pandemia e vuole imporci una riorganizzazione complessiva del sistema economico fondata sugli stessi presupposti che hanno favorito il disastro sanitario e sociale che ci ha colpito. La recente approvazione del Piano di Ripresa e Resilienza da parte di un Parlamento completamente soggiogato conferma la volontà di utilizzare l’emergenza sanitaria come un’arma per aumentare risorse e potere nelle mani del sistema delle grandi imprese. Al di là di vuote dichiarazioni di principio non è previsto nessun intervento di rafforzamento degli asset strategici della nostra economia, nessuna ripresa dell’intervento pubblico neanche nel sistema sanitario, nessuna seria politica di sostegno all’occupazione, nessuna azione di tutela del territorio e di risanamento dei disastri ambientali provocati negli ultimi decenni, nessun intervento di riequilibrio territoriale e di riduzione delle disuguaglianze.
Saremo in piazza contro la politica degli affari e contro il governo Draghi che ne è espressione, per i vaccini e la sanità pubblici, per la giustizia sociale e il diritto di tutte e tutti a lavorare e vivere dignitosamente senza rischiare salute e vita.