COORDINAMENTO PROVINCIALE PER LA SANITA’
FROSINONE
On.le Presidente,
un Suo predecessore, nonché collega di partito, On.le
Piero Marrazzo (assessore regionale Francesco De Angelis) si era impegnato
ripetutamente e pubblicamente per il DEA di II livello all'ospedale del Capoluogo
e per la costruzione di un nuovo ospedale ad Anagni. Per il DEA di II livello aveva anche adottato una apposita
delibera.
L'On.le Renata Polverini (Mario Abbruzzese presidente
del Consiglio regionale e Franco Fiorito
capogruppo regionale) eletta con il voto decisivo degli elettori della nostra
provincia, aveva più volte ribadito il suo impegno per il DEA di II livello a
Frosinone.
Purtroppo, nonostante fosse stato promesso lo sviluppo
e il miglioramento della sanità regionale e di quella di Frosinone in particolare, veniva
approvato il decreto 80 che come una scure si abbatteva violentemente sulle
strutture sanitarie ospedaliere e territoriali assestando un colpo mortale al
già precario e compromesso servizio sanitario.
E così, dopo le chiusure degli ospedali di Arpino,
Ceprano, Ferentino, Isola del Liri, Veroli, sono caduti sotto la mannaia gli
ospedali di Anagni, Atina, Ceccano, Pontecorvo.
Questo piano scellerato che si è inventato le
macroaree, ci ha tolto oltre 500 posti letto, ha chiuso gli ospedali e non ha
mai provveduto a consolidare e sviluppare le strutture territoriali e la
nascita di presidi alternativi seri come
gli Ospedali Distrettuali.
E' del tutto inutile che Lei affermi che le macroaree
sono state abolite se poi per noi nulla cambia
e permangono gli effetti negativi prodotti.
Nella recente trasmissione “A porte aperte” ha
ampiamente dimostrato di pensare e di agire come i Suoi predecessori. Infatti,
Lei ha affermato che la sanità in provincia di Frosinone è stata distrutta e
che il diritto alla salute dei cittadini è inesistente o quasi.
Si è guardato bene, però,dal dire che rispetto ad una
situazione di emergenza come Lei la valuta non sono stati realmente adottati, e
non traspare la volontà di adottare,
provvedimenti non arbitrari commisurati
a tale situazione, per consolidare l'esistente e poter procedere a
costruire una sanità efficiente e di qualità.
Anzi con l’ultimo Suo decreto n.U00247 del 25 luglio
2014 non assegnando il Dea di 2° livello a Frosinone e quello di 1° livello a Cassino condanna il nostro territorio all’abbandono ed alla barbarie.
Non ci si venga a dire che è un problema di scarsità
di risorse. E' bene che si sappia che la Asl di Frosinone nel bilancio
2013 possedeva un attivo di ben 82
milioni di Euro, soldi improvvisamente tolti alla provincia di Frosinone e
dirottati verso gli ospedali romani.
E' vergognoso che ciò avvenga mentre nell'ospedale del
capoluogo non si possono acquistare i più elementari apparecchi per la
diagnostica cardiologica (holter cardiaci e pressori); e mentre nella UOC di
oculistica mancano macchinari e personale per eseguire un campo visivo e la OCT (tomografia oculare); e mentre
quotidianamente si succedono a ritmo incessante difficoltà di tutti i tipi per
lavoratori e utenti in ogni ospedale e presidio territoriale della provincia,
nonostante gli annunci mirabolanti e i racconti
melliflui che abbiamo dovuto subire. Per non parlare della avvilente
storia dei 56000 Euro necessari per attivare il registro tumori, vergogna nella
vergogna.
Con questa nostre risorse lasciate in loco si potevano
risolvere tutte le questioni che rendono oggi drammatica la realtà sanitaria.
Il direttore generale della Asl ha sovente affermato
che la azienda sanitaria di Frosinone non è stata mai governata. E' noto a
tutti, invece, che la Asl è stata molto ben governata per portare voti al
centrosinistra e al centrodestra. In provincia tutti conoscono i nominativi
degli autorevoli personaggi che trasmigrando da un gruppo a un altro hanno
fatto la loro fortuna.
Vogliamo sottolineare che in ogni Sua uscita pubblica
si parla del problema dei debiti, però si guarda bene dallo spiegarne le
ragioni. Come giustifica questa logica perversa per cui più si è speso e più si
sono ridotti i servizi? La nostra opinione è che i debiti sono stati accumulati
come frutto della cattiva gestione, degli scandali, della corruzione, degli
sprechi, e delle generose elargizioni ingiustificate e incontrollate alla
sanità privata. Misure e provvedimenti reali contro tutto questo sono ancora un
sogno.
Il Coordinamento a nome della popolazione della
provincia di Frosinone rivendica che finalmente siano messe al bando le
chiacchiere vuote e si dia seguito agli impegni assunti da oltre dieci anni a
questa parte dai due maggiori schieramenti politici italiani (centrodestra e
centrosinistra) a livello della regione Lazio.
Ribadisce le ineluttabili condizioni minime già
espresse nel documento reso pubblico durante la manifestazione del 16 luglio
scorso alla Asl di Frosinone:
Abolizione effettiva delle macroaree. Entro tempi certi, ma
senza reintrodurle sotto altre vesti come ad es. aree vaste o macro-Asl. Ogni
Asl, con le sue unità complesse, deve
ripartire dall’ultimo atto aziendale redatto quando le macroaree non esistevano
ed avere la propria autonomia gestionale del personale e dei fondi economici.
Applicazione
delle deroghe su base territoriale. Se le deroghe avessero seguito fin dal principio
questo criterio la sanità provinciale ed i cittadini non avrebbero vissuto
tutti questi disagi. In questo caso, sarebbe auspicabile l’introduzione di un
“correttivo” per premiare chi più degli altri è stato penalizzato dalle
scellerate scelte del passato.
Dimissioni del direttore generale della Asl di Frosinone. Perché ha dimostrato scarsa
sensibilità nel rapporto con gli amministratori e con le associazioni non
tenendo in alcuna considerazione le pressanti richieste avanzate.
A queste
condizioni il Coordinamento ha il dovere ora di aggiungere anche la
riattivazione dell'attività ospedaliera presso il presidio di Anagni.
Il Coordinamento gradirebbe un incontro pubblico
direttamente con la SV per stabilire
insieme un percorso e le tappe temporali della realizzazione.
Se così non sarà noi continueremo il nostro impegno
senza soluzione di continuità, affinchè il Suo potere possa dissolversi come si
è dissolto quello dei Suoi predecessori senza lasciare traccia né ricordi
dignitosi.
Frosinone 1 agosto 2014
Il Coordinamento provinciale per la sanità.
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Video di Luciano Granieri