Luciano Granieri
Le
domande diffuse
sui
media, sui
social, fra la gente e, soprattutto, poste ad autorevoli esperti e
giornalisti nei talk show, riguardano le ragioni di un aumento così
elevato del
carovita.
Le
risposte fornite
dagli
autorevoli esperti di cui sopra, non mi
hanno chiarito granchè,
ma
nonostante
ciò un’idea me la sono fatta.
Secondo
me le cause sono:
1)
Le
leggi del mercato capitalista,
ca
va sans dire. Ad una maggiore domanda di energia e materie prime,
generata dalla ripresa post pandemica, corrisponde l’aumento del
prezzo dell’offerta; dai prodotti energetici, ai semilavorati ai
costi di trasporto marittimi e non solo.
2)
La
speculazione finanziaria.
Il
meccanismo
dei futures energetici, in base alla quale i grandi fondi
d’investimento privati acquistano la produzione di combustibili
fossili, e
derivati,
ad un prezzo prestabilito ad una data specifica. Se prima di tale
data il prezzo aumenterà, rispetto al valore concordato
nel
contratto, l’investitore rivenderà ai fornitori la quantità
acquistata,
prima
ancora che venga estratta.
E’
evidente che i grandi gruppi finanziari, attraverso la loro manovalanza lobbistico/politica, fanno in modo che ciò accada determinando l’aumento del costo di
gas e petrolio.
3)
Le
regole dell’Unione Europea sul
prezzo marginale dell’energia.
Esse
impongono a tutti coloro che hanno richiesto energia elettrica, o
gas, di pagare il
prezzo
costante “marginale”.
Cioè
quello più alto. Cos’è
il prezzo marginale? E’ il prezzo determinato da oneri di
produzione più elevati che alcune imprese (poche) devono sopportare
per cause contingenti: natura particolare dei siti estrattivi,
difficoltà di trasporto e logistiche. Oneri che giustificano
l’incremento dei costi della fornitura. A
fronte di queste poche imprese (marginali), la maggior parte di
fornitori
sostiene spese produttive molto inferiori, ma vende la propria merce
allo stesso prezzo
di quelle “marginali”
realizzando
maggiori profitti.
La
UE sostiene che questa norma è a difesa dei consumatori per
proteggerli da speculazioni. Infatti per evitare aumenti speculativi,
si obbliga i cittadini europei a comprare energia a prezzi già
aumentati. Se qualcuno non ci crede invito a leggere il testo
originale della Commissione Europea inserito nella Communication on
Energy Prices del 13 ottobre 2021.
4)
Le
aste di CO2, per adempiere agli obblighi dell’European Union
Emissions Trading Scheme.
Dal
2013 le imprese energetiche devono pagare un
surplus per
le quote di CO2 impiegate
nel
produrre energia. Meno CO2 si usa, meno costa la produzione. Il fine,
evidentemente, è quello di incentivare l'erogazione di energia limitando l’utilizzo di anidride carbonica
attraverso l’aumento degli oneri a carico di chi utilizza questo
elemento nocivo. Ma se questi oneri, anziché andare ad erodere il
profitto, vengono trasferiti direttamente sulla bolletta, come per
magia la transizione ecologica viene sostenuta totalmente dai soldi
dell’utente finale.
5)
La
crisi ucraina e
l’Atlatismo.
In nome del tanto sbandierato Atlantismo è ancora inattivo il Nord
Stream 2,
la condotta che consente di far arrivare il gas russo in Europa bypassando l’Ucraina, evitando così tutti i problemi legati a
quella crisi,
tra sanzioni e venti di guerra.
La condotta arriva
direttamente in Germania. Perciò
ai tedeschi l’atteggiamento guerrafondaio americano sull’Ucraina
appare indigesto. Se
da un lato il Nord Stream 2 comporterebbe una maggiore dipendenza
energetica dell’Europa dalla Russia, ciò inevitabilmente
produrrebbe un abbattimento dei costi anche in bolletta. Ma si sa.
Noi
siamo atlantisti. Per
il mantenimento della pax atlantica e della democrazia dei ricchi
siamo
disposti a tollerare
aumenti energetici in
cui ci
stanno dentro i 70 milioni di euro al giorno che paghiamo alla Nato e
i
costi
per gassificare il gas liquido che siamo costretti a comprare dagli
Usa per ridurre
la nostra dipendenza da Putin. In
merito alla sacrosanta transizione ecologica dai combustibili fossili
alle energie rinnovabili che ci renderebbero autonomi da forniture
estere, stendiamo un velo pietoso. Fino a che ai grandi trust,
converrà vendere energia da combustibili fossili, il green new deal
sarà una grande presa in giro, alla
faccia del PNRR.
6)
Spirale
inflazionistica. Nel
gennaio 2022, l’indice dei prezzi al consumo, a causa di tutto
quanto sopra esposto, ha registrato un aumento del 5,3%. I
salari, in
stagnazione dal 1990,
invece, aumenteranno dell’1%, in base al coefficiente di inflazione
programmata con il quale si
rinnovano i contratti di lavoro. Come
mai? E’ presto detto. Il meccanismo di crescita salariale è basato
sull’indice dei prezzi armonizzato (Ipca), ossia un sistema che
calcola l’aumento dei prezzi al consumo senza tener
conto dei rincari energetici. La CGIL, tramite il sue segretario
Maurizio Landini, ha chiesto di rivedere il processo inserendo anche
il costo dell’energia negli adeguamenti salariali, ma la risposta
del padronato, spalleggiato dal governo, è stata assolutamente
negativa. Bonomi,
il capo degli industriali, è inorridito sostenendo che gli aumenti
salariali vanno concordati nella contrattazione fra lavoratore e
azienda, e non nel contratto nazionale,
mentre
il capo dei banchieri italiani,
Visco, ha sostenuto che non è prudente alimentare una spirale
inflattiva aumentando i salari, perché ci troviamo di fronte ad un
fenomeno temporaneo, che durerà qualche mese, dopodichè le
dinamiche di aumento dei prezzi si fermeranno. Tradotto:
ma
come vi permettete di far pagare il carovita a finanzieri ed
imprenditori? Il profitto è sacro. Che
siano i lavoratori e i pensionati ad arrangiarsi. Ci sarà una
diminuzione del salario reale mai vista prima, con
una aumento di povertà e precarietà?
E chissenefrega. I soldi si fanno con i soldi questa è una
legge scritta sulla pietra.
Ripercorrendo
i sei punti, viene fuori che se paghiamo bollette così alte e la
spesa per
il sostentamento costa
sempre di più la colpa è: 1)del
libero mercato, 2)della
speculazione finanziaria, 3)delle
normative europee liberiste, 5)
dell’atlantismo,
4
-6)
della difesa del profitto a tutti i costi.
E una domanda sorge
spontanea. Ma perché nessuno si ribella,
a parte qualche timida sollevata
di ciglia
dei sindacati? Perchè anche nel campo delle, così dette, forze di
sinistra nessuno ha nulla da ridire. Si
plaude
a Draghi e Mattarella inossidabili guardiani del
sistema atlantista ed ordoliberista europeo causa
della nostra povertà diffusa.
Non so voi ma io sono stanco di sentirmi dire che tutto ciò è
frutto di un destino cinico e baro e non si può fare nulla, se
non prendersela con chi sta peggio di te. Mi
sento preso in giro e la cosa va
a detrimento della mia dignità. Quella dignità umana faro della
Costituzione antifascista.
Forse
sarò
scemo io, ma a voi tutto ciò sta bene?