Gruppo genitore attivo.
L’attacco
che la scuola sta subendo da parte del governo Renzi-Giannini, attraverso il
“progetto” della “BUONA SCUOLA”, è a 360 gradi. L'impegno che gli insegnanti
democratici stanno esprimendo per difendere la scuola pubblica e la loro
dignità di docenti emerge dalle decine di delibere e documenti di aperta e
argomentata contestazione sia ai singoli aspetti del “progetto” sia al suo
impianto complessivo.
Ma
questo sforzo rischia di far passare sotto silenzio l’entrata in vigore del
Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) ed in particolare la fase delicatissima
e feroce che va sotto la falsa denominazione “Autovalutazione” delle
scuole. Va rimarcato con forza che la normativa secondaria (Dpr 89/14,
Direttiva n. 11/14, Circ. Minist. 47/14) non ha fondamento Costituzionale né di
legge, indispensabile fonte primaria di qualsiasi altra normativa.
Per
questo il Gruppo NO Invalsi ha predisposto il testo di
dichiarazione/delibera di obbedienza civile allegata, da
utilizzare per manifestare la propria opposizione, dei Collegi dei Docenti,
Consigli di Circolo, di gruppi e di singoli (insegnanti, genitori, studenti,
cittadini) al tentativo di opprimere e soffocare la libertà d’insegnamento/apprendimento,
di cancellare la scuola democratica istituzione della Repubblica disegnata
dalla Costituzione.
Il
progetto della “BUONA SCUOLA” di Renzi e Giannini ha come asse centrale la
gerarchizzazione nella scuola e tra le scuole, il salario premiale rispetto a
quello di diritto, la subalternità totale al mondo affaristico e delle imprese,
quindi l’avvio del SNV (Sistema Nazionale di Valutazione), tutto delegato
all’INVALSI, costituisce già da subito (dicembre 2014) l’attuazione del quadro
e la messa a punto degli strumenti operativi perché il “progetto” possa
realizzarsi integralmente al più presto. È il segno inequivocabile che “La
Buona Scuola”, cioè il vecchio disegno di legge Aprea/Ghizzoni rivitalizzato, è
cosa già decisa.
Mentre
è ancora in corso la farsa dell’”ascolto e interlocuzione”, il governo vara la
Direttiva e la Circolare sul Sistema Nazionale di Valutazione gettando le
fondamenta della “BUONA SCUOLA” deciso ad ignorare le risposte qualsiasi esse
siano.
PERCHÈ OBBEDIENZA CIVILE
È
la locuzione usata dal Forum dell’Acqua Pubblica nel corso delle
manifestazioni, dopo la grande vittoria per la pubblicizzazione dell’acqua, per
rivendicare il rispetto, della lettera e dello spirito, del Referendum
stravinto con 27milioni a favore che Governo ed Enti Locali minacciavano di
violare.
Crediamo
che sia utile per il Popolo della Scuola fare propria questa locuzione come
attestato di fedeltà alla Costituzione. Infatti, in molte circostanze abbiamo
chiesto e continuiamo a chiedere il suo rispetto, il rispetto di leggi e
normative, che i governo Renzi, alla pari dei governi degli ultimi 15 anni,
vuole ignorare o stravolgere.
Il
programma è quello di imporre una “nuova normativa” che non solo aggira e viola
le procedure costituzionali previste per la formazione delle leggi, ma ha già
di fatto affollato il quadro pseudo normativo di regolamenti, direttive,
circolari ministeriali, decreti, tutti privi di un decente e democratico
fondamento legislativo.
In
particolare per quanto riguarda la
valutazione la legislazione del nostro Paese ha elaborato e prodotto un
corpo normativo, vasto, articolato e puntuale ispirato dal dettato
costituzionale e dalla pedagogia democratica e popolare che spesso ne è stata
l’ispiratrice, quando Parlamento e governi volevano e sapevano ascoltare i
titolari della sovranità: i cittadini.
DICHIARAZIONE DI OBBEDIENZA CIVILE
I sottoscritti
(Docenti, Genitori, Studenti..) dell’Istituto Comprensivo………………………………………
( Oppure)
dell’Istituto di Scuola Superiore …………………………………………………………………..
In merito alle prove INVALSI per la valutazione degli
apprendimenti la cui somministrazione nell’a. s. in corso.
VISTA E ANALIZZATA
La seguente normativa vigente:
A)
Definizione
funzione docente: T.U. D.Lvo 297/94 art. n.395 ; CCNL 2006-2009 articoli 26-29
B)
Valutazione
studenti alunni in generale: D.P.R.
22.06.2009, n. 122:
C) Valutazione
scuola primaria: Legge 4
agosto 1977, n. 517; D.P.R. 12 febbraio 1985, n. 104; Decreto
Legislativo 2004, n. 59 articolo 8:
D) Valutazione scuola secondaria: Decreto legislativo 2004, n. 59 articolo 4:
D.P.R. 22.06.2009, n. 122:
E) Valutazione
collegiale: Decreto legislativo1994, n. 297, articolo 5; Decreto
legislativo1994, n. 297,
articolo 7: Decreto
legislativo 1994, n. 297, articolo 10
F) Valutazione
di sistema: Decreto legislativo n. 297/94, articoli 7, 10 e25:
RILEVANO
Che per quanto attiene la valutazione degli
apprendimenti il contenuto di tutta la normativa citata concorre in modo
coerente a definire il processo di valutazione e il modo in cui esso si
realizza. Nello specifico il DPR.122/2009 (Regolamento recante coordinamento delle norme
vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in
materia) agli articoli 2 e 3 recita:
“
2. La valutazione è espressione dell'autonomia professionale propria della
funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché
dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto
ad una valutazione trasparente e tempestiva, secondo quanto previsto
dall'articolo 2, comma 4, terzo periodo, del decreto del Presidente della
Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni.
3. La valutazione ha per
oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento
scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità
anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle
carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni
medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo,
anche in coerenza con l'obiettivo dell'apprendimento permanente di cui alla
«Strategia di Lisbona nel settore dell'istruzione e della formazione», adottata
dal Consiglio europeo con raccomandazione del 23 e 24 marzo 2000”
ESPRIMONO
Un giudizio di TOTALE
INCOMPATIBILITA’ PROFESSIONALE E NORMATIVA con le motivazioni, l’impianto,
la modalità di somministrazione che connotano la valutazione meramente
quantitativa mediante la somministrazione di test, prove oggettive e
standardizzate, adottata dall’INVALSI.
ESPRIMONO ALTRESI’
Che per quanto attiene la
valutazione delle istituzioni scolastiche e del sistema scolastico nel suo
insieme, debba essere in linea con la libertà d’insegnamento, dell’autonomia
professionale dei docenti, e delle istituzioni scolastiche. (Art. 2, 33, 97 della
Costituzione, D.L.vo 297/94, DPR 275/99, DPR 122/2009)
PER QUANTO SU ESPOSTO
I sottoscritti DICHIARANO la loro NON
DISPONIBILITA’ a procedere a
qualsiasi forma di valutazione degli apprendimenti e del sistema scolastico che
violi o contraddica o non ottemperi la lettera e lo spirito della normativa vigente
citata.