di Stephanie Raison
Elefante divino, intoccabili, colori, mucche, bambini che lavorano, pellegrini, templi, lebbrosi – tutte queste immagini si confondono e fondono nel “Caleidoscopio: India”.
Il 22, 23 e 24 di ottobre la Villa Comunale di Frosinone ospita la suddetta mostra di foto e reportage raccolte dalla giornalista australiana residente in Italia, Stephanie Raison e Mimmo Ciaramella, il curatore della mostra, durante un lungo viaggio in India e con la collaborazione di Antonella Ricciotti in qualità di foto-editor.
“Vorrei presentare quello che ho visto e che ho provato durante il viaggio in India in una mostra fotografica aperta al pubblico: chi vede con i propri occhi non può restare indifferente alla realtà di questo paese – l’obbligo di chi vede è quello di testimoniare,” ha detto Stephanie Raison.
L’ingresso alla mostra è libero ed aperto a tutti: sarà gradita una donazione all’Associazione italiana Polse - Olavina Halli. Il centro Olavina Halli (Centro d’Amore) ospita lebbrosi e bisognosi di ogni genere vicino Mangalore nel sud dell’India. Fu fondato da Suor Amelia Cimolino (dell’ordine delle Suore di Carità o di Maria Bambina). Il centro è stato visitato da Stephanie Raison e Mimmo Ciaramella che testimoniano la grande opera della compianta Suor Amelia.
“Costruire un villaggio che non fosse un lebbrosario ma dare una casa ed un lavoro a quelle persone, che la società emargina unicamente perchè colpite dalla lebbra, far sì che le famiglie disgregate si riunissero, ridare all'uomo quella dignità umana che nè le malattie nè le ingiustizie possono cancellare,” scrisse Suor Amelia quando incomincio' a far nascere il villaggio nel 1974.
Ora che Suor Amelia non c'è più, l'Associazione Polse-Olavina Halli cerca di tenere uniti tutti i suoi amici per contribuire alla prosecuzione della sua opera.
La nipote di Suor Amelia e Presidente dell’Associazione Polse-Olavina Halli, Antonietta Cimolino, spiega che “Olavina Halli (Villaggio dell'Amore) è stato in grado di provvedere ai lebbrosi, malati di tubercolosi, mendicanti e altri derelitti dei distretti di Kinya, Thalapady e Kotekar e quanti altri arrivati da lontano, assecondando i loro desideri e le loro speranze e aiutando i loro figli a frequentare la scuola”.
“Tutto è stato realizzato grazie all'amore di Suor Amelia e alla generosità dei molti benefattori italiani e svizzeri,” ha detto Antonietta Cimolino.
“La donazione, la carità, l'adozione a distanza, sono scelte che nascono dal cuore, dalla bontà che spinge chi le pratica a farsi prossimo di ogni persona, particolarmente di chi soffre. Il dono è' un gesto d'amore, di condivisione, di solidarietà è una grazia che traspare infondendo un sentimento di gioia, alla gioia di amare e di donarsi,” ha risposto Antonietta Cimolino sull’importanza della donazione.
La mostra è patrocinata dal Comune di Frosinone, Assessorato alla Cultura. I main partner sono l’Associazione Doubleface di Frosinone e Studio Print 2080 di Roma.
L’ inaugurazione e conferenza stampa con gli organizzatori della mostra, i rappresentanti dell’Associazione Polse-Olavina Halli e le autorità della Città di Frosinone si terrà venerdi 22 ottobre alle ore 12:00.
Per informazioni ed interviste:
Stephanie Raison
Tel. 329 30 29 336
sraison@hotmail.com