Che anno sarà il 2016? Si spera e ci
si augura che per la sfera personale di ognuno di noi sia meglio del 2015
ca va sansa dire. Molti dipenderà dalle capacità e dalla forza del singolo
affinchè ciò accada . Che anno sarà
invece il 2016 per la collettività? Le prospettive sono tutt’altro che
rosee.
La nostra città, al fondo della
classifica nazionale per la qualità della vita, e prima assoluta per l’inquinamento
atmosferico, è sotto il giogo di un sindaco despota e orientato esclusivamente
ad accontentare il blocco sociale che lo ha eletto e ad ottenere ulteriori
consensi per la scalata al Parlamento. Il despotismo del nostro primo cittadino
è assicurato, oltre che da un’abilità straordinaria nel tenere buona la sua spesso litigiosa
maggioranza, grazie all’idea degli assessorati a rotazione, anche dall’inconsistenza
di un’opposizione resa silente dagli incubi del passato .
Fantasmi, portatori d'interdizione dai pubblici uffici, relativi alla precedente gestione economica della città, che potrebbero materializzarsi se il
sindaco decidesse di autorizzare la Corte dei Conti ad indagare sulle gestioni
allegre delle precedenti consiliature . Il risultato oggi è che neanche in presenza delle
polveri sottili che attaccano i polmoni
dei cittadini, si riescono a prendere provvedimenti minimi, solo perchè sospettati di essere lesivi per la popolarità
del sindaco. A parte la farsa del blocco totale della circolazione riguardante
solo i trattori Landini a carbone le Trabant, non si sono presi neanche in considerazione
piccole accortezze, come il divieto di sparare i botti a capodanno.
Per il
resto, la dichiarazione nella delibera di bilancio, nella quale si dichiara di
non avere i fondi neanche per provvedere a interventi di ripristino di
eventuali danni che dovessero, interessare gli edifici gestiti dal Comune, l’eliminazione degli aiuti sociali, l’aumento
del costo dei servizi, a fronte di un loro peggioramento, non hanno impedito all’amministrazione
di spendere a spandere, per feste,
festini , stadio di calcio. Cifre che,
proprio come dichiarato recentemente dai dirigenti del Frosinone si sarebbero tranquillamente
potute risparmiare.
Ma l’opposizione
popolare è riuscita in qualche modo a limitare i danni. Gli ex lavoratori della
Multiservizi, stanno vincendo parzialmente la loro battaglia in difesa del posto di lavoro, i movimenti per il
complesso archeologico delle Terme Romane, sono
riuscite a fermare la furia costruttrice del podestà di Zeppieropoli ,
preservando un terreno, sotto il quale quasi
certamente esistono importanti reperti, da una pesante e certa cementificazione.
A livello territoriale,
siamo sotto il bastone renziano. Il
totale asservimento dell’ex sindaco di Firenze alle multinazionali, si sta realizzando
con la svendita del servizio idrico regionale ad Acea. Sappiamo tutti quanti
danni il gestore abbia procurato alla Provincia di Frosinone , avendo al suo fianco sindaci e
amministratori provinciali. Anche qui resta un esile ma importante baluardo,
costituito dalla legge 5 del 4 aprile 2014, sulla gestione del servizio idrico
integrato. Una norma, proposta dai
movimenti per l’acqua, i cui decreti attuativi ancora non sono stati approvati,
che rispetta quanto decretato nel 2011 dai
cittadini, attraverso il referendum sulla gestione partecipata del servizio
idrico. Anche in questo caso una piccola parte del fortino, resiste, ma non si
sa per quanto, grazie alle battaglie dei
movimenti. Le stesse battaglie che stanno provando a contrastare la distruzione
della sanità pubblica ciociara, funzionale a favorire le grandi concentrazioni sanitarie private pronte
a lucrare sulla salute dei cittadini,
purtroppo in questo caso gli esiti del conflitto sembrano disgraziatamente segnati.
E passiamo
alla Nazione tutta intera. Il Segretario Presidente, ha già provveduto a fare strame
dei diritti del lavoro, del diritto all’istruzione,
della tutela ambientale. Il decreto sblocca Italia autorizza le
trivellazioni e liberalizza la diffusione degli inceneritori, norma
decisamente in contrasto con il proliferare di aria malsana che attanaglia
città grandi e piccole. Del resto, per capire la motivazione dello sdoganamento
dei bruciatori di monnezza, basta vedere come dietro a questo business vi siano
multi utility quotate in borsa, come Hera
o A2A. Compagnie che si stanno
spartendo con Acea anche la gestione del servizio idrico in tutta Italia.
Nella
conferenza stampa di fine anno il Presidente Segretario ha affermato che la sua
permanenza al potere è legata alla vittoria del referendum confermativo , sulle
riforme costituzionali. Quel pacchetto lesivo delle prerogative democratiche
dei cittadini per cui il Senato, depotenziato nelle sue funzioni esecutive, non è
più elettivo e gli organi di controllo istituzionali saranno investiti
direttamente dal Presidente del Consiglio. E’ dannatamente pericoloso questa
trasformazione del quesito, dalla
valutazione nel merito,
per altro già bocciato dai cittadini nella consultazione referendaria del 2006, all’investitura popolare del Presidente del Consiglio. La
trasformazione di un quesito referendario in materia costituzionale, in battaglia plebiscitaria, da l’idea di quanto
poco sia considerata la Costituzione nel
cerchio magico renziano e in tutto il governo.
In questo contesto alla,
mancanza di incisività dell’opposizione incarnata quasi esclusivamente dal M5S,
che spesso però va incontro a tremende cantonate, come la mozione di sfiducia
al ministro Boschi, non fa riscontro un movimento popolare o di corpi intermedi
incisivo nell’opporsi a tali derive autoritarie. Il popolo è silente vittima di una pesante
narcolessia alimentata anche e soprattutto dai media di regime. Ecco ciò che ci si può augurare per il 2016 e che
il popolo si svegli finalmente. Si sveglierà?
Mentre aspettiamo auguriamoci per tutti noi , un buon 2016. Bon anno
Popolo.
anzichè
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