Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

venerdì 19 maggio 2017

Acqua Pubblica. Appello ai candidati a sindaco della Provincia di Frosinone



Elezioni Amministrative 2017

Appello ai candidati Sindaci e Consiglieri comunali per il miglioramento della qualità e la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato. 

Gentili Candidati, 

la Legge Regionale n. 5 del 4 aprile 2014 “Tutela, governo e gestione pubblica delle acque”, approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale e coerente con la volontà espressa dal popolo italiano con i referendum del 2011, disciplina la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque in sostituzione della previgente L.R. n. 6/1996. 

La stessa L.R. n. 5/2014, nonostante i termini in essa fissati, non ha ancora visti emanati i provvedimenti normativi necessari ed indispensabili alla sua effettiva attuazione. La Proposta di Legge regionale n. 238/2015 “Individuazione degli ambiti di bacino idrografico e organizzazione del servizio idrico integrato”, finalizzata all’attuazione dell’art. 5 della L.R. n. 5/2014, è pendente da quasi due anni presso il Consiglio Regionale del Lazio e mai discussa in Commissione Ambiente. Detta Proposta di legge regionale è stata presentata dal Coordinamento Regionale Acqua Pubblica il 27 dicembre 2014 e successivamente sottoscritta da 11 Consiglieri regionali di maggioranza e opposizione. All’articolo 2 prevede la costituzione, tra gli altri, dell’Ambito di Bacino Idrografico “Sacco” ed all’articolo 3 definisce i comuni ricadenti in detto Ambito (per un totale di 45 comuni e circa 350.000 abitanti); 

Il Presidente della Regione, con il DPRL n. T00205 del 12/10/2016, ha affidato un incarico in materia giuridico-amministrativa al Prof. Alberto Lucarelli per "l'elaborazione di una proposta di legge che regoli la materia degli ambiti di bacino idrografico e del sistema idrico integrato". Nel mese di giugno p.v. il Prof. Lucarelli consegnerà l’elaborato richiesto, il quale dovrà essere successivamente discusso e approvato dalle Commissioni consiliari competenti e, infine, dal Consiglio Regionale.

 Nel frattempo, le modifiche intervenute alla legislazione nazionale di riferimento, se da un lato non incidono sulla piena e totale applicabilità della norma regionale, dall’altro inducono a rischi di concentrazioni societarie nell’interesse dei grandi operatori privati del settore dei servizi e salvaguardano comunque il loro profitto a spese degli utenti del servizio idrico integrato.

 La mobilitazione di molti cittadini e comitati e di alcuni Enti locali ha sino ad oggi impedito che, tradendo i principi della L.R. n. 5/2014 “Tutela, governo e gestione pubblica delle acque”, anche nel Lazio venisse adottata una normativa contraria all’esito dei referendum del 2011, come già avvenuto in Toscana e Campania, ad esclusivo beneficio degli interessi delle società multiutilities

Di recente, il Piano di Tutela delle Acque Regionale (PTAR), il principale strumento di pianificazione regionale in materia di acque, è stato aggiornato e adottato con la Deliberazione n. 819 del 28 dicembre 2016, pubblicata sul BURL n. 4 del 12 gennaio 2017. Il PTAR si configura quale piano di settore funzionale all’attuazione della Direttiva comunitaria 2000/60/CE, ratificata con il D.L.vo n. 152/2006, i cui obiettivi di qualità delle acque e dei corpi idrici possono essere raggiunti soltanto attraverso la realizzazione di molteplici interventi a livello territoriale riguardanti tutti i comparti socio-economici (urbano, industriale, agricolo, zootecnico). Tale Piano analizza e valuta in termini quantitativi e qualitativi lo stato delle risorse idriche a livello di singoli bacini idrografici e definisce le opportune norme di gestione delle stesse risorse idriche al fine di garantirne la corretta conservazione e l’eventuale riqualificazione. Inoltre, delinea, anche da un punto di vista infrastrutturale ed economico, gli interventi da attuare nei singoli bacini idrografici per migliorare l’efficacia e rendere più sostenibili i servizi idrici integrati attualmente forniti. Il bacino idrografico del fiume Sacco è uno dei bacini analizzati e valutati dal PTAR ed è coerente con la delimitazione dell’Ambito di Bacino Idrografico definito nella suddetta Proposta di L.R. n. 238/2015. 

Per tutto quanto premesso, il Comitato provinciale acqua pubblica Frosinone si appella a tutti i candidati alla carica di Sindaco e di Consigliere comunale delle prossime elezioni amministrative perché si impegnino, una volta eletti, a: 

- sollecitare la Regione Lazio affinché proceda rapidamente con la predisposizione delle norme attuative della L.R. n. 5/2014 “Tutela, governo e gestione pubblica delle acque” e individui uno specifico Ambito di Bacino Idrografico “Sacco”, come contenuto nella Proposta di L.R. n. 238/2015 “Individuazione degli Ambiti di bacino idrografico ed organizzazione del servizio idrico integrato”; 

- supportare la Regione Lazio, nelle forme opportune, come amministratori comunali, nell’attuazione della L.R. n. 5/2014 “Tutela, governo e gestione pubblica delle acque”; 

- sostenere prioritariamente e privilegiare l’opzione della gestione pubblica del Servizio Idrico Integrato dell’Ambito di Bacino Idrografico Sacco, promuovendo la costituzione di un’azienda speciale consortile e verificando la possibilità dell’uso di strumenti di finanza pubblica per il reperimento dei fondi necessari al finanziamento degli investimenti; 

- contribuire attivamente per raggiungere gli obiettivi di qualità stabiliti nel nuovo Piano di Tutela delle Acque Regionale, per rendere efficiente e sostenibile il servizio idrico integrato nei tempi e modalità stabiliti dal piano stesso; 

- sostenere e rafforzare la Delibera dell’Assemblea dei Sindaci dell’ATO 5 di risoluzione del contratto con la società Acea ATO 5 spa per la gestione del servizio idrico integrato; 

- nelle more della risoluzione controllare approfonditamente l’operato della società Acea ATO 5 spa, valutarne la qualità e pretendere il rispetto delle norme contrattuali e degli utenti del servizio.

 Il Comitato provinciale acqua pubblica Frosinone chiede, infine, a tutti i candidati di manifestare pubblicamente la condivisione, o meno, dei punti sopra elencati e di illustrare chiaramente nella campagna elettorale come intendono affrontare il tema della gestione dell’acqua e risolvere i problemi e le criticità attualmente presenti, che penalizzano fortemente i cittadini, depauperano la risorsa e ne peggiorano la qualità, esponendo la comunità a notevoli ripercussioni sociali, economiche, sanitarie e ambientali.

Comitato provinciale acqua pubblica Frosinone 


video luciano granieri

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