Astio, rancore, livore, queste le pulsioni in gran parte
comuni a quel 34% che alle elezioni europee ha votato Salvini e a quell’altro
6% indirizzato verso la Meloni.
Aggressioni verso chi indossa una maglietta
inneggiante ad una cultura inclusiva,
pregnante e collettiva come quella che si sta vivendo dentro il cinema America ,
violenza e dileggio verso chi esibisce
massaggi di pace: “ama il prossimo tuo”, crudeltà verso ogni tipo di sensibilità
e manifestazione non conforme all’archetipo Dio, Patria Famiglia. Mari, piazze,
strade, campagne…..tutto blindato, chiuso in nome
di una sicurezza la cui mancanza si evidenzia in ben altri contesti, quello del
lavoro ad esempio.
Una domanda: ma le
persone che hanno votato come sopra descritto vivono bene? Che vita è riversare
fiumi di odio sugli immigrati, sugli antifascisti, su gay, omosessuali, trans e
anche su chi si schiera con loro nel rivendicare il diritto sacrosanto a vivere
secondo le proprie aspirazioni? Che soddisfazione c’è a prendersela con chi rivendica una società dove
ognuno sia libero di vivere secondo la propria indole cercando di realizzare i
propri sogni? Perché anziché limitare i sogni degli altri costoro non provano a
costruirsi sogni propri cercando di realizzarli anche attraverso il sorriso?
Sapete in realtà mi fanno un po’ pena questi che hanno votato Salvini e Meloni,
che poi sono gli stessi di Casapound, Forzanuova, i quali non hanno avuto il coraggio di spendere il
proprio consenso per fascistoidi patacche insignificanti e patetiche come i gruppuscoli a cui dicono di appartenere.
Mi fa pena il loro dannarsi nel provare a
reprimere i diritti, le aspirazioni e i sogni degli altri. Come vivono male!
Vivono male, frustrati e senza futuro.
Perché
quand’anche gli immigrati non sbarcheranno più, quando i Rom saranno cacciati
dai loro quartieri, o quando gli LGBT verranno perseguiti e incarcerati, la vita grama degli odiatori rimarrà tale.
La loro fatica ad arrivare a fine mese potrebbe persino diventare più
dura, le loro possibilità di curarsi qualora stessero male saranno sempre più
ridotte. E allora che senso ha odiare tanto, quando poi forse non avranno più nessuno da
odiare?
Esiste invece una comunità di persone bistrattate, dileggiate,
violentate, depredate del loro diritto
di esprimere la propria indole e personalità , proprio dagli odiatori di cui
sopra -innescati dalla disumanità fascio leghista - che si difende mostrando la
gioia di continuare a sognare una vita
di amore di apertura verso gli altri, indipendentemente dal colore della pelle,
dal genere, dalla grandezza del portafogli.
Una comunità gaia, allegra,
nonostante le angherie che deve subire. E’ la comunità del Pride, che nelle
ultime settimane è scesa nelle strade e nelle piazze colorando ogni cosa
esibendo la loro, la nostra, “conforme diversità”. Già perché ognuno di noi è
diverso dall’altro e meno male! Ma questa diversità deve essere rispettata e
coltivata come una ricchezza, non repressa da un pensiero unico, da un modello unico razzista e fascista.
Il 22
giugno prossimo alle ore 15,30 da Piazza
Salvo D’Acquisto a Frosinone partirà il
Frosinone Pride, la carovana gioiosa e colorata si snoderà per via Aldo Moro
fino a raggiungere la Villa Comunale. Insieme agli LGBT sfileranno tutti coloro
i quali difendono la prerogativa per cui i diritti civili, ma anche e
soprattutto sociali, siano assicurati in modo da "rimuovere gli ostacoli al pieno
sviluppo della dignità umana”. La festa proseguirà al Parco Matusa.
Invitiamo
caldamente gli odiatori, siano essi membri del popolo o delle istituzioni, a
partecipare. Chissà forse scopriranno che una vita senza odio è più lieve e
sana. Una volta si diceva una risata vi seppellirà. Ebbene io aggiungo che non
solo una risata vi seppellirà, ma il livore vi affogherà nella bile.
P.S. Oggi è iniziata
la settimana che porterà al Pride di Sabato prossimo. Giorni in cui si susseguiranno
incontri ed appuntamenti legati all’evento Di seguito il programma:
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