Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

lunedì 13 dicembre 2010

Il marcio su Roma

di Alessandro Robecchi ( da "il manifesto" del 12 dicembre 2010)



Un fattivo sostegno alle politiche per l’occupazione viene dalla giunta comunale di Roma e dal sindaco della capitale Gianni Alemanno, che ha trovato lavoro a tanti giovani. Per esempio a er Sorcio, er Bufalo, er Secco, detto Spaccameloni per il suo vizio giovanile di sprangare coetanei di sinistra. Er Cencio, grazie al suo nuovo impiego all’Atac, potrà scordare i suoi trascorsi da terrorista nero e il breve soggiorno a Regina  Coeli. Poi c’è l’ex donna der Sorcio , attualmente fidanzata con Franco Scannacani, detto l’infame de Centocelle (assunto anche lui ai servizi ambientali con funzioni di dirigente), entrainause  a tempo perso e oggi segretaria di concetto. Assunti a tempo indeterminato anche lo zio di un cognato di un assessore, due cugine di terzo grado del direttore del personale , quattro nipoti acquisiti al capo del distretto, l’amante di un dirigente di media fascia che non si può dire sennò manda due nazisti calvi a menarvi con la mazza da baseball. Un nome di spicco, assunto in una municipalizzata romana, è Guido, detto Guidone lo Stronzo, detto Guidone lo stronzo Per Davvero, che alla domanda dei giornalisti (“Ma ha fatto un concorso?”) ha risposto serafico: “E come no? Concorso in rapina, ma tanti anni fa”. Assunti alla municipalizzata dei servizi ambientali anche i principali esponenti del vecchio gruppo di fuoco dei Nar, alcuni amici di un certo Mokbel, brava personcina davvero, e – con mansioni organizzative – Francone er Killer der Testaccio, soprannominato dagli amici Hitler per le sue posizioni moderate e la propensione al dialogo. Hanno trovato un lavoro grazie alla politica del sindaco  Alemanno e della sua giunta anche circa trecento figli di dirigienti, amministratori, caposcorta, guardaspalle, tiratori scelti, arditi antemarcia  e rapinatori in pensione. La selezione è stata accurata e severissima, perché la destra sociale non guarda in faccia a nessuno, ovvia prudenza nel caso fosse chiamata un giorno a testimoniare.

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