Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

lunedì 23 maggio 2011

Colle Rosso area denuclearizzata

di Luciano Granieri


 

"Informazioni relative ai referendum presso le pendici del Colle rosso". Avrebbe potuto essere il titolo dell’ evento  organizzato   domenica scorsa in  P.zza Madonna della Neve a Frosinone. Come è noto la campagna referendaria sui quesiti del 12 giugno (acqua, nucleare, legittimo impedimento) è affidata quasi esclusivamente ai media di contro informazione  cui la rete è parte preponderante. In poche parole dobbiamo pensarci noi blogger visto che giornali e Tv, a parte qualche eccezzione, hanno steso una cortina fumogena impenetrabile  sul tema . Per portare a termine efficacemente questa ennesima domenica di informazione abbiamo  scelto il quartiere “Colle Cottorino, P.zza Madonna della Neve”,  nell’occasione mobilitato per la festa di Santa Rita. I cittadini di Madonna della Neve e di tutta Colle Cottorino, sono molto devoti e per nessuna ragione al mondo avrebbero disertato la processione dedicata alla Santa. Come ogni festa che si rispetti, al programma religioso è affiancato un poderoso programma laico, con l’organizzazione di fiere e concreti.  Per cui fra bancarelle di porchetta, “Profumi e Balocchi”, abbiamo piazzato il nostro gazebo. Il bello di andare nelle piazze in occasione di queste feste popolari, è che spesso si fanno incontri molto particolari. Infatti oltre ai militanti del circolo “Carlo Giuliani”di Rifondazione  Comunista di Frosinone, ai ragazzi del comitato per l’acqua pubblica e del comitato territoriale contro il nucleare, il gazebo ha ospitato giovani, meno giovani  e veri esperti dell’evoluzione politica del quartiere. Amerigo,   primo comunista di Colle Cottorino, ci spiegava come agli inizi degli anni ’50 il Colle si chiamava Colle Rosso, per l’orientamento politico prettamente comunista degli abitanti. Nella discussione si inseriva Luciano Antonucci, un vecchio (di militanza) sindacalista dal percorso politico travagliato: Prima comunista, poi piddino e sindacalista Cgil. Anche Luciano ha offerto il suo contributo nel raccontare Colle Cottorino, recitando una poesia dedicata a quel colle che una volta si chiamava COLLE ROSSO.  I  nostri banchetti presto si sono  trasformati da punto quasi esclusivamente informativo a  piccole aree dove si è tornati  a praticare la politica vera. Un piccolo paradiso, che diventa sfogatoio   sia del comunista incallito, o del piddino deluso,  sia  del cittadino comune che lamenta di aver ricevuto una bolletta dell’acqua troppo elevata. Per tornare all’aspetto maggiormente legato alla campagna referendaria, emerge  che a Frosinone il quorum si raggiungerà non tanto per il quesito contro il nucleare ma per la vicenda dell’acqua. Non c’è che dire, Acea è il nostro migliore sponsor. Rispetto al banchetto realizzato alla STAZIONE FERROVIARIA stazione ferroviaria, è un po’ calato l’interesse dei giovani, chissà forse troppo impegnati nello struscio della festa, ma è aumentato enormemente l’interesse delle famiglie, la maggior parte delle quali, totalmente all’oscuro della consultazione referendaria. Dai cittadini che provenivano da  paesi coinvolti nelle elezioni amministrative, veniva il segno più profondo della disinformazione. Quasi tutti ribadivano di aver votato la domenica precedente  scambiando i referendum per un’altra tornata elettorale locale. A consuntivo della giornata, comunque,  ci riteniamo molto soddisfatti. Abbiamo distribuito molti volantini, ma soprattutto abbiamo parlato con la gente spiegando le buone ragioni PER VOTARE SI A TUTTI E QUATTRO I QUESITI.



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