Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

martedì 12 marzo 2013

Il casolare dove fu assassinato Peppino Impastato venga consegnato alla colettività

Petizione lanciata d "Rete 100 passi"


    Peppino Impastato, per aver denunziato dai microfoni della sua radio le attività della mafia fu assassinato il 9 maggio 1978. Gli assassini tentarono di farlo credere un attentatore facendolo saltare sui binari della ferrovia. La caparbietà dei suoi compagni, che trovarono in un  casolare vicino una  pietra con il suo sangue , fece però affiorare  la verità.

Ora il casolare di contrada Feudo, a Cinisi  (PA), dove lo hanno massacrato ed ucciso 35 anni fa è stato trasformato in una discarica, il terreno circostante è coperto da letame e lo stato di conservazione dell’edificio è talmente grave che rischia il crollo.
Giovanni Impastato, fratello di Peppino denuncia : “Mi chiedo se sia un paese civile quello che ricopre con l’immondizia il sangue i mio fratello. E’ vergognoso , quel casolare è il luogo della memoria più importante della Sicilia che ha  lottato contro la mafia. Mi chiedono di mettere almeno una targa, ma il tetto è rotto e il proprietario porta qui le mucche a pascolare. Qualche giorno fa mi sono recato sul posto insieme a una scolaresca di ragazzi del nord, ma ho bloccato  tutto perché ho provato vergogna. Non dico di mettere il tappeto rosso, ma il sindaco potrebbe almeno vigilare sulla pulizia facendo leva sul proprietario”.

E’ una questione di dignità, noi qui abbiamo trovato il sangue di Peppino. Mi vado sempre più convincendo che la memoria di Peppino non interessa più a nessuno. Neanche a quelli ce dicono di volerla difendere , fra le istituzioni e la cosiddetta società civile . La verità è ch siamo stati abbandonati da tutti”.
Firma questa petizione per aderire all’appello di “Rete 100 passi”. Chiedi a Rosario Crocetta, presidente della Regione Siciliana , che il casolare  venga consegnato alla collettività.

TESTO:
A: Rosario Crocetta, presidente della Regione Siciliana
Vengo a conoscenza che il casolare dove fu trucidato Peppino Impastato versa in stato di degrado.

Credo che la Regione Siciliana abbia il dovere di tenere alto il decoro  di un luogo della memoria. Per questo, nel rispetto dell’impegno antimafia di Peppino Impastato e di tutti coloro che sono morti per non aver abbassato la testa, chiedo che la procedura promessa dal precedente governo regionale venga realmente attivata con determinazione e che il casolare venga espropriato e consegnato alla collettività.

Confidando sulla sua sensibilità e sull’impegno nella lotta alla mafia,  la ringrazio anticipatamente per l’attenzione  che dedicherà alla mia richiesta

Cordiali saluti,




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