Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

sabato 1 febbraio 2014

Le grandi domande

Luciano Granieri




 E adesso pubblicità. Chissà se siamo soli nell’universo?  C’à vita negli altri pianeti? Ma soprattutto:  perché devo pagare quando prelevo con il bancomat?  Oggi le grandi domande sono cambiate. Apri il conto sulla Girolamo Pistolazzi bank e  vedrai rispettato il tuo sacrosanto diritto a non essere derubato delle spese di prelievo. E’ vero,  come recita la pubblicità della Girolamo Pistolazzi bank, i grandi interrogativi, i dubbi epocali sono mutati. Chiedersi se siamo soli nell’universo è antico, ma anche interrogarsi sull’opportunità di   prelevare gratis con il bancomat è passato di moda. Oggi la questione universale, che dovrebbe interessare tutti, in particolar modo il governo italiano è la seguente: Perché gli operai Electrolux di Porcia, devono finire in mezzo ad una strada e i loro colleghi ridursi il salario quando invece i dividendi degli azionisti rimangono invariati. Perché la  perdita di 111 milioni di euro,  denunciata dal gruppo svedese nel quarto trimestre 2013, deve essere ripianata dalla perdita del lavoro per alcuni operai e dalla  diminuzione di 300/400 euro della busta paga degli  altri, quando i signori padroni azionisti si spartiscono una torta di  circa 210 milioni di euro?  Comunque il gruppo a fine anno ha prodotto un’utile netto di 672milioni. Anche se questo è sceso del 71,6% non sembra propriamente giusto caricare tali perdite sugli operai, dopo aver precepito, a questo punto indebitamente, soldi pubblici come incentivo ad acquistare gli impianti della Zanussi. Neanche regge la scusa che il costo del lavoro in Polonia   è inferiore,  perché fino a che il grande ballo degli azionisti Electrolux non sarà disposto a cedere un po’ di quei 210 milioni di  dividendi non esiste nessuna giustificazione morale per la rapina ordita ai danni di persone a cui quei 300/400 erano indispensabili per arrivare a fine mese, o peggio,  per la cacciata in strada delle famiglie dello stabilimento di Porcia. E allora la domanda ancora più universale è:  Per quanto ancora il capitale finanziario continuerà a succhiare il sangue dei lavoratori?  Quando finirà l’assalto ai soldi dei lavoratori per rimpinguare le casse della banche?   Gli  ultimi trasferimenti di 4 miliardi e 200 mila euro, risalgono a martedì scorso attraverso il decreto Imu-Bankitalia. Ma soprattutto quando i rapinati si renderanno conto di essere derubati?  Che ladri rubino è normale, ma che le vittime del furto se ne stiano buone e zitte mi pare eccessivo. 

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