Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

venerdì 12 settembre 2014

Fiaccolata per la Sanità. Francesco Notarcola del Coordinamento Provinciale della Sanità, individua i colpevoli

Oltre l'Occidente 1995




E NON AGGIUNGO ALTRO.

La risposta di Ottaviani. fonte: http://www.linchiestaquotidiano.it/

FROSINONE - «Questa sera, grazie all’amico Francesco Notarcola, abbiamo avuto l’esempio concreto di come la sanità non funzioni, quando prima l’amico Francesco Notarcola ha chiesto “ma dov’è il sindaco di Frosinone?”, che stava qua sotto il palco, significa che il suo oculista è veramente di pessima qualità». Questa l’affermazione del sindaco Nicola Ottaviani, quando è stato chiamato giovedì sera a fine fiaccolata a parlare sul palco da cittadini e associazioni del Coordinamento provinciale per la Sanità. Battuta non proprio elegante quella del primo cittadino, il cui video è stato diffuso sul web. Ad accrescere il disappunto attorno all’esternazione di Ottaviani è stata la sua assenza alla marcia della fiaccolata popolare, visto che a differenza di altri sindaci si è aggiunto al corteo solo al capolinea del Campo sportivo senza la fascia tricolore. «Gli occhi funzionano bene - ha detto  il presidente della Consulta delle associazioni di Frosinone Notarcola dal palco - forse al sindaco di Frosinone non  funziona qualche altra cosa, perchè il mio appello al mio sindaco è quello di farsi parte attiva integrante di questo grande movimento , di mettersi alla testa e  alla guida per dare un ruolo  al nostro capoluogo . Chiediamo una promozione di impegno, di iniziative  e di attività insieme a questo popolo e non  alla coda . Il sindaco del capoluogo lo vorremmo all’avanguardia di questa organizzazione che si sta creando».  Ascoltato ieri, Notarcola ha detto di non voler tornare sul siparietto di giovedì sera ribadendo semplicemente che nel movimento territoriale contro lo sfascio sanitario il primo cittadino del capoluogo «deve fare molto di più, in quanto il coordinamento provinciale gli chiede di esercitare un ruolo finalmente incisivo in questa battaglia». Una parentesi che senza dubbio si poteva evitare, visto che nella battaglia territoriale per la salute la classe dirigente locale ha già dimostrato negli anni inadeguatezza e scarsa autorevolezza. Tanto che il popolo delle fiaccole è riuscito a chiamare in piazza migliaia di cittadini autorganizzandosi senza partiti e sindacati . Con l’umiltà che spesso manca alla classe politica. 


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