"Venerdì 20 ottobre 2017 alle ore 20,00 si è costituita la
sezione ANPI (Associazione Partigiani
d’Italia) di Frosinone. L’assemblea fondativa, svoltasi presso la
Saletta Centro delle Arti del Capoluogo, ha eletto gli organi dirigenti,
composti da un direttivo di dodici inscritti e un gruppo di cinque invitati permanenti. A guidarli sarà il Presidente eletto Simone Campioni. La gestione delle risorse sarà affidata al
tesoriere Enza Belli. La pianificazione del programma operativo della sezione, comunque, coinvolgerà la totalità degli
inscritti. Al presidente, al direttivo, e agli invitati permanenti, spetterà il
compito di organizzare le attività discusse e decise in sede assembleare. La
fase elettiva è stata preceduta da un convegno di presentazione della nascente
sezione ANPI di Frosinone. All’evento, ha partecipato una parte consistente e
qualificata dell’associazionismo cittadino, movimenti politici e sindacali, amministratori
locali. Alla costituenda sezione - che ha ospitato i significativi interventi di
Stefano Valentini per il coordinamento
regionale ANPI , di Giovanni Morsillo ,
Presidente Provinciale ANPI, di Ivano
Alteri, Responsabile Organizzativo Anpi Provinciale, e dello storico Roberto
Salvatori che si è soffermato sulla storia della resistenza in Ciociaria - ha portato i saluti della città il sindaco
Nicola Ottaviani. Alla sezione ANPI di Frosinone spetta ora un lavoro
intenso ma stimolante, consistente nel trasmettere i valori della lotta
partigiana , difendere l’integrità della costituzione, promuoverne
l’applicazione, oltre che ribadire con
forza e costanza nel territorio, la natura antifascista e democratica della
Repubblica."
Questa potrebbe essere l’algida e fredda notizia di quanto è
accaduto venerdì scorso, e ciò probabilmente riporteranno i media locali, se
ne tratteranno . Ma Aut Frosinone, non è una fonte nè algida né fredda. E’ di
parte….partigiana. Nel senso gramsciano del termine, ma anche perchè il suo redattore, cioè il sottoscritto, fa parte del direttivo della sezione
Anpi appena costituita. Insieme a me collaborano: Ivano Alteri, Enza Belli, Daniele Riggi, Daniele Zuccaro, Fabio Colasanti, Fausta Dumano, Gianluca
Evangelisti, Annarosa Frate, Giacomo Bartolini, Gianmarco Capogna, Alberto
Gualdini. Per completezza d’ informazione cito i nomi degli invitati
permanenti, solida base storica del gruppo: Francesco Notarcola, Maria
Spaziani, Maurizio Federico, Angelo Ruggiero, Roberto Spaziani.
La trattazione che seguirà sarà quindi rigorosamente di
parte. Lettore avvisato, mezzo salvato.
“Sogno o son desto!” avrebbe potuto
esclamare un qualsiasi frequentatore dell’agone politico frusinate entrando
nella Saletta centrale delle Arti. Infatti un uditorio così numeroso e
appassionato da tempo non si registrava negli eventi sociali, culturali e
politici organizzati in città. A me piace pensare che i
valori dell’antifascismo, abbiano ancora la forza di mettere insieme un tale
variegato universo. Tanto il mondo
dell’associazionismo, quanto quello
politico-sindacale hanno risposto in
modo pressoché unanime.
Le associazioni che hanno accettato il nostro invito
sono quelle attive nelle dinamiche
politiche cittadine, a volte, anche in misura maggiore e più incisiva rispetto agli stessi partiti politici. Da questo mondo
arriva l’impegno per la tutela dei beni e dei servizi, che dovrebbero essere nella
disponibilità dei cittadini (sanità, servizi pubblici locali, acqua
pubblica , tutela ambientale, tutela dei beni culturali ed archeologici) ma troppo spesso sono insidiati da mire privatistiche e di profitto. Una tutela che ha piena
corrispondenza nello spirito costituzionale e perciò gode del totale appoggio
dell’Anpi. L’aspetto più incoraggiante è stato notare come associazioni pur
unite nel merito, ma profondamente diverse nel metodo , e nell’approccio
all’agire politico, si siano strette attorno all’Anpi mettendo da parte le
proprie diversità.
Stessa analisi, ma con qualche distinguo, si può estendere
alle organizzazioni politico-sindacali invitate. Anche queste hanno risposto al nostro invito
ad eccezione del Pd, il cui impegno congressuale cittadino pare aver impedito
l’invio di un proprio rappresentante. Il rischio, quando si maneggia la delicata
questione dei partiti e dei movimenti sindacali, è che questi spesso utilizzano la platea di altri per farsi campagna elettorale e raccogliere
qualche consenso. Salvo un’eccezione,
che qui non cito per evitare già un piccolo contenzioso ancora prima di
partire, tutti gli esponenti intervenuti hanno anteposto la “parte dei
partigiani” alla propria logica di schieramento, un’altra piacevole sorpresa.
Non va altresì sottaciuta la profondità dell’analisi storica. Lo scrittore Roberto Salvatori ha sottolineato come
l’importanza della resistenza nel nostro territorio solo recentemente ha avuto
il riconoscimento che merita. Un complesso svilupparsi di azioni di guerriglia,
e di sabotaggio, fondamentali nella disarticolazione delle rappresaglie
tedesche e fasciste, hanno visto come
valorosi protagonisti partigiani locali, personaggi dimenticati, o della cui attività si sa
poco; come il capitano Antonio
Gagliardi, Vincenzo Ferrarelli e molti altri . Uno dei compiti della
neonata sezione di Frosinone sarà proprio quello di riportare all’attenzione
dei cittadini il coraggio e l’alta valenza morale di queste figure.
Infine una notazione sulla
partecipazione del sindaco Nicola Ottaviani che ringraziamo per aver aderito al
nostro invito. Il Primo Cittadino ha
dovuto presenziare per correttezza
istituzionale ma, è inutile negarlo, si
è trovato davanti persone non proprio a lui affini politicamente, quindi ha
tentato di buttarla in caciara. Il giochino e stato il solito , cioè quello
di accostare gli attuali posizionamenti ideologici (sinistra-destra) ai valori antifascisti costituenti la Repubblica, propri dell’Anpi.
Il riferimento è andato al
comportamento del Pd, anche se non citato esplicitamente ,
il quale spesso è risultato,
secondo il sindaco, più lontano dalle logiche antifasciste, degli schieramenti
moderati di centro destra. Qualcuno è caduto nella provocazione rispondendo a
tono sempre secondo la fuorviante logica della rivendicazione di un maggiore o
minore spirito di sinistra legato all’associazione partigiani.
Ringraziamo
il sindaco anche per aver sollevato questa polemica. Infatti uno dei rischi a
cui la nuova sezione di Anpi di Frosinone andrà incontro, sarà quella di subire
strumentalizzazioni da parte dei più disparati schieramenti. E’ già accaduto a
livello nazionale durante la campagna referendaria sulla riforma
costituzionale, quando sull’Associazione
Nazionale Partigiani d’Italia sono piovute le peggiori nefandezze. Con la
pretesa, da parte del partito di maggioranza relativa, di attribuire la patente di partigiano perfetto in base all’adesione o meno al progetto di
devastazione costituzionale poi rigettato dai cittadini anche grazie
all’impegno dell’Anpi.
Nel merito mi
trovo pienamente d’accordo su quanto affermato nel suo intervento da Stefano
Valentini del coordinamento regionale secondo cui, l’Anpi si batte per la
difesa e la piena attuazione della Costituzione, ripudia la discriminazione
razziale, di genere e di censo, rifiuta la
prevaricazione e il sopruso rigurgiti tipici del fascismo ancora presenti nella
società odierna. Queste sono le
prerogative, e non ha alcuna importanza la loro qualificazione più o meno di
sinistra.
E, aggiungo io , se nel dibattito politico di queste ore
coloro i quali si pongono a difesa della Costituzione e ne pretendono il
rispetto, sono considerati pericolosi
sovversivi, anche il sottoscritto si definisce pericoloso sovversivo e ne è orgoglioso. Questa
è una mia opinione personale, ma spero condivisa dai miei compagni di
avventura nella nuova sezione Anpi di Frosinone. Buon lavoro a tutti noi.
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