Domani, 28 giugno, il Consiglio
europeo discuterà di immigrazione. Non
so tale assise, formata dai leader dei
paesi membri , sa che il Parlamento
europeo, quello che noi eleggiamo, ma che evidentemente non conta un cazzo (scusate la scurrilità),
ha approvato una riforma in base alla quale si supera il trattato
di Dublino. Quel trattato firmato nel 2003 (guarda un po’ anche dalla Lega , che oggi lo vede come fumo
negli occhi) per cui , il Paese
di primo accesso è responsabile dell’asilo di un immigrato. Cioè gli immigrati
che arrivano in Italia devono rimanere in Italia. E all’Italia spetta l’esame
della domanda di protezione internazionale con tutte le lungaggini burocratiche
del caso .
Cosa prevede la riforma
licenziata dal Parlamento Europeo, mai presa in esame dal Consiglio? La
norma solleva dall’obbligo di asilo i Paesi di primo approdo, come l’Italia, e sancisce
un criterio di ricollocamento dei richiedenti asilo in tutti gli Stati membri dell’Unione secondo una quota pari a 12
immigrati per 1.000 abitanti. La tanto vituperata Malta ospita 30 immigrati per
1.000 abitanti, la Germania ne conta 19, la Francia è a 6, come la Grecia, la
Spagna a 8 l’area Visegrad ne conta 5,
indovinate quanti ne ospita l’Italia? 4 (Quattro)
(fonte Eurostat) . Questa è la tanto
temuta invasione.
E’ quindi evidente che nonostante il governo giallo-verde si
dica strenuo oppositore al trattato di
Dublino non adotterà mai la riforma approvata dal Parlamento Europeo
che ne supera le prescrizioni. Infatti essa prevederebbe, nel nostro caso , l’accoglienza
di ben 8 immigrati in più per mille abitanti. Così come non l’adotteranno gli altri Paesi. Converrebbe solo a Malta e
alla Germania, la quale, guarda caso, continua a ripetere che nessuno Stato dell’Unione
va lasciato solo davanti al problema dell’immigrazione ed il premierato di
mutti Merkel è messo in serio pericolo dal suo ministro dell’Interno
Seehofer, il quale si rifiuta di consentire l’ingresso di altri immigrarti.
Volendo trarre
una morale da tutto ciò, si evince come le tanto decantate elezioni per il Parlamento
Europeo, eleggono personaggi che, come minimo, non contano un cazzo (riscusate
la scurrilità) e come massimo rubano lo stipendio, Salvini è stato maestro in
questo. Inoltre stante la quota di immigrati (4 per 1.000 abitanti) assolutamente
irrisoria rispetto agli altri Paesi dell’Unione si capisce come il problema della
tanto temuta invasione dei neri si
irrilevante e che le cifre da considerare debbano essere altre.
Ad esempio anziché
rompere il cazzo (scusate ancora la scurrilità) con la criminalizzazione delle
ONG, con il rafforzamento del potere
mafioso delle bande libiche, affinchè torturino e uccidano, a fronte di
adeguato compenso dei mandanti europei ( italiani in primis), chiunque voglia
affrontare il Mediterraneo per arrivare da noi, bisognerebbe occuparsi dei cinque milioni e passa di poveri assoluti che
sopravvivono in Italia , di quei nove milioni
e passa di individui che campano in povertà relativa, di quei dodici milioni di
cittadini che non possono permettersi cure mediche, e di quegli altri sette
milioni che devono fare debiti per curarsi, di quei due milioni e otto che
devono vendersi la casa per provare a salvarsi dalle patologie di cui sono
vittime.
Sia chiaro, lo stato di disperazione di codeste persone non ha niente
a che fare con gli immigrati, anzi il problema dell’invasione degli eserciti
extracomunitari è agitato per evitare di risolvere le nostre miserie e per
porre in conflitto la disperazione nativa con quella immigrata. La guerra di Vandea mossa dal troglodita
capopopolo Salvini, era tristemente ipotizzabile, ma i soci di minoranza (anche se in termini di
voti sarebbero di maggioranza) di giallo colorati, non si rendono conto della
barbarie che rimanda un simile quadro?
Non si rendono conto che la flat tax è un provvedimento in base al quale
i ricchi, compresi quelli a cui si vogliono abbassare le pensioni d’oro,
traggono ulteriori vantaggi , e che il reddito condizionato (basta chiamarlo di
cittadinanza, basta dire cazzate) non è
altro che un’elemosina la cui conseguenza sarà quella di creare un’affollata
platea di lavoratori schiavizzati anch’essi destinati ad arrabattarsi sotto la
soglia di povertà? Proviamo a ragionare
se ancora ne siamo capaci e se ancora siamo in possesso di un briciolo di umanità.
Nessun commento:
Posta un commento