Ieri per motivi di
lavoro ho trascorso un po’di tempo viaggiando in macchina. La cosa non mi dava noia perché mi consentiva di sentire la radio in modo
abbastanza continuo. Cosa ascolto? Una delle tante emittenti che parla della
Roma. Solo che stava venendo giù il
finimondo, pioggia, vento fulmini e saette, per cui la modulazione di
frequenza giallorossa non si pigliava. Sapete come siamo noi marxisti
romanisti, se non possiamo sapere nulla di Dzeko e compagni, proviamo a
rinfrancare la coscienza politica virando su Rai GR Parlamento. Lo so De Rossi e
Florenzi sono molto meglio di Salvini e Di Maio , ma in mancanza di altro tocca
fare di necessità virtù.
Non appena sintonizzata la radio su l’emittente
istituzionale, vengo assalito dalle urla di un leghista il quale stava spigando che
128mila immigrati sono proprio tanti , tutti delinquenti e stupratori, una invasione, peggio delle
cavallette. Le onde medie stavano rimandando
in diretta la seduta del Senato nella
quale era in discussione il sicurezza. L’ascolto
non è stato continuo, spesso dovevo fermarmi per sbrigare le mie commissioni. Sfortunatamente, quindi, non ho mai beccato l’intervento di uno
dell’opposizione. O leghisti farneticanti sulla classificazione degli immigrati
per cui, tutti quelli economici sono di fatto delinquenti, o le scudisciate dei
“Gerarchi d’Italia” pronti a mettere in
galera tutti quelli dei centri sociali, a evirare gli stupratori (non hanno
specificato se solo neri o anche quelli bianchi). Odiosi sono stati i
riferimenti strumentali allo strazio di Pamela Mastropietro e Desirè
Mariottini vittime inequivocabili, non
della crudeltà maschile, ma del bestiale branco africano. Qualcuno, non mi
ricordo se fosse della Lega o di Forza Italia, ha sentenziato che, da quando comanda
Salvini, “radio tribù” ha smesso di
invogliare i neri a venire in Italia.
Non mi sembra di ricordare alcun
intervento penta stellato….ah si, una tizia ha magnificato l’articolo sulla
revoca della cittadinanza italiana per gli immigrati, accusati già in primo
grado di reati gravi, sostenendo che per essere cittadini italiani bisogna
avere il cuore e la passione per la
nostra terra e uno che se ne parte da un altro paese, ottiene la
cittadinanza, ma inizia a delinquere non ha il sacro fuoco della passione
italica quindi va cacciato via. E la costituzione? Eppure i grillini l’hanno sempre difesa a spada
tratta, ora se la mettono sotto i piedi? Qualcuno di Forza Italia ricordava
come Renzi , per elemosinare uno zero virgola di flessibilità in più
dall’Europa abbia accettato che tutti gli sbarchi dei gommoni stipati di immigrati avvenissero nei porti
italiani. Vero.
Un’ unica impellenza però
affiorava fra i banchi del centro
destra e anche del centro sinistra.
Ovvero scongiurare che fosse messa la fiducia al decreto, così da poter
discutere gli emendamenti, molti già rasi al suolo in Commissione Affari
Costituzionali. Ad esempio di quelli forcaioli dei “Gerarchi d’Italia” pare non ne fosse rimasto in piedi neanche uno, pure quelli presentati da Forza Itala sembra
avessero subito una corposa sforbiciata, figuriamoci quelli
dell’opposizione. Un bel problema perché a seguito della possibile fiducia posta dal
governo , forzisti e fascisti non avrebbero assicurato il proprio
voto. C’è da aggiungere la già nota defezione di quattro penta stellati (De Falco, Nunes, Fattori e Montenero), che forse si esprimerà solo con l’uscita dall’aula.
A
fronte della situazione creatasi l’approvazione
del decreto sembrava a rischio. Quindi?
Ideaona!!! Si fa un bel maxiemendamento entro
il quale raccogliere, più o meno, alcune proposte di forza italioti e fascistoidi,
ma soprattutto aggiustare, qua e la, i pomi della discordia interni alla
maggioranza ancora presenti nel testo,
magari con una trattativa sul decreto anticorruzione: “io ti do qualcosa sulla
prescrizione, tu mi dai qualcosa sull’accoglienza” Già ma come concordare il
tutto? Ci voleva tempo, e come
conciliare un allungamento dei lavori dopo aver richiesto una seduta fiume, da
protrarsi anche di notte per approvare l’obbrobrio qualificato come urgente? Ci ha pensato il relatore, Stefano Borghesi
il quale metteva ai voti la proposta,
approvata, di rinviare al giorno dopo le repliche” per un ulteriore approfondimento alla luce di tutti gli interventi che
si sono succeduti”.
Che vuol dire ulteriore approfondimento? Se un testo uscito dalla Commissione Affari
Costituzionali, con i vari annessi e
connessi, non è più funzionale, “alla luce degli interventi” richiamati
dal relatore, allora che ritorni in
commissione, oppure si proceda con la votazione come Costituzione comanda. Questo è il governo del cambiamento? Che la contrattazione di un maxi emendamento, come ai tempi dei vecchi
esecutivi , oggi si chiami “ulteriore approfondimento” non mi
pare un svolta così epocale. Dunque è
possibile che oggi il Senato sia chiamato a votare la fiducia ad un testo nuovo, nemmeno passato dall’apposita
commissione. Complimenti!
Eppure me li ricordo i grillini impegnarsi nel referendum contro la riforma
costituzionale di Renzi, tuonando sull’articolo che eliminava di fatto il
Senato, non più elettivo e dalle limitate potenzialità legislative! Oppure
scagliarsi contro il ricorso abnorme alla decretazione d’urgenza per
provvedimenti di origine governativa, con annessa fiducia. Li ricordo invocare la P2 che finalmente, grazie a Renzi, vedeva
realizzato il progetto di modifica antidemocratica della Costituzione.
Ora
costoro, come definiscono l’esproprio di democrazia e delle prerogative
parlamentari avvenuto ieri in Senato? Mi
sembra che sia in perfetto stile P2 o no?
Tanto valeva silenziare la Camera Alta, come da riforma Renzi-Boschi,
almeno si sarebbe evitato l’ennesimo strappo alla democrazia parlamentare,
vulnus già messo in atto dai precedenti governi, a partire dal 1994 in poi.
Altro che cambiamento! Qui si continua come sempre secondo la logica Pidduista.
Forse i penta stellati un minimo di vergogna dovrebbero provarla, eletti e
soprattutto elettori.
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