Cosa significa imporre la fiducia su un decreto governativo ?
Alcune risposte: “La fiducia è l’azione di un
governo opaco” definizione espressa nel 2013 dagli allora
deputati M5S Dell’Orco e Ferraresi
(oggi sottosegretari). Ancora “La
fiducia è una lesione delle prerogative dell’opposizione” parole e
musica dal penta stellato Fraccaro,
oggi ministro per i rapporti con il parlamento. E’ “uno schiaffo al Parlamento”,
così si esprimeva l’attuale sottosegretario grillino Fantinati
nel novembre del 2013. Infine, al momento del suo insediamento, l’attuale
Presidente della Camera, Roberto Fico,
anch’egli penta stellato, promise il
rispetto della “centralità del parlamento contro l’abuso governativo di strumenti
che dovrebbero essere residuali” “Non consentirò scorciatoie né forzature del
dibattito parlamentare” aggiunse la terza carica dello Stato.
Dopo
otto mesi di governo del cambiamento, co-pilitato
con i fascio-leghisti, da tali esimi della centralità parlamentare, si rileva che i decreti governativi sono stati 10 in otto
mesi, né più e né meno come l’esecutivo Gentiloni, addirittura le fiducie poste su decreti sono 3
più del Governo Letta. Già proprio quel
Letta che fece salire sul tetto di Montecitorio i
parlamentari grillini per protestare contro il suo tentativo di modifica dell’articolo 138
della Costituzione.
Mentre scrivo i fanatici delle prerogative del parlamento
stanno li zitti e buoni alla Camera , guardati a vista dal caporal Salvini, a
votare la fiducia sul decreto anti
immigrati e anti poveri imposto dal podestà fascio-leghista. A proposito sapete
cosa dissero i parlamentari stellati quando si trattò di votare la fiducia ad
un decreto identico a quello in votazione oggi proposto da Minniti nella scorsa legislatura? Dissero : “ Contestiamo
la decisione del Governo Gentiloni di esautorare il parlamento mettendo la
fiducia sul decreto Minniti sull’immigrazione. Provvedimento contestato dalle
organizzazioni internazionali, che introduce un’arbitraria distinzione tra i
meritevoli di presentare domanda di protezione internazionale e i migranti economici . Perché con un
decreto e la fiducia non si può affrontare alla radice il problema dei flussi
migratori, ma solo dare inutili soluzioni emergenziali”
Autorevole fautore di questa posizione fu fra gli altri l’attuale ministro dei
ponti Toninelli. Stavano mbriachi prima
o stanno mbriachi adesso?
Dove stanno oggi quei deputati espulsi dalla Camera nel gennaio 2014 che giravano l’Italia
a spiegare che erano stati cacciati perché avevano occupato i banchi del
governo, durante la votazione del decreto Imu-Bankitalia per opporsi all’antidemocratico
provvedimento dell’allora Presidente della Camera Laura Boldrini di tagliare
con la ghigliottina gli emendamenti grillini? Eppure su quel provvedimento non c’era
la fiducia come sulla monnezza che stanno votando oggi senza fiatare.
Stanno ancora tutti li appecoronati all’alleato
leghista. Qualcuno di loro è passato anche da Frosinone nella primavera del
2014 a spiegarci come si difendeva il Parlamento dall’antidemocratica ghigliottina della Boldrini. Noi l’abbiamo
capito, loro se lo sono scordati, come tutti quelli che dopo tanta cagnara si
sono accomodati sulle poltrone dall’odiata casta, vedi Laura Castelli, oggi
sottosegretario all’economia, ieri pasdaran della democrazia parlamentare. Una
domanda all’elettore grillino: Se ti guardi allo specchio non viene di sputarti
in un ecchio?
Così tanto per i corti di memoria
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