Luciano Granieri
Dopo due marce ecco la terza manifestazione per liberare la Certosa di Trisulti dall'occupante sovranista Benjamin Harnwell fido scudiero di Steve Bannon. Un pic nic, presso il bosco delle Cappellette, con esibizione di musicisti e attori che hanno condiviso la necessità di far tornare la Certosa di Trisulti bene collettivo. La Certosa è un sito culturale, dal valore inestimabile, che non può essere gestito da privati perchè, essendo dello Stato, deve rimanere nella disponibilità di tutta la collettività, religiosa e laica. Per la "dabbenaggine" di un ministro, attualmente tornato in carica dopo la parentesi giallo-verde, il bene è stato affidato a chi vuole farne una scuola dove formare i prossimi "Salvini e Meloni" guerrieri della cultura giudaico cristiana, ma anche fascista e razzista. Per liberare il bene da questa occupazione, oltre che appoggiare ogni passaggio legale da parte dell'Avvocatura dello Stato e della magistratura, teso a dimostrare l’illegittimità di una concessione dai requisiti probabilmente non idonei, si continua a lottare affinchè la Certosa di Trisulti torni ad essere bene collettivo. Una rivendicazione da rafforzare attraverso ulteriori manifestazioni pacifiche ma incisive. Perché in fondo va ricordato che se Benjamin Harnwell occupa ancora la Certosa, e addirittura presenzia all’evento organizzato per mandarlo via, lo si deve alla completa insipienza del ministro attuale che concedendo il bene ai suprematisti bianchi di DHI quando era a capo del dicastero durante il governo Renzi-Gentiloni, ha mostrato insensibilità istituzionale e ignoranza costituzionale. E ancora oggi la sua azione, e quella del ministero che dirige, non sembra così convinta e incisiva nel voler restituire alla popolazione ciò che ad essa spetta di diritto.
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