"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"
Buenaventura Durruti
lunedì 15 marzo 2021
Liberata la Certosa di Trisulti dai sovranisti di Bannon
Tutti quelli che hanno contribuito a questa lotta di liberazione
Il Consiglio di Stato ha deciso: l’associazione Dignitatis Humanae Institute deve andare via dalla Certosa di Trisulti. La sentenza pronunciata oggi.
Il Consiglio di Stato ha accolto, dunque, il ricorso in appello del Ministero dei Beni Culturali e di dodici associazioni del territorio.
L’appello era stato chiesto dal Mibact contro le precedenti decisioni del TAR che aveva dato ragione all’associazione legata a Steve Bannon, oggi concessionario del bene con un canone annuo di centomila euro. A latere dell’appello anche le associazioni del territorio, rappresentate dagli avvocati dello studio Spirito-Ianni di Frosinone, hanno chiesto al Consiglio di Stato il giudizio di merito, dopo che nei precedenti gradi di giudizio erano state escluse.
Grazie alla lotta e all'impegno di movimenti, associazioni, artisti e liberi cittadini, la prerogativa costituzionale, per cui un bene pubblico, per giunta di enorme valore culturale ed artistico, non può essere ceduto ad associazioni private che non ne garantiscano la funzione sociale e la fruibilità alla comunità, è stata ristabilita. Ma non finisce qui. Dobbiamo fare in modo che la Certosa di Trisulti torni ad una gestione condivisa e pubblica, non solo, ma è fondamentale trarre da questa vicenda insegnamenti sulle manchevolezze dei dirigenti istutuzionali, che hanno consegnato, in modo per lo meno approssimativo ed insipiente, un bene prezioso per tutta la comunità locale e per l'umanità intera ai sovranisti di Steve Bannon. Perchè è indubbio che l'occupazione della Certosa da parte dei surpematisti bianchi, sventata da un ampio movimento popolare, sia colpa della politica politicante.
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