Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

domenica 3 luglio 2011

Val di Susa. Grande manifestazione, la polizia attacca; grave un manifestante

Redazione di "Contropiano"


 Scontri e feriti nei pressi del cantiere.
Immondi i commenti dei politici, schiavi contenti degli interessi dei costruttori. Segnaliamo per quanti si illudono nella resipiscenza democratica del Pd, le dichiarazioni di Pierluigi Bersani:«I fatti che avvengono in queste ore in Val di Susa con le forze dell'ordine attaccate violentemente mentre difendono il cantiere, sono allarmanti e assolutamente inaccettabili. Qui non si tratta più di come si fa una ferrovia. Qui si tratta di come funziona una democrazia. Isolare, condannare la violenza e ripudiarne ogni presunta giustificazione è un dovere elementare di tutte le forze politiche e delle persone civili. Su questo concetto non è per noi tollerabile nessun equivoco». Lo sottolinea Pier Luigi Bersani, leader del Pd in una nota.

 Ed Enrico Letta (per gli ex democristiani): «Solidarietà piena ai rappresentanti delle forze dell'ordine impegnati in Val di Susa e oggetto di intollerabili gesti di violenza, dai quali ogni movimento politico è bene prenda le distanze, esprimendo una condanna senza se e senza ma». Ad affermarlo in una nota è il vicesegretario del Pd, Enrico Letta. A maggior ragione, sottolinea Letta, «perchè le forze dell'ordine hanno finora dimostrato la massima attenzione nei confronti delle forme di dissenso espresso in modo non violento e che sono state anche recentemente parte di un lungo dialogo che ha ottenuto, attraverso vari strumenti istituzionali ad hoc, una partecipazione larga e in grado di modificare sostanzialmente progetti originari per venire incontro alle esigenze dei sindaci».
Ben poco distinguibili, se non per il maggior rispetto della lingua italiana e dei congiuntivi, da quelle di destra;
«La situazione che stiamo vivendo non ha niente a che fare con il diritto di protesta. Oggi a protestare non erano i valsusini ma un gruppo di terroristi, violenti e facinorosi che stanno utilizzando la scusa della Tav per mettere in atto una vera e propria guerriglia urbana». Lo afferma il senatore Enzo Ghigo, coordinatore regionale del Pdl. «Oggi assistiamo - continua il senatore azzurro - a manifestazioni con evidenti presenze antagoniste, provenienti anche da altri Paesi europei e nello stesso tempo annoveriamo la connivenza di un partito, Sel, e di un leader politico come Vendola. Entrambe queste situazioni vanno non solo condannate ma sanzionate. Oggi non è più il momento delle contraddizioni. Fassino espella dalla coalizione della città Sel, e il Partito Democratico prenda le distanze da una forza politica che preferisce la guerriglia e lo scontro sociale alla normale democrazia. L'Europa ci guarda e rabbrividisce nel vedere uno Stato messo sotto scacco da piccole frange estremiste che nulla hanno a che vedere con la cultura e la tradizione conciliante e solidale piemontese».
«Incoraggiati da ogni demagogia della sinistra, gruppi di violenti scendono in campo sfruttando la vicenda Tav per un chiaro disegno politico. È l'Italia peggiore che mostra il suo volto violento. Che vuole bloccare ogni progresso, ogni opera pubblica, si tratti di una ferrovia o di un termovalorizzatore. Una sinistra estrema che condiziona tutta la sinistra. Che non sarebbe mai in grado di governare l'Italia attuando indispensabili programmi di modernizzazione». Lo afferma il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri «Non c'è solo una intollerabile violenza in quel che sta avvenendo - aggiunge - C'è la conferma che certa gente vuole paralizzare il Paese condannandolo alla miseria, senza energia, senza trasporti, in un mare di spazzatura».
Ricordatevene sempre: è qui che passa, come nel referendum, la linea che separa per sempre il popolo che si batte e chi cerca di fregarlo!!
E quindi diamo ache qualche parere politico a favore della manifestazione. Ma abbiamo fin qui trovato solo quello di Paolo Ferrerro (Rifondazione). «Oggi ho partecipato alla grande manifestazione che si è tenuta a Chiomonte e che ha dimostrato per l'ennesima volta che la popolazione della Val di Susa non è d'accordo con la Tav. Il Governo dovrebbe prenderne atto e invece di sperperare 20 miliardi dei cittadini italiani per l'ennesima grande opera inutile e occupare militarmente la vallata dovrebbe immediatamente interrompere i lavori e aprire la discussione con la popolazione». Ad affermarlo in una nota è Paolo Ferrero, il segretario nazionale di Rifondazione Comunista. Gli stessi scontri avvenuti oggi, tuttora in corso, aggiunge Ferrero, «sono il frutto dell'occupazione militare del sito di Chiomonte e dell'aver trasformato una questione politica in una questione di ordine pubblico».
17.45 Uno studente veneziano è stato gravemente ferito dalla Polizia questo pomeriggio in Val di Susa: si tratta di un ragazzo di diciannove anni, del Coordinamento studenti medi di Venezia e Mestre. Lo sostiene il consigliere comunale di Venezia Beppe Caccia, che partecipava, insieme ad una folta delegazione partita da Mestre nella notte, alla manifestazione di oggi contro il progetto Tav. «Ci trovavamo nei boschi di Ramats, insieme a migliaia di altri manifestanti, ad assediare pacificamente con slogan e bandire il cantiere per il cunicolo esplorativo della Maddalena - racconta all'ANSA - quando senza alcun preavviso le forze di polizia, che presidiavano le reti, hanno iniziato a sparare decine di candelotti lacrimogeni ad alzo zero e a distanza ravvicinata». «Mi trovavo a pochi passi dal giovane veneziano - aggiunge - quando, a meno di quattro metri di distanza, un agente gli ha puntato addosso il dispositivo di lancio ed ha esploso un colpo. Il candelotto lo ha colpito tra il torace e l'addome. L'abbiamo portato a braccia fino alla baita No Tav di Giaglione, ma le sue condizioni sono apparse subito serie: faticava a respirare e a parlare». Il giovane, accusa Caccia, è stato soccorso da un'ambulanza «arrivata sul posto dopo quarantacinque minuti, a causa dei blocchi stradali della Polizia lungo l'autostrada». «In questo momento ci troviamo all'ospedale di Susa - spiega il consigliere municipale - dove gli è stato assegnato un codice giallo e sono in corso ulteriori accertamenti diagnostici». «È inconcepibile - commenta Caccia - che tanta violenza sia esercitata nei confronti di cittadini che difendono il territorio come bene comune da un progetto devastante ed inutile, rigettato dalla stragrande maggioranza degli abitanti e degli amministratori della Valle».
Caccia riferisce che il giovane ferito è al momento sottoposto in ospedale ad una ecografia addominale, per evidenziare la presenza o meno di lesioni interne. «Ci preoccupa il fatto - dice ancora il consigliere municipale veneziano - che il ragazzo per lunghi minuti non sia riuscito praticamente a respirare»

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