Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

mercoledì 28 marzo 2012

La sinistra c'è anche allo Scalo

Luciano Granieri


Neanche il tempo di rifiatare dopo la presentazione alla stampa della candidata a sindaco Marina Kovari, che qualche ora dopo ci siamo ritrovati -candidata a sindaco, ed alcuni candidati consiglieri di Sel e di Rifondazione, fra cui il sottoscritto - ad incontrare i cittadini del quartiere scalo. Nella sede del comitato laboratorio Scalo, i cittadini della stazione hanno organizzato incontri con tutti i candidati a sindaco per esporre le esigenze del proprio quartiere,  della città tutta e capire secondo quali modalità e con quali obbiettivi gli aspiranti sindaci hanno intenzione di amministrare Frosinone qualora dovessero risultare eletti. Dopo il dibattito con Ottavini, candidato a sindaco del Pdl, ieri è toccato a Marina. Non c’è dubbio che il quartiere Scalo, sia una delle aree urbane di Frosinone più difficili da gestire e da riqualificare  E’ il quartiere della stazione ferroviaria e dunque dovrebbe costituire il biglietto da visita della città. Ma  scendendo dal treno un passeggero non ricava una bella impressione da Frosinone . Non esiste una piazza davanti alla stazione, ci si trova immediatamente addosso alle macchine, inoltre anche i collegamenti fra lo Scalo e Corso Lazio divisi dalla ferrovia non sono agevoli. In termini di inquinamento l’area della stazione probabilmente è la più inquinata di Frosinone  a causa del vicino parcheggio-deposito delle autolinee. I pullman di vecchia generazione spesso rimangono fermi con il motore in moto e inondano di PM10 tutta la zona. Riqualificazione urbanistica, mobilità sostenibile e riduzione delle emissioni inquinanti, sono le prime questioni  che i cittadini dello scalo, riuniti dal Comitato Laboratorio Scalo, hanno posto  alla candidata sindaco, la quale non si è fatta trovare impreparata. Le proposte  messe in campo attraverso l’attuazione  di procedure amministrative come il piano integrato di mobilità e il tanto agognato piano regolatore che trasformi la nostra città in un luogo a misura d’uomo, sembrano aver convinto i cittadini del quartiere Scalo. Ciò che noi abbiamo proposto è stata una sinergia con gli abitanti dei quartieri. Infatti molte parti del programma, che esulano dai capisaldi definiti che ci caratterizzano come forza politico-amministrativa, dovranno scaturire dall’ascolto dei cittadini e tener conto delle proposte che questi ci avanzeranno. E’ molto stimolante costruire un confronto che parte dalle esigenze del quartiere e si allarga all’idea di   città presa nella sua totalità e alle modalità del suo governo. Il dibattito inevitabilmente si sposta anche su aspetti sociologici di valorizzazione dei rapporti umani  , si arriva a discorsi complessi di come si possa definire una democrazia compiuta nella città, su quanto conti la partecipazione e la trasparenza. Si analizza il rapporto fra pubblico e privato e soprattutto emerge l’esigenza che, qualsiasi provvedimento venga adottato, debba comunque tendere alla piena soddisfazione di tutta la cittadinanza.  E’ necessario che ogni intervento tenga conto del contesto in cui si realizzerà. Una pista ciclabile come quella che si sta realizzando sulla Monti Lepini è pericolosa e dannosa perché percorre un tracciato molto trafficato  ad  alta emissione di polveri sottili dove le macchine sfrecciano ad alta velocità. Un incontro veramente stimolante che come ho sostenuto nel mio intervento riavvicina i cittadini ai processi decisionali, li invita a proporre la loro visione di città, in contrapposizione allo scenario politico nazionale in cui la sovranità popolare si esercita nei limiti di ciò che decide la finanza. Alla fine del dibattito Marina ha regalato al comitato un barattolino con dei semi di pomodoro giallo, una varietà che cresce anche in terreni non particolarmente fertili.  Chissà forse è l’auspicio affinchè  anche la nostra coalizione possa  crescere nonostante sia piantata in un terreno poco fertile per chi vuole concorrere alla tornata amministrativa ponendo come base la sola  forza delle proprie idee. Il comitato laboratorio scalo ha dato appuntamento a Marina Kovari per un confronto a viso aperto con gli altri candidati a sindaco. Siamo sicuri che anche in quel frangente ne uscirà vincente.

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