Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

sabato 4 agosto 2012

Guida Ecologica

Luciano Granieri



Raramente uso la mia  professione per pubblicare articoli su Aut. E’ sempre bene tenere distinti gli hobby dal lavoro. Ma in questo caso, quanto andrò a scrivere potrà risultare utile . Non siamo un blog di servizio, ma se possiamo aiutare con qualche informazione pratica  siamo ancora più orgogliosi di tenere questa piccola finestra informativa aperta sul web. Come la maggior parte dei naviganti di Aut sa, mi occupo di vendita di autovetture. Questo è il mio mestiere da 25 anni e in questo lasso di tempo, fra corsi tecnici e di guida sicura, indetti dalle case per cui ho lavorato (Volvo,Chevrolet, Toyota) , qualcosina ho imparato. Siamo agli inizi d’agosto. E’ il periodo in cui molti si mettono in viaggio per raggiungere l’agognata meta presso cui trascorreranno le loro meritate  ferie. Purtroppo questo è anche il periodo delle strade marchiate dai bollini rossi, neri, gialli che indicano i giorni di maggior traffico. Dal che ne deriva la moltiplicazione di appelli dei mezzi d’informazione a guidare con prudenza. Sicuramente quest’anno  gli incidenti vacanzieri saranno inferiori rispetto agli anni precedenti, non per una maggiore disciplina degli automobilisti, ma perché pochi avranno le possibilità economiche per permettersi una vacanza. Dunque meno macchine per strada, meno rischi di incidenti. Detto questo vorrei fare alcune considerazioni sulle cause che provocano tanti DESTRI (lo so si dice  sinistri ma nonostante questa parola ormai sia stata bistrattata non mi va di associarla ad eventi tragici). Le analisi ricorrenti sulle cause degli  incidenti sono parziali e sommarie si condanna per lo più la guida in stato di ubriachezza I PROVERBIALI giovani che escono stremati dalle discoteche rincoglioniti  dal rumore dall’alcool e dalle pasticche. Un giudizio  che fa comodo per giustificare ulteriori misure repressive tendenti a limitare le   dinamiche di aggregazione  sociale   e che con la sicurezza stradale c’entrano poco.  E’ vero molti incidenti avvengono a causa di guidatori obnubilati da alcool e droghe , ma ci sono molte altre cause che le campagne sulla guida sicura trascurano COLPEVOLMENTE!!! Perché non si fa cenno alla distrazione letale derivata dall’uso del cellulare? Oppure dal combinato cellulare e sigaretta? Non vi è mai capitato di dover evitare un’imbecille che, con una mano occupata dal telefonino, e gli occhi semichiusi irritati dal fumo della sigaretta piazzata maldestramente al lato della bocca , vi sta venendo addosso?  La realtà è  un po’ diversa da quello che si vuol fare apparire  la causa numero uno degli incidenti è la distrazione. I maggiori colpevoli sono quelli che anziché “PORTARE” la macchina “SI FANNO PORTARE” dalla macchina.  Quando si guida bisogna farlo con la testa ben dentro la  vettura. Molti piloti in erba sostengono che il modo più efficace per rimanere concentrati sulla guida è quello di andare forte. Potrebbe essere vero, ma fino ad un certo punto, perché con la velocità è possibile che aumenti l’attenzione  ma è sicuro che diminuiscono gli spazi di frenata, le reazioni dell’auto sono più repentine e richiedono una prontezza  di reazione immediata non sempre nella predisposizione del guidatore.  Insomma il rischio  di fare disastri pur rimanendo concentrati è elevatissimo. Io propongo, per rimanere con la testa in macchina, anziché la guida veloce, la guida ecologica. E’ possibile guidare la propria auto ponendo attenzione a consumere meno e  a inquinare meno. Suggerisco qualche accorgimento  da tener presente per il green driving. Punto primo, non fare mai strillare il motore. Più questo strilla, più si consuma e si inquina. Bisogna porre attenzione già dalla messa in moto, è sufficiente premere l’acceleratore quel tanto che basta per far partire il propulsore il “vroom vroom” non serve a nulla, anche quando si fa manovra è inutile sgasare si consumano carburante e frizione. Lo stesso concetto va applicato durante la marcia. I veicoli hanno il cambio  e se questo non è automatico (in quel caso consiglio di selezionare la modalità economy) è utile cambiare senza far ululare il motore. Per i più tecnici, che ogni tanto guardano il contagiri, suggerirei di cambiare marcia  fra i 1700 e i 2000 giri, per gli altri regolatevi a orecchio meno casino c’è dentro la macchina meno si consuma. Altro suggerimento: meno si frena e meglio è. Con questo non voglio dire che per risparmiare carburante  bisogna rischiare di picchiare contro un muro, suggerisco solo di rallentare prima di pigiare sul pedale del freno. Tale comportamento determina un limitato sfregamento della pasticche dei freni sul disco e di conseguenza una minore produzione di polveri nocive  derivanti  dall’attrito. In pratica se siete in autostrada e chi sta davanti a voi è più lento ma sta completando un sorpasso, è inutile tentare di speronarlo arrivandogli dietro a manetta per poi piantare la franata a  pochi centimetri dal suo paraurti. Si rallenta con pazienza, si aspetta che la manovra di chi ci precede si concluda e poi progressivamente tornare alla nostra velocità di crociera. Altro suggerimento, meno si sterza  meglio è. E’ vero  ci sono le curve e spesso è necessario evitare ostacoli, ma se si riuscisse a girare il più dolcemente possibile se ne avrebbero dei grandi vantaggi. Non è facile spiegare in due parole come si fa a percorrere una curva sterzando il meno possibile,ma ci provo. Nell’affrontare  una curva è necessario rimanere distanti dal margine  della strada fino a  poco più di metà della svolta stessa,  poi  si deve  stringere e avvicinarsi al bordo della curva, (punto di corda è il nome tecnico) e non appena passato questo punto fatidico, si rilascia il volante in modo che la vettura torni a marciare dritta il più presto possibile.  Tale condotta determina una  limitata usura dei pneumatici, un minor consumo di carburante, grazie ad un utilizzo più fluido della potenza e un maggiore confort per i passeggeri in virtù della diminuzione degli scuotimenti all’interno dell’abitacolo (rollio in termine tecnico). Spero che qualcuno leggendo questo post, da domani salendo sulla propria autovettura ponga attenzione, magari solo ad uno dei  suggerimenti riportati . Sarà comunque sufficiente per aumentare la concentrazione alla guida pensando anche un po’ a come si comporta la vettura oltre che ai fatti propri. Buon viaggio e buone vacanze a chi se le può permettere.

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