Quali nuove dal panorama culturale estivo frusinate? Nulla
di particolare. La solita kermesse dei conservatori, lodevole iniziativa, un po’ stucchevole forse. Sicuramente possiamo
annoverare fra le novità il Lazio Wave. Un festival rock, pop che si è tenuto con grande
successo alla Villa Comunale. Un evento non proprio alla portata di tutti,
soprattutto per i concerti a pagamento, cioè la maggior parte. La serie di esibizioni, che ha visto la
partecipazione di Gino Paoli, di Hevia, di Marlene Kuntz fra gli altri, è stato un successo. Pare però, secondo alcune
indiscrezioni, che qualche musicista si
sia incazzato per il compenso non propriamente consono a quanto concordato,
tanto da aver accorciato di molto i tempi delle esibizioni. Ma si sa queste
sono le malevole voci dei disfattisti. I gufi
che girano attorno alla luminosa cabeza
di Ottaviani. Perché dunque non dare
credito ai media di regim….ehm, cioè cittadini, che hanno descritto il trionfo?
Poi cos’altro di nuovo possiamo
annotare? Sicuramente la vicenda del cinema all’aperto. Vera croce del sindaco
anti sociale. Non ne sappiamo le
ragioni, però al nostro sindaco vanno in puzza tutte quelle attività che
potrebbero portare sollievo alla cittadinanza, a fronte di esborsi limitati.
Due euro e cinquanta per vedere , che so, Youth di Paolo Sorrentino, non sono appropriati, 30 e passa euro per assistere
alla maggior parte dei concerti di Lazio
Wave, andavano benissimo.
Se ben ricordo, affondare il cinema estivo è stato uno
dei primo obbiettivi del sindaco antisociale. Solo l’anno scorso vi fu il
tentativo sconsiderato di sposarne la location
dalla Villa Comunale al parcheggio della stazione ferroviaria. Un
ipotesi spernacchiata dai più, tanto che lo stesso sindaco intuì l’enormità
della cazzata e ripristinò la rassegna nel tradizionale sito della Villa. Ma la
perseveranza nel colpire ed affondare qualsiasi evento socialmente e
culturalmente rilevante, ha avuto la meglio quest’anno.
La rassegna cinematografica
estiva chiude finalmente i battenti per mancanza di fondi e mercimonio nel
commercio di noccioline e pop corn. Si lasciano i cittadini frusinati a boccheggiare
davanti alla televisione. E chi se ne frega, tanto chi c’ha i soldi se ne sta
con il sedere a bagno al mare, dei poveracci che rimangono in città, al sindaco
antisociale frega il giusto, cioè nulla. Abbiamo redatto una piccola storia sulla vicenda della chiusura del cinema sotto le
stelle, e ne abbiamo tratto un piccolo contributo filmato. E’ una storia e, come
tutte le storie, è a lieto fine. Purtroppo la chiusura del Cinema sotto le
stelle è realtà non finzione dunque la
vicenda non finisce altrettanto bene. Noi un gigante che scaccia via i nani
ancora non lo conosciamo e non possiamo assoldarlo.
Buona Visione.
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