Caro cittadino frusinate,
vorrei confessarti il
malessere che mi avvolge come persona che condivide con te stesso luogo di vita. La nostra città ha subito negli ultimi decenni, ma in
particolare nell’ultimo triennio, un processo di impoverimento drammatico. Le
famiglie senza reddito sono più di 8.000, le piccole attività commerciali
chiudono (avrai notato che su Via Aldo Moro sono in maggioranza le serrande
abbassate di quelle aperte). L’
inquinamento ha raggiunto livelli
inusitati, tanto da conferire alla nostra città la palma della più inquinata
d’Italia. Il gestore dell’acqua fa il bello e cattivo tempo imponendo tariffe
spropositate ed in ospedale ai medici chirurghi è consentito operare solo entro
le 15,00 , se un paziente volesse
procedere comunque all’intervento oltre l’orario prestabilito dovrebbe pagare
all’ospedale lo straordinario del chirurgo.
Tu ci vivi bene in questa città?
Forse si, magari uno si adatta, si consola con la squadra di calcio in serie A,
si abbandona alle giulive feste tutte noccioline, porchetta e balli di gruppo, gira i
vari mercatini itineranti, mentre i
negozi come detto chiudono. Io non ci vivo bene. Certamente saprai che le pene della
nostra città non sono il frutto di un desino cinico e baro, ma delle nefandezze
degli amministratori comunali , passati e presenti, i quali mai hanno avuto a
cuore il benessere di tutti cittadini, ma solo di una parte di loro. Di quella parte cioè che da sempre ha
dettato legge dall’alto della sua prosperità economica spesso conseguita a
danno della collettività.
Non so se lo sai, ma nell’ultimo bilancio votato dal
consiglio comunale sono venuti fuori altri 27miloni di debito . Debito di cui non siamo responsabili evidentemente, ma che
dovremo ripianare in 30 anni. Un
ulteriore ammanco che si aggiunge ad una già devastata situazione economica .
Un disastro per cui il sindaco Ottaviani chiese nel 2013 la
procedura di riequilibrio finanziario (predissesto) con un piano di rientro 530mila euro all’anno per 10
anni. Tutto ciò impone a noi cittadini enormi sacrifici per consentire all’Ente
di realizzare risparmi pari a quasi un milione e mezzo annui. Bisogna augurarsi
che scuole ed edifici pubblici non subiscano danni perché non ci sarebbero i
soldi per ripararli.
Saprai anche che sulla correttezza e veridicità del documento contabile
licenziato dal consiglio un anonimo , ma
preparatissimo, funzionario comunale ha
inoltrato un esposto agli organi competenti denunciando gravi irregolarità
sulla definizione dei debiti ed in particolare di quei dannatissimi 27milioni.
Ebbene questa situazione aggiunge rabbia al mio malessere. E’ una rabbia che
deriva dall’osservare come di fronte ad una ipotizzata truffa ordita da Sindaco, giunta, consiglio e
revisori dei conti,ai danni dei cittadini nessuno, né i nostri rappresentanti locali eletti a livello provinciale, regionale,
parlamentare, né la maggior parte della stampa e forse neanche tu cittadino frusinate avvertiate
il bisogno di approfondire la vicenda, chiederne conto ad un Ente che dimentica perfino di
pubblicare sull’albo pretorio le delibere scomode.
Allora mi domando. Vista la
smisurata voglia di mettere la testa sotto la sabbia, non sarebbe stato meglio,
dichiarare direttamente il dissesto finanziario del Comune? Il sindaco
Ottaviani si vanta, e per questo viene trattato di eroe, di aver evitato il
fallimento dell’Ente riuscendo ad ottenere l’accesso al piano di
riequilibrio finanizario ma la differenza fra le due procedure per noi
cittadini non cambia. Il dissesto
prevede che le imposte locali, le aliquote e le tariffe siano elevate alla
misura massima consentita, oggi è già così. Il costo di gestione dei servizi a
domanda diretta (mense scolastiche, scuolabus, assistenza agli anziani) deve
essere interamente coperto dalle tariffe , oggi è già così. Nella situazione di
dissesto deve essere ridimensionata la spesa per il personale, la vicenda dei
lavoratori della Multiservizi dimostra che ciò è avvenuto anche nel nostro
comune ancora non dissestato.
Dunque dissesto o predissesto per noi pari sono .
Ma per gli amministratori la faccenda cambia.
In caso di dissesto la Corte dei Conti deve indagare su chi e perché è stata
raggiunta una situazione debitoria insostenibile, comminando pene agli
amministratori responsabili, in base alle quali questi per 10 anni non potranno
ricoprire cariche amministrative, ne candidarsi
a sindaco, consigliere provinciale o regionale, a senatore, deputato, italiano
ed europeo.
Scoprire i colpevoli e bandirli dalla politica non sarebbe stato male, anche come monito per le future
amministrazioni. Inoltre un altro grande vantaggio del dissesto, concerne
l’impossibilità per il Comune di sperperare soldi, come accade oggi, in feste,
festini, improbabili rievocazioni religiose, e nuovi stadi.
Caro cittadino frusinate, forse sarebbe stato
meglio un onesto e trasparente fallimento piuttosto che un improprio
galleggiamento su acque torbide e melmose, nelle quali saremo comunque
destinati ad affogare. Scusa caro cittadino se ti ho tediato con queste mie
elucubrazioni, ma se non vogliamo affogare occorre innanzitutto rendersi conto
di essere immersi in pericolose sabbie mobili e unirsi tutti quanti per tirarci
fuori dalla melma.
Un abbraccio
Luciano Granieri.
Nessun commento:
Posta un commento