La decisione del presidente USA Donald Trump di riconoscere unilateralmente Gerusalemme come la capitale dello Stato sionista e razzista d’Israele è una sfida aperta al popolo palestinese e ai suoi legittimi diritti nazionali, un appoggio attivo alla colonizzazione israeliana di tutta la Palestina.
Con ciò gli USA hanno chiarito agli occhi dei lavoratori e dei popoli del mondo chi getta la benzina sul fuoco, chi viola le convenzioni internazionali, chi sostiene i regimi più reazionari e criminali.
L’affossamento della cosiddetta soluzione basata sui “due Stati” è la continuazione della politica di sostegno all’occupazione israeliana dei territori palestinesi, la continuazione della politica di guerra e terrore perpetrata in Iraq, Libia, Siria, Libano, Yemen, Corea del Nord.
L’imperialismo statunitense, ieri con Obama e oggi con l’incendiario Trump, mira a produrre caos e distruzioni nell’area mediorientale e in altre regioni del mondo. Ciò favorisce gli interessi delle industrie belliche USA e serve alla loro strategia volta a controllare le risorse energetiche, le zone di influenza, le rotte commerciali, per conservare l’egemonia mondiale.
Il vergognoso diktat di Trump deve far riflettere sulle conseguenze negative dei negoziati con gli USA – che non sono mai stati dei “mediatori di pace” - e dei fallimentari accordi di Oslo.
Ma gli imperialisti USA, i sionisti, i regimi reazionari arabi e i loro alleati europei – tra cui spicca per complicità e ipocrisia il governo Italiano – s’illudono se pensano che il popolo palestinese e gli altri popoli colpiti dall’arrogante scelta di Trump accetteranno passivamente questo nuovo delitto.
La battaglia dei palestinesi per Gerusalemme è la battaglia per la loro liberazione dall’oppressione e dall’occupazione di Israele. Merita perciò il più deciso sostegno da parte degli operai, dei lavoratori, dei giovani e delle donne del popolo, dei sinceri democratici e di tutti gli amanti della pace e della libertà.
Mobilitiamoci in tutte le città a fianco della resistenza del popolo palestinese per esigere il ritiro di Israele da tutti i territori occupati e la formazione di uno Stato palestinese libero, sovrano e indipendente con Gerusalemme come capitale.
Diciamo basta alla complicità del governo italiano col sionismo e al servilismo verso gli USA! Esigiamo la rottura delle relazioni con Israele! Fuori l’Italia dalla NATO, ritiro delle truppe inviate all’estero! No alla partenza del giro d’Italia da Gerusalemme!
Solo il proletariato, unendo le proprie forze, può farsi organizzatore di un ampio fronte unito antimperialista-antifascista contro i fautori della guerra e del terrore, i loro agenti e i loro complici!
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