Il comitato Salviamo l’ ospedale di Anagni
Prendiamo atto della
decisione della Commissione Sanità della
Regione Lazio di pronunciarsi per la sospensione della delibera che sanciva la
chiusura del Punto di Primo Intervento dell’ ex-Ospedale di Anagni, ultima, debole possibilità di
assistenza sanitaria, sopravvissuta al
sistematico abbattimento delle strutture di assistenza
per i cittadini di Anagni e dei
paesi del territorio circostante,
Sgurgola, Acuto, Paliano, Piglio, Serrone, Fiuggi, Guarcino, Filettino,
Torre Caetani, Trevi nel Lazio, Vico nel Lazio. Ci piace
pensare che i componenti della
Commissione, che si sono espressi all’ unanimità, abbiano fatto
saggiamente una scelta
di ragionevolezza e di
buon senso per approvare la
richiesta di sospensione avanzata
dal sindaco di Anagni Daniele Natalia, a nome di tutti i colleghi.
Non
diversamente occorre ora proseguire uniti e compatti per restituire a tutti i cittadini, rappresentati dal coordinamento dei
loro Sindaci, il diritto alle
cure e la dignità di persone, con
la richiesta di annullamento della delibera “ sospesa “ alla quale deve
far seguito quella,
assolutamente prioritaria, della riapertura del Pronto Soccorso per rispondere
alle urgenze e alle
emergenze.
In questa direzione nel
luglio 2016 i consigli comunali di nove comuni dell’area nord della provincia di Frosinone approvarono una
delibera che richiedeva cinque servizi indispensabili per riportare l’Ospedale
di Anagni ad un minimo funzionamento utile per la popolazione:
1)
un Pronto
Soccorso presidiato da un organico medico dedicato all'Emergenza-Urgenza
2)
un reparto
di 20 posti letto di medicina generale con un proprio organico di medici
e infermieri
3) una chirurgia elettiva ridotta che
effettua interventi in Day surgery,
4) una Unità Operativa di Anestesia e Sala
Operatoria;
5) servizio di
Radiologia per indagini radiologiche con trasmissione di immagine
collegata
In rete allo specialista di
turno;
Le Associazioni riunite nel
Comitato per l’ Ospedale ripropongono con forza questa richiesta, sapendo che il confronto con l’
Azienda ASL e la Regione Lazio sarà
molto duro, ma la decisione di ieri ha aperto, finalmente, la possibilità di dialogo
e su questa strada è necessario
procedere con convinzione e
determinazione per superare gli
ostacoli prevedibili e imprevedibili.
Il Coordinamento dei
Sindaci e, in primo luogo, il Sindaco Natalia devono puntare a discutere e
concordare la proposta di
riapertura del Pronto Soccorso,
forti di questo primo risultato ottenuto e rafforzati dall’ appoggio delle associazioni
e di tutti i cittadini.
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