Mai come quest’anno la ricorrenza del 25 aprile e della liberazione dal nazifascismo, è caduta in un
periodo cupo, che vede crescere il razzismo contro persone di colore, arabi, musulmani, rom e
camminanti, aumentare gli attacchi antisemiti in Europa, coinvolgendo in alcuni casi gli stessi governi
come in Italia e altrove. Il razzismo e la disumanità si vanno di nuovo stendendo in Europa e nel
mondo, e sono a rischio la libertà, la pace e la giustizia sociale.
Il Mediterraneo che per secoli ha unito i popoli dell’Europa del Sud con quelli dell’Africa e dell’Oriente
è diventato un cimitero senza che questo turbi minimamente i nostri governi. Anzi, intorno ad esso
aumentano guerre disastrose attraverso cui si confrontano le potenze imperialiste, in testa gli Stati
Uniti, cui l’Europa e l’Italia partecipano direttamente o indirettamente fornendo armi.
L’Europa dominata dalle politiche dei mercati e della finanza, dalla paura, dalla sfiducia, dall’odio, resa
ostile alle sue stesse popolazioni, costruisce muri e rischia la disgregazione e il suicidio politico.
Quest’Europa, ha anche una grande responsabilità nel protrarsi dell’occupazione in Palestina da parte
del governo israeliano, che, forte dell’impunità concessagli, calpesta il diritto internazionale e i diritti
fondamentali del popolo palestinese, chiudendolo in un regime di Apartheid.
A questo regime i palestinesi resistono nonostante le uccisioni quotidiane, gli omicidi mirati, gli
arresti, la tortura, il furto della terra, la distruzione delle case, l’annessione strisciante.
Questa stessa Europa, lascia sola la popolazione Kurda, che cerca di opporsi al capitalismo e alla
repressione turca, attraverso la costruzione del Confederalismo Democratico, in controtendenza alle
spinte sovraniste in Europa, per la costruzione di una società dal basso che metta al centro le
comunità e le donne.
Tutto questo porteremo con noi al corteo del 25 aprile indetto dall’ANPI, appoggiando le forze e i
movimenti che lottano per la libertà dei popoli e perché tutte e tutti, senza distinzione alcuna,
abbiano gli stessi fondamentali diritti, in Italia sempre più disattesi e sotto attacco.
CONCENTRAMENTO ORE 9.30, LARGO B. BOMPIANI, NELLO SPEZZONE DELLE FORZE SOLIDALI CON LA PALESTINA, PER SFILARE INSIEME AL CORTEO DELL’ANPI FINO A PORTA S. PAOLO
Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese, reteromanapalestina@googlegroups.com
Dalle Lettere dei condannati a morti della resistenza europea
“Oggi muoio….il mio spirito sarà sempre con voi. Al mattino con l’aurora, vi sorriderò, con l’imbrunire vi saluterò. Che
l’amore, e non l’odio, domini il mondo.” “Dell'amore per l'umanità fate una religione e siate sempre solleciti verso il
bisogno e le sofferenze dei vostri simili. Amate la libertà e ricordate che questo bene deve essere pagato con continui
sacrifici e qualche volta con la vita. Una vita in schiavitù è meglio non viverla. Amate la madrepatria, ma ricordate che la
patria vera è il mondo e, ovunque vi sono vostri simili, quelli sono i vostri fratelli.”
"Il Mediterraneo che per secoli ha unito i popoli dell’Europa del Sud con quelli dell’Africa e dell’Oriente" è solo una faccia della medaglia. Cito quella che può essere considerata la Midway dell'antichità, la battaglia di Capo Ecnomo tra romani e cartaginesi nel 256 a.c.: 290.000 uomini impegnati da entrambe le parti, su circa 700 navi.
RispondiEliminaLa storia non è un raccontino edificante, ogni incontro contiene in sé la premessa di uno scontro. Far finta di non saperlo, rifiutarsi di vederlo, soprattutto di capire, è da ingenui. La politica è buona quando l'idealismo non nasconde il realismo sotto il tappeto. Vale anche il contrario, ovviamente.