Domenica 29 settembre, in occasione della giornata mondiale
del rifugiato, si svolgerà un corteo antirazzista per una comunità solidale e
nuove politiche d’inclusione. La marcia, organizzata dal movimento Aspagorà, con la
partecipazione di associazioni, enti locali, partiti, sindacati e realtà
religiose, dopo il concentramento davanti alla stazione di Sora , previsto per
le 15,00, partirà alle 16,00 alla volta di Piazza Mayer Ross.
Il fenomeno dell’immigrazione,
al contrario di quanto le sirene propagandistiche della peggiore destra
fascista voglio dare ad intendere, non è recente, né tanto meno ha assunto
dimensioni emergenziali. Si basa semplicemente sul diritto di ogni persona a spostarsi per trovare ambienti di vita più
favorevoli.
In particolare, a seguito delle politiche post coloniali delle
potenze occidentali, responsabili della devastazione economica, sociale ed
ambientale di vaste aree dell’Africa ma anche di porzioni di altri Continenti, il
flusso di persone in fuga dai territori
depredati verso i territori abitati dai propri predatori, è diventato costante. In particolare è aumentato negli ultimi decenni ma non in una misura tale da costituire un’emergenza.
Questo fenomeno,
pur di complessa gestione, non è arginabile, proprio perché derivato da
aspirazioni connaturate nel genere umano.
Ma il degrado culturale generale -determinato da una rivoluzione
valoriale consumistica che esalta l’individualismo spinto e l’egoismo, dalle aumentate condizioni di povertà ed ingiustizia sociale che hanno coinvolto una
numero sempre maggiore di persone - lo
ha trasformato in una disumana lotta all’immigrato. Si è pervaso la società civile di un terribile odio dei penultimi verso gli ultimi ormai
quasi inemendabile.
Alla devastazione
mediatica e culturale in azione almeno dalla metà degli anni ’90, che ha
prodotto e continua a produrre la barbarie, è necessario rispondere in primo
luogo con la diffusione decisa e ferma di un processo culturale del tutto opposto. Ma proprio la difficoltà di rimuovere
disvalori incrostati in anni di propaganda deve coinvolgere nell’operazione il maggior numero possibile di
istituzioni locali, associazioni,
movimenti laici e religiosi, partiti, singoli cittadini, tutti insieme per ribadire
che il restare umani è un dovere e un diritto.
Al movimento Aspagorà va il
merito di aver richiamato una variegata pluralità di soggetti ad attivarsi per diffondere il messaggio che esiste una
sola razza, quella degli esseri umani, e che ad essa vanno assicurati quei diritti universali sanciti dai trattati internazionali e dalla nostra
Costituzione.
Per questo Cittadinanzattiva Tribunale per i diritti del malato,
parteciperà alla marcia. Infatti la
tutela della salute fa parte a pieno
titolo dei diritti universali e deve essere garantita a tutti, “senza distinzione di sesso, di
razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali
e sociali”. Ci vediamo domenica a Sora.
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