“Vi scrivo
per trasmettere in allegato la sentenza pubblicata oggi dal Consiglio di Stato,
che pone fine alla nota questione del car fluff, rigettando l’appello della Marangoni
e quindi dichiarando la perfetta legittimità del provvedimento della Regione
Lazio che negò l’autorizzazione alla trasformazione dell’inceneritore di
pneumatici”.
Con queste parole l'avvocato Alberto Maria Floridi (Studio Legale Gattamelata e associati) ha
comunicato la chiusura della vertenza car fluff Marangoni alle associazioni
Anagni Viva, Associazione Diritto alla Salute, Comitato di quartiere Osteria
della Fontana. Retuvasa.
Con la
sentenza n.2248/2020 del Consiglio di Stato, come riferito dall'avv. Floridi
alle associazioni rappresentate, è stato affermato come fosse corretto negare
l’autorizzazione non solamente in base al principio di precauzione, tenuto
conto della grave situazione ambientale e sanitaria della zona, ma anche alla
luce delle lacune specifiche del progetto, che non consentivano di considerarlo
sicuro e affidabile.
Si conclude
quindi una vicenda, quella del car fluff, nel corso della quale è cresciuta la
consapevolezza dei rischi ambientali ai quali è sottoposto il nostro territorio.
Tale
consapevolezza è stata suscitata, oltre che dalle evidenti criticità
ambientali, anche dall'azione continua e persistente, in tutti questi
anni, delle associazioni che hanno voluto diffondere una corretta informazione
su questi argomenti,con costante impegno organizzativo, eccellenti
competenze tecniche e ferma convinzione di lottare per difendere il territorio, mobilitando i
cittadini e ricorrendo alla giustizia. Tale lavoro, svolto soltanto da
volontari, sta dando i suoi frutti e ha evidenziato che, la Valle del Sacco, è
stata da anni oggetto di spericolate sperimentazioni.
Sperimentazioni
spesso portate avanti, come evidenzia la sentenza, non da primari istituti di ricerca o sotto la
sorveglianza di eccellenti centri di studi, ma da imprenditori che tentano di
trarre profitti con i rifiuti, in questo caso anche pericolosi, con minimi
investimenti, con superficialità e spesso con sprezzo degli effetti che le loro
sperimentazioni possono avere sull'ambiente e sulla salute pubblica.
La
collaborazione tra le associazioni ha dunque dato il suo contributo per
resistere e vincere la deriva del degrado del nostro territorio, in questo caso
con il supporto della Regione Lazio, che non aveva concesso la valutazione di
impatto ambientale favorevole.
Da questo
risultato, ripartiamo per fare presente sia ai furbetti delle
sperimentazioni spericolate, sia ai rappresentanti politici, che alle istituzioni responsabili dei
processi decisori, non sempre così lungimiranti come in questo caso e, soprattutto,
ai nostri concittadini, che noi saremo sempre attenti e pronti a respingere
qualsiasi ulteriore tentativo di ridurci a cavie silenti di
sperimentazioni nocive.
Chiediamo ai nostri concittadini di seguire ancora le
nostre attività e chiediamo alle istituzioni, soprattutto in questa fase, una
moratoria assoluta di tutti i procedimenti autorizzativi di produzioni
pericolose e nocive per l’ambiente. Per questo ancora una volta diciamo basta al sacrificio della popolazione
di una Valle che nonostante sia stata riconosciuta quale Sito di Interesse
Nazionale, a fronte del grave persistente stato di inquinamento, continua ad
essere aggredita da iniziative ad alto impatto ambientale, quali
inceneritori tossici e centri di
trattamento dei rifiuti, quali discariche, compostaggi, recuperi di ceneri
pericolose.
LE
ASSOCIAZIONI: ANAGNI VIVA, RETUVASA, COMITATO RESIDENTI COLLEFERRO, CIRCOLO LEGAMBIENTE ANAGNI, RAGGIO VERDE,
ASSOCIAZIONE DIRITTO ALLA SALUTE,
COMITATO OSTERIA DELLA FONTANA,
COORDINAMENTO INTERPROVINCIALE AMBIENTE E SALUTE VALLE DEL SACCO E BASSA VALLE
DEL LIRI (al quale hanno aderito 32 tra associazioni e comitati), ASSOCIAZIONE
QUARTIERE CERERE.
Per informazioni: mail:info@dirittoallasalute.com. telefonare al
n.: 3930723990.
Per aggiornamenti:www.anagniviva.org,
www.dirittoallasalute.com,
www.retuvasa.org
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