Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

mercoledì 23 settembre 2020

LA BATTAGLIA DEL NO NON FINISCE QUI

 Dichiarazione di Massimo Villone, presidente del Comitato per il No al taglio del Parlamento

Vogliamo in primo luogo ringraziare le cittadine e i cittadini che hanno scelto di contribuire con il loro impegno a un risultato del No comunque importante.

L’ampio vantaggio conseguito dal Si nel voto referendario non cancella la debolezza degli argomenti portati a sostegno. I risparmi risibili, i confronti con l’estero falsati e fuorvianti, i guadagni di efficienza indimostrati e indimostrabili rimangono tal quali.

Parimenti rimangono i danni certi alla rappresentanza di regioni piccole e medie e forze politiche minori. La battaglia del No era giusta. I correttivi già concordati per quella che quasi tutti – meno M5S – definiscono una riforma pessima o addirittura pericolosa e potenzialmente devastante non si sa se giungeranno mai al traguardo. L’istituzione parlamento ne esce comunque indebolita.

Guadagnano invece visibilità e peso politico i “governatori”, già in evidenza per le incertezze di Palazzo Chigi nella crisi Covid, affrontata privilegiando la concertazione tra esecutivi a danno delle Camere. Bisognerà fare grande attenzione a che le ulteriori riforme che molti auspicano non prendano una strada sbagliata, stravolgendo la Costituzione. Non manca chi potrebbe vedere in un parlamento indebolito l’occasione per puntare al sindaco d’Italia, o all’Italia delle repubblichette. Non è certo un caso che Zaia trionfante abbia immediatamente dichiarato che unico interesse dei veneti è l’autonomia (differenziata).

Roma, 22 settembre 2020


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