Dichiarazione di Massimo Villone, presidente del Comitato per il No al taglio del Parlamento
Vogliamo in primo luogo ringraziare le cittadine e i
cittadini che hanno scelto di contribuire con il loro impegno a un risultato
del No comunque importante.
L’ampio vantaggio conseguito dal Si nel voto referendario non
cancella la debolezza degli argomenti portati a sostegno. I risparmi risibili,
i confronti con l’estero falsati e fuorvianti, i guadagni di efficienza
indimostrati e indimostrabili rimangono tal quali.
Parimenti rimangono i danni certi alla rappresentanza di
regioni piccole e medie e forze politiche minori. La battaglia del No era
giusta. I correttivi già concordati per quella che quasi tutti – meno M5S –
definiscono una riforma pessima o addirittura pericolosa e potenzialmente
devastante non si sa se giungeranno mai al traguardo. L’istituzione parlamento
ne esce comunque indebolita.
Guadagnano invece visibilità e peso politico i “governatori”,
già in evidenza per le incertezze di Palazzo Chigi nella crisi Covid,
affrontata privilegiando la concertazione tra esecutivi a danno delle Camere.
Bisognerà fare grande attenzione a che le ulteriori riforme che molti auspicano
non prendano una strada sbagliata, stravolgendo la Costituzione. Non manca chi
potrebbe vedere in un parlamento indebolito l’occasione per puntare al sindaco
d’Italia, o all’Italia delle repubblichette. Non è certo un caso che Zaia
trionfante abbia immediatamente dichiarato che unico interesse dei veneti è
l’autonomia (differenziata).
Roma, 22 settembre 2020
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