Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

martedì 2 agosto 2011

VIRGIL DONATI drum clinic - Monte San Giovanni Campano

Luciano Granieri

La storia che voglio raccontare comincia nel 1803 a New Orleans.  Nella città deI delta del Mississipi il forte di San Ferdinando, eretto dagli spagnoli nel centro della città, fu demolito con l’idea di allontanare la febbre gialla che si pensava fosse causata dall’acqua stagnante dei fossati e dagli insetti e animali che li popolavano, oltre che dal sudiciume dei bastioni. In breve tempo, nello spazio così ottenuto, sorse un parco che fu prima sede di manifestazioni bandistiche e di circhi equestri e in seguito parco pubblico aperto allo svago domenicale. Il suo nome era Congo Square. Per gli schiavi neri della città, e in seguito per il proletariato libero di colore, il parco divenne luogo di incontri e unico posto in cui si potevano ricreare le atmosfere festose di una cultura che ormai andava perdendosi, cantando e suonando in piena libertà. Gli strumenti erano di fattura artigianale e richiamavano alla memoria gli antichi fasti della percussione africana, le bambulas, tamburi fatti con barili e pelli di vacca, la washboard, normale asse da lavare sfregata ritmicamente, le claves, che, percosse tra loro, erano il sostegno ritmico per queste celebrazio­ni dionisiache in cui riti pagani come il voodoo si mescolavano a misticismi della nuova religione dominante, il cattolicesimo. Poi a qualcuno venne in mente di radunare gli strumenti a percussione compresi quelli di derivazione bandistica europea, (rullante grancassa e piatti) , attorno ad uno sgabello  e nacque così la prima batteria.  Da qui ha inizio una storia appassionante che ancora oggi non è finita e non finirà mai perché come sosteneva Dizzy Gillespie : “Tutto tornerà da dove è incominciato: un uomo che percuote un tamburo”. E la storia continua . Già dall’ 11 agosto prossimo, in quel di Monte San Giovanni Campano,  Virgil Donati, un drummer spettacolare,  trasferirà a noi tutti un po’ della sua maestria nel corso di una clinici che si terrà dalle 16,00 alle 18,00. Avete letto bene , ho scritto “Noi tutti” perché anche io sarò della partita. Vediamo se mi ricordo ancora qualcosa dell’arte dello schiatta pelli. Vi farò sapare.

VIRGIL DONATI drum clinic
Sala Teatro in p.zza Guglielmo Marconi
Monte San Giovanni Campano (FR)

FIERA DI STRUMENTI ARTIGIANALI "SOUND WAVE"
powered by ALATRI IN BLUES
11 AGOSTO 2011



Nessun commento:

Posta un commento