Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

martedì 27 settembre 2011

Peace, my favourite thing

Luc Girello


Il Gruppo di Lavoro casa della Pace di Frosinone  ha partecipato alla marcia Perugia Assisi del 25 settembre scorso .  Quest’anno la partecipazione del movimento pacifista frusinate è avvenuta nel ricordo    di Gioele Fuligno    pastore protestante presso la Chiesa Evangelica Battista di S.Angelo in Villa scomparso alla fine del mese di luglio.  Paolo Iafrate    membro   del gruppo di Lavoro casa della Pace  ricorda Gioele come un fervido  sostenitore     di campagne per l'antirazzismo, una personalità che ha accettato il comunismo dei beni, delle ricchezze, della scienza, della conoscenza delle culture di tutti i popoli della terra. La 50° edizione della marcia è stata molto partecipata con l’adesione di innumerevoli movimenti e associazioni. I temi dell’evento    inevitabilmente si sono intrecciati     con le condizioni di crisi economica e sociale diffusa nel  mondo intero. Le guerre e i conflitti che minano la pacifica esistenza fra le persone   hanno tutte un comune denominatore: L’ingiustizia globalizzata dell’attuale cinismo capitalista che , come sostengono Flavio Lotti e Mario Pianta della Tavola per la pace “UCCIDE PIU’ DELLE BOMBE”    La  diseguaglianza diffusa  provocata da questo perverso sistema economico aumenta  a dismisura il numero delle persone che si trovano in difficoltà nel vivere dignitosamente.  Si produce un ingiustizia debordante  che impedisce il benessere di tutti, e genera profitti illimitati per pochi incrementando le  aeree di sottosviluppo con popolazioni intere ridotte alla fame  in completa balia di malattie e degrado .  Il disagio sociale   generato da questo sistema viene controllato con la violenza delle guerre umanitarie, dall’assalto ai  barconi della speranza che ogni giorno cercano di raggiungere le coste del sud Europa.  Disuguaglianza e disagio sociale hanno infettato ogni comunità, anche quelle inserite nell’opulento occidente globalizzato. L’emorragia costante di denaro  che si trasferisce copiosamente dai redditi di lavoro ai profitti finanziari  genera povertà, e disperazione anche nelle più evolute nazioni occidentali. Non è in queste condizioni che si garantisce uno stato di pace. Promuovere la pace significa cancellare il debito dei paesi in difficoltà che oggi sono  in Europa e non più nel cosiddetto terzo mondo, significa  destrutturare il potere che le istituzioni finanziarie esercitano sulla vita di ognuno di noi. Per promuovere la pace all’interno degli Stati  è necessario ridistribuire le ricchezze offrendo nuova occupazione con riduzione dell’orario di lavoro. Per tutto questo movimenti associazioni e partiti erano sulla strada fra Perugia e Assisi domenica scorsa. Il guaio è che tanti  anni di marce non sono serviti a nulla, perché   le stesse motivazioni di oggi  muovevano  i pacifisti che   14 anni fa che  nella marcia del 1997 già chiedevano UN’ECONOMIA MENO INGIUSTA. Ebbene da allora nulla è cambiato anzi la situazione è peggiorata. E’ per questo motivo che lo sforzo per assicurare una vera pace sociale e una reale solidarietà fra i popoli deve farsi ancora più serrata. Rispetto al 1997 questa consapevolezza è molto più diffusa fra le popolazioni e ciò fa sperare che si sia ancora in tempo per  correggere la rotta verso sistemi di vita più civili e pacifici.  



Già nella clip dedicata a Giole Fuligno abbiamo scelto le improvvisazioni di John Coltrane.  Il sassofonista di Hamlet , uomo mite dotato di una grande spiritualità, trasferiva nel suo fraseggio complesso, ricercato la serenità dell'uomo di pace. In My Favourite Things brano che accompagna questa clip con  Trane  al Tenore e al Soprano  ci sono gli amici di sempre McCoy Tyner al pianoforte,  Steve Davis al contrabbasso, Elvin Jones alla batteria.

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