Sono in molti a rimproverarci di apparire parziali e prevenuti nelle opinioni che esprimiamo a proposito di certe vergogne nazionali, ma purtroppo i fatti si incaricano di smentire duramente questi chiacchiericci che ci vorrebbero in malafede. Ad esempio, ci si rinfaccia di sostenere posizioni anticlericali in modo pregiudiziale, nonostante frequentiamo - e collaboriamo con - ambienti in cui i preti cattolici hanno ruoli di guida non solo spirituale, e questo solo perché ci permettiamo di mettere in discussione le ingerezne vaticane negli affari interni dello Stato sovrano chiamato Italia. Quando facciamo riferimento a tali commistioni, alla cessione di sovranità e quindi di indipendenza da parte di elementi e anche interi settori del potere politico italiano a vantaggio delle gerarchie di Oltretevere, non lo facciamo per antipatie o per pregiudizi, ma facendo riferimento a fatti specifici, così come documentati dall'informazione e dai documenti noti. Ciò non mette affatto in discussione la libertà di culto di ciascuno e perfino di intere comunità, né discute dell'utilità del messaggio e dell'impegno morale dell'associazione chiamata Chiesa cattolica. Ma la pochezza di certi commentatori, che tutto dimostrano di essere tranne che pensatori, non sa distinguere il generale dal particolare, non riesce a scindere il significato di una critica con il presunto odio verso un sistema di idee o un'organizzazione. Un po' come quando, nelle faide, si colpisce un familiare per danneggiare tutta la famiglia; ecco, forse certi mestatori hanno più familiarità con le logiche mafiosoidi che con la riflessione critica, pertanto, non ce ne curiamo troppo.
Detto questo per fugare, se possibile, ogni dubbio e per togliere la voglia di continuare a leggere a chi invece non ha dubbi ma malafede, vorremmo esprimere una certa preoccupazione per la manovra correttiva annunciata da Monti a vantaggio delle scuole cattoliche. Manovra correttiva che si sustanzia in uno dei soliti giochi di prestigio all'italiana per dichiarare una cosa e fare l'opposto non appena la gente si assopisce, quasi che le dichiarazioni di intenti siano una sorta di ninna-nanna.
Alla presentazione del decreto salva-Italia Monti e Passera avevano candidamente risposto a domanda sulla mancata introduzione dell'IMU per i beni della chiesa, che non avevano avuto modo di pensarci. Questo avrebbe meritato sonori calcioni nelle aristocratiche terga dei due illustri professori e manager, ma il popolo era già mezzo narcotizzato e il babau della Grecia lo induceva a coprirsi gli occhi con le lenzuola, sperando di allontanare gli incubi. Adesso, in commissione industria, giudicando maturi i tempi e raggiunta la fase REM nell'auditorio, Monti esce allo scoperto e dichiara che saranno tassate solo le scuole "che non producono reddito". Che vuol dire? che basta trasformare le rette in rimborsi spese? che basterà gonfiare i costri di esercizio? che si trasformeranno le suddette scuole in qualcosa di giuridicamente diverso (tipo club, come le bocciofile)? Boh! Per ora quello che si capisce è che si è classicamente trovato un appiglio per giustificare l'evasione in futuro.
Per quanto ci riguarda, stiamo facendo installare sulla nostra casa una croce, abbiamo già acquistato una campana, e metteremo un paio di statue della Madonna in salotto, dichiarando la nostra unica casa edificio di culto (spiegheremo che si prega tre volte al giorno e ad orari stabiliti). Stiamo valutando anche se registrarla come scuola privata, per quanto non confessionale, visto che i nostri figli in essa studiano quotidianamente, e ci premuriamo di rifornirli a nostre spese del materiale didattico e all'occorrenza di sostenerli con pur modesti insegnamenti. Certamente non svolgiamo una funzione publica, ma in questo modo crediamo di rappresentare ancor meglio il concetto di "scuola privata". In un modo o nell'altro, dovremmo riuscire a godere delle esenzioni di cui parla Monti, o dobbiamo anche chiedere la cittadinanza vaticana? Speriamo di no, anche perché all'Italia non converrebbe: in quel caso dovrebbero darci gratis anche l'acqua e le fogne.
Saluti devoti.
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