Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

martedì 7 febbraio 2012

Il sindaco e i professori

Luciano Granieri

Qualche anno fa in una puntata della trasmissione di  Fabio Fazio “Che tempo che fa” lo scrittore Umberto Eco  riferiva di come si sentisse in imbarazzo all’estero nel  parlare  del proprio governo.  Vigeva l’era  Berlusconi  ed  Eco sosteneva che  ogni italiano all’estero, veniva  apostrofato con compatimento e con inviti  a resistere, perché prima o dopo  il tempo delle uscite infelici, delle castronerie e degli sberleffi  del Berlusconi vagante per il mondo sarebbe finito. Oggi quel tempo è arrivato. Il cavaliere di Arcore è stato disarcionato, per ora, dalle logiche del capitalismo finanziario. Oggi ci sono esimi professori e illuminati cattedratici alla guida del governo. Eppure personalmente sarei ancora imbarazzato  a parlare  di chi ci governa all’estero  nonostante il presidente francese Sarkozy  e la  fedmarescialla Angeka Merkel, sostengano che  il governo Monti è eccellente .  Mi vergogno di questo governo      perché   mentre i professori illuminati disquisiscono di  spread, di tassi, di mercati in questi giorni nelle nostre città ogni tre ore si muore per  il freddo.  16 vittime in meno di 48 ore e non siamo in Alaska. Mentre si mettono a punto piani per distrarre altri  denari ai poveracci e metterli a disposizione della macchina mangia soldi delle banche, un camionista  muore in ipotermia  nella cabina del suo TIR.   Anziani e bambini patiscono il freddo perchè nelle loro case  non viene erogata più energia elettrica a seguito di una nevicata sicuramente inusuale, ma non così catastrofica .  Questo   ai professori non interessa . Ai professori interessa soddisfare i mercati,  le borse nel cui listino ci sono  le azioni di quelle aziende che non sono riuscite ad erogare i  propri servizi  in condizioni  un po’ più proibitive del solito.  Mi riferisco a Veolià   che ogni anno distribuisce cospicui dividendi ai propri azionisti , ma la sua controllata Acea lascia intere famiglie senz’acqua . Aggiungo  Benetton che attraverso la controllata Autostrade per l’Italia ha arrecato immani disagi a camionisti e automobilisti, per on parlare di Trenitalia, che a fronte delle laute retribuzioni e liquidazioni fornite a i propri dirigenti, ha lasciato che  centinaia di migliaia di pendolari, patissero  gelo e fame nei  treni fermi sulle rotaie sferzate dalla neve.  Da ultimo menzioniamo ENEL protagonista di quel mercato  che deve soddisfare Monti. In questo periodo  la multinazionale dell’energia con una faccia tosta senza pari sta piazzando sul mercato azionario proprie obbligazioni. Lo spot di promozione dell’operazione  è tutto da ridere se non ci  fosse da piangere. Si vede una pietra e un martello che si sbriciolano colpendo una lampadina e si spiega che ENEL grazie alla sua storia offre solidità .




Peccato che milioni di lampadine si sono inesorabilmente spente perché tralicci e cabine si sono   disintegrate nella neve, lasciando senza energia milioni di famiglie. Bisogna soddisfare i mercati. Quei mercati a cui interessa il  valore nominale delle compagnie e non la loro effettiva efficacia nel produrre beni e servizi  ed infatti queste, una volta consentito ai propri azionisti di realizzare profitti faraonici , producono MALI e DISSERVIZI.   Ma anche in molti comuni, dove il passaggio dai guitti a i professori  non è mai avvenuto, c’è da vergognarsi  a raccontare quanto accade.  Posso fare un caso personale. Mia suocera residente in Via Platone, ex Via  Collecottorino è da cinque giorni senza corrente elettrica è al freddo, senza  luce. E’ una donna anziana sola e come tutte le donne anziane è attaccata alla sua casa e a nulla sono valsi i nostri inviti a stabilirsi da noi durante il periodo dell’emergenza.  Si manifesta  il  fatto grave per  cui  a  Frosinone  ancora ci sono migliaia di persone , in particolar modo anziani e bambini, che sono in balia del freddo, senza che nessuno, possa offrire loro conforto  o dare informazioni sull’evolversi della questione,  né chi è direttamente causa  dei loro guai, (ENEL, ACEA) e nemmeno gli amministratori locali. Questi invece di starsene   chiusi al caldo a  presiedere le unità di crisi, dovrebbero  stare al fianco dei cittadini, fornire loro informazioni, far sentire che  il sindaco l’ISTITUZIONE è vicino ai propri concittadini. Ma qui a Frosinone questo non sta avvenendo. I cittadini sono buoni solo quando devono pagare le multe,  le tasse o quando devono votare.  In tutti gli altri casi più sono lontani dagli affari del comune, meglio è.   Ritengo ormai che la misura sia colma.  Sono stanco di provare imbarazzo. Le prossime bollette ENEL e di ACEA  non le paghiamo, teniamole a parziale risarcimento di tutti i disagi che direttamente o indirettamente abbiamo dovuto subire. Ricordiamoci , al momento del voto, di quei sindaci che si sono dimenticati dei loro cittadini. A meno che non ci sia un sindaco o un consigliere volonteroso, il quale non si prenda l’onere meritorio di istituire una commissione d’inchiesta che accerti tutte le responsabilità dei disastri avvenuti a seguito dello straordinario, ma non troppo, evento meteorologico.  Ci sarà qualcuno che avrà il coraggio di farlo?  Lo spero  ma non ne sono troppo convinto. Perché se tale fosse lo spessore dei nostri amministratori, forse la Ciociaria non sarebbe una regione così disastrata.

Nessun commento:

Posta un commento