Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

venerdì 15 giugno 2012

Chi di "BISCOTTO" ferisce di "BISCOTTO" perisce

Luciano Granieri.

Anno pedatorio 2002. Mondiali di calcio Nippo-coreani.  L’Italia nella fase preliminare a gironi è inserita nel gruppo "G", comprendente: Ecuador, Mexico e (guarda un po’) Croazia. L’esordio è ottimo. La Nazionale allenata da Trapattoni, (che  guarda ancora un po’ sarà avversario dell’Italia la settimana prossima come allenatore dell’Irlanda) vince all’esordio con l’Ecuador 2 a 0 grazie a una doppietta di Vieri. Il Messico invece liquida la Croazia 1 a 0 con un rigore di Blanco. Nel secondo turno però i Croati, bestia nera della Nazionale,   puniscono gli italiani recuperando e superando in soli tre minuti 73° e 76° con Olic e Rapajc, il gol della speranza iniziale siglato dal solito Vieri al 54°. 2 a 1 per gli eredi Ustascia. La   Nazionale di Savoia  vestita  va nel panico. Alla fine della seconda giornata, avendo il Messico battuto l’Ecuador, la classifica vede la squadra centro americana a punteggio pieno: 6 punti, Italia e Corazia appaiate al secondo posto con 3 punti e l’Ecuador a 0 punti. 13 giugno 2002, va in scena l’ultimo atto del girone "G" di qualificazione. L’Italia, contro un Messico praticamente qualificato, è obbligata a vincere ma anche un pareggio potrebbe bastare per qualificarsi qualora i Croati perdessero con l’eliminato Ecuador. Il Messico, a scanso di equivoci, mette al sicuro la qualificazione andando in vantaggio con un gol di Borghetti al 34°, dopo di che smette di giocare. Anzi, quando arriva la notizia che l’Ecuador è inaspettatamente avanti sulla Croazia per 1 a 0 con gol al 48° di Mendez, la partita Messico-Italia diventa una farsa. L’Italia, contro una squadra ormai appagata, diventa padrona del campo e, ringraziando iddio, riesce a pareggiare con Del Piero al minuto 85. Qui finisce la partita. Gli ultimi 5 minuti non risultano negli annali del calcio, non sono stati praticamente giocati. Messico 1 Italia  1 – Ecuador  1 Croazia  0. Qualificati del girone "G": Messico e Italia, Croazia eliminata grazie al mega “BISCOTTONE” preparato dalle nazionali italiana e messicana. La giustizia ai danni dei calciatori di Savoia vestiti ebbe il modo di riaffermarsi per mano e fischietto dell’arbitro ecuadoregno (guarda ancora caso) Byron Moreno che agli ottavi di finale, contro la Sud Corea, ci condannò all’eliminazione espellendo ingiustamente “IL CAPITANO” Francesco Totti e annullando un gol validissimo all’”ANIMA CANDIDA DELLA ROMA” Damiano Tommasi . La Corea passò ai supplementari con il golden gol di una riserva del Perugia, tale Ahn Jung-Hwan, dopo che i 90’ minuti si erano conclusi sul risultato di 1 a 1 (Vieri al 18’ e Seol a due minuti dalla fine) . La giustizia ebbe modo di rifarsi pesantemente anche contro l’arbitro Moreno il quale venne arrestato per traffico di stupefacenti nel 2011. Tutta questo sfoggio di sapienza calcistica mi serve per affermare una cosa molto semplice. Uno dei primi “BISCOTTI” nella storia dei tornei per nazioni di calcio lo abbiamo impastato, cotto e servito “NOI” alla Croazia con l’aiuto del Messico. Francamente la cosa non mi dispiace. Non nutro molta simpatia per una schiatta CATTO-FASCISTA- RAZZISTA come quella croata . Però mi piacerebbe capire quando “IL BISCOTTO” è un fatto fisiologico e quando è una truffa. Solo pochi giorni prima l’inizio degli Europei, in pieno scandalo calcio scommesse, il capitano della nazionale Gigi Buffon, si stupiva dei giornalisti che si stupivano per certi risultati “acchittati”. “Alla fine di un campionato, o in certe particolare situazioni, due squadre che si incontrano fra di loro, potrebbero avere l’interesse a non farsi del male perché magari sono meglio due feriti piuttosto che un ‘MORTO’” Così argomentava il “DOTTO” portiere della nazionale. Appunto. Resta da intendersi su chi sia il morto. E se lunedì prossimo i feriti saranno Spagna e Croazia, che si accorderanno sul pareggio di 2 a 2 suonando la campana a morto per l’Italia? Perché scandalizzarsi? Perché fare titoloni preventivi sui quotidiani sportivi temendo la riproposizione dell’imbroglio ordito da Svezia e Danimarca ai danni dell’Italia occorso negli europei del 2008 ? Ah dimenticavo questo è il paese in cui la legge è uguale per tutti ma per alcuni è più uguale di altri. Se la nazionale subisce il “BISCOTTO” è la vittima di delinquenti imbroglioni, se invece la medesima “NAZIONALE” cucina e serve il “BISCOTTO” ad altre squadre fa un’operazione di salvaguardia, leccandosi le ferite, ma evitando di diventare cadavere. Personalmente credo che sarà più difficile per l’Italia battere l’Irlanda del tenace Trapattoni, piuttosto che subire una truffa dalla Croazia, ma soprattutto dalla Spagna, che in forza di campioni come Iniesta, Silva, Fabregas, Xavi, Xabi Alonso e molti altri, non lesinerà sforzi e abilità calcistica per vincere la partita. Infatti  mai rischierà di compromettere l’immagine di campione d’Europa uscente e campione del mondo con biechi giochetti sotto banco. Dunque se la squadra di Savoia vestita vuole qualificarsi pensi a battere l’Irlanda e lasci stare i COMPLOTTI.










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