Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

sabato 16 giugno 2012

"Svolgere subito il congresso per ripartire"

Ermisio Mazzocchi, membro della segreteria provinciale del Pd. Fonte : http://unoetre.it

Linee per un programma del congresso straordinario della Federazione di Frosinone del PD
«Una nuova dimensione umana di bisogni e di valori emerge dalla crisi. Le risposte debbono comporre un progetto politico credibile per una nuova vita sociale di reale equità e rispetto di diritti umani ed economici. Occorre dispiegare un'iniziativa politica che garantisca un concreto raggiungimento di libertà umane dei singoli e di nuove conquiste di democrazia nella partecipazione e nelle decisioni.»
«Il PD deve porsi come forza essenziale per aprire il campo a uno schieramento di forze progressiste, di associazioni, movimenti per costruire un'alternativa al governo del paese e di questa provincia ormai tutta in mano al centrodestra che nel resto del Paese risulta screditato e minoritario. È indispensabile ritrovare una chiara identità e una sicura attendibilità del PD provinciale fortemente mortificate dai risultati del voto amministrativo di Frosinone e Ceccano, che ha sancito una definitiva perdita della sua credibilità, usurata nel tempo dalle inerzie, dalle inadeguatezze e dagli errori. Il PD è stato incapace di diventare forza trainante del sistema politico, schiacciato da diatribe interne, da un elettoralismo sfrenato, da convenienze personali e di parte che ne hanno fiaccato la capacità di svolgere una convincente azione di governo e, dove necessario, una vigorosa iniziativa d'opposizione. Queste disfunzioni hanno impedito di individuare obiettivi che fossero in grado di tradursi e svilupparsi in politiche utili alla società, al territorio e all'economia provinciali. È necessaria una nuova direzione politica che assicuri discontinuità nei comportamenti politici sin qui tenuti, individuando un programma essenziale per qualificare una nuova stagione di iniziative.»
«Il PD ciociaro, i suoi organismi dirigenti devono sollecitare e guidare un processo di partecipazione a un progetto delineato nei suoi contenuti programmatici e aperto a proposte integrative in alternativa al degrado socio-economico provocato da governi di centrodestra nazionali e regionali e provinciali, capace di suscitare un'ampia partecipazione di soggetti del mondo del lavoro e dell'impresa e che, allo stesso tempo, sia in grado di affermarsi nelle istituzioni. La condizione economica provinciale è grave in un quadro di crisi nazionale già assai difficile e richiede una tempestiva ed energica azione per affrontare la complessità dei problemi.»
«La disoccupazione è all'11,5% (circa 1,5 % in più della media nazionale); gli iscritti all'ufficio del lavoro sono 85.000; i giovani disoccupati fino a 35 anni sono il 40% (in Italia la media è al 35%); una donna su due in età lavorativa è disoccupata; il 60% delle imprese è interessata dalla C.I.G.; nei primi quattro mesi dell'anno 2012 la C.I.G. è al 44,3% e nello stesso periodo si sono avute 5 milioni di C.I.G. (di cui il 75% nel settore manifatturiero). Per altro non ci sono nuove richieste d'insediamento industriale. Il comparto delle costruzioni ha una contrazione del 36% rispetto al valore del 2007 con una scomparsa di 130 aziende e la perdita di lavoro di oltre 700 edili. Altri settori come agricoltura, artigianato, commercio sono ridimensionati nelle loro capacità produttive con conseguente riduzione di occupati.»
«La drammaticità della situazione richiede una politica economica con scelte orientate a dare uno sbocco positivo alle esigenze di lavoro dei cittadini e delle imprese. Un progetto organico e omogeneo per evitare squilibri nel territorio provinciale. I soggetti della ricostruzione devono essere quelle forze sociali ed economiche disponibili a ricercare soluzioni idonee a garantire una ripresa dell'economia provinciale in un quadro regionale e nazionale. Questo progetto non può fare a meno del sostegno e della partecipazione delle donne a tutti i livelli come parte fondamentale di un percorso di rinnovamento e crescita. I giovani di questa provincia in questa politica debbono poter trovare motivi di speranze per il loro futuro e debbono anche avere la certezza che nel PD c'è bisogno di loro per progettare e decidere. Per assumere responsabilità di direzione provinciale e locale. Il PD non deve dare risposte a esigenze individuali ma deve saper indicare prospettive e percorsi per realizzarli e raggiungerli nell'interesse di larghe masse. Prospettive e percorsi saranno il risultato del lavoro congiunto delle strutture di partito e del suo legame con la società e le sue categorie, con il territorio e i luoghi di lavoro. Oppure non saranno.»
«Vogliamo costruire un partito aperto alla ricerca di soluzioni che siano il risultato di un coinvolgimento di tutti coloro che vogliono partecipare alla creazione di un nuovo edificio della politica e della democrazia. Questo compito si potrà svolgere solo sulla base di un costante coinvolgimento delle diverse articolazioni della società. La speranza di un futuro migliore e più sicuro può trasformarsi in certezza se la politica saprà svolgere la sua missione di rinascita del Paese e di questa provincia e le forze responsabili sapranno dispiegare le proprie energie verso nuovi obiettivi di crescita sociale ed economica. Alcune incombenze attendono come la ridefinizione della funzione di istituti di ricerca e di programmazione, la creazione di assi di concertazione nelle aree di Frosinone, Cassino, Anagni, Sora e l'individuazione di forme di partenariato pubblico-privato che coinvolga le diverse espressioni della comunità sociale. Sono pochi passi iniziali che costituiscono l'avvio verso l'edificazione di un progetto che coaguli tutte le energie interessate a un cambio delle attuali condizioni e a dare una risposta alla crisi.»
«Formiamo un cantiere delle idee e abituiamoci all'ascolto delle proposte per definire i contenuti fondativi di una qualità delle attività produttive e di una nuova frontiera dell'innovazione. Cooperiamo per una ricostruzione economica e civile della provincia con politiche di sviluppo giuste e sostenibili. Impegniamoci in una grande iniziativa di battaglia d'opposizione democratica determinata ed intransigente, sul territorio e nelle istituzioni, alla gestione burocratica ed inerte dei governi di centrodestra in tutto il territorio provinciale. Dobbiamo saper assicurare la rappresentanza politica alle esigenze poste dai movimenti presenti nella società e in primo luogo a quelle poste dal movimento sindacale.»
«Il PD in questa realtà si proietterà senza risparmio in una difficile opera di iniziative politiche e sociali come forza motrice capace, per volontà e determinazione, di trasformare speranze oggi deluse in realtà concrete. Su questa base il Partito Democratico della provincia di Frosinone deve costruire una grande forza organizzata di donne e di uomini di tutte le età che vogliano impegnarsi in una grande opera di salvezza e di rinnovamento attraverso un programma da completare con un confronto aperto, che sia di impulso ad una larghissima partecipazione e alla formulazione di proposte e di modelli di sviluppo che abbiano come priorità il lavoro in tutte le sue manifestazioni.»
«Il PD della provincia di Frosinone per affrontare questa nuova stagione della sua formazione decide di svolgere il proprio congresso straordinario, d'intesa con i suoi organi dirigenti regionali e nazionali, il prima possibile, in un arco di tempo che consenta di rilanciare compiutamente l'attività già nel prossimo autunno.»
«Sono questi gli orizzonti verso cui la Federazione di Frosinone del PD vuole muoversi e rivolge un appello alle forze di centrosinistra e a quanti sono disponibili ad affrontare, in questo rinnovato slancio, un cammino unitario per rimettere in piedi la provincia di Frosinone nello sforzo generale di ricostruzione del Paese.»
Ermisio Mazzocchi

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