Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

domenica 13 ottobre 2013

Una società di liberi e uguali per il pieno sviluppo della persona umana

Luciano Granieri

Una società di liberi e uguali, questo in estrema sintesi è l’idea di collettività scritta nella Costituzione. Una libertà che si esplica nell’uguaglianza di tutti nel poter ottenere i diritti necessari al pieno sviluppo della persona umana. Ma  una società di liberi e uguali  è patrimonio di tutta la nostra collettività?  No,  e non lo è mai stata.

 Forse è patrimonio di una maggioranza allo sbando,   priva di rappresentanza,   delusa e disillusa, prostrata  dal subire ogni giorno le angherie  della minoranza composta da coloro i quali si sentono più eguali e più liberi di altri. 

Bene ieri una parte di questa maggioranza è scesa in piazza per difendere il  diritto di vivere in una società di liberi e uguali.  Un diritto da reclamare anche in nome dei combattenti  partigiani che hanno sacrificato la loro vita per  la libertà e l’  uguaglianza.  

Anche la settimana prossima un’altra parte di questa maggioranza andrà in piazza.  Ci saranno le persone che protestano contro i programmi lacrime e sangue  delle  politiche di austerità che la dittatura capitalistico- finanziaria, attraverso le istituzioni europee,  somministra come veleno letale alle popolazioni del sud Europa  riducendole in povertà.  E’ una lotta affinchè si rimuovano gli ostacoli di ordine economico e sociale , che limitando  di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini impediscono il pieno sviluppo della persona umana. 

Scenderanno in piazza i No Muos e i No Tav, per rivendicare il diritto alla salute,   la tutela del territorio e per ricordare che il nostro Paese ripudia la guerra. Si uniranno alla manifestazione i movimenti per il diritto all’abitare , perché senza la casa non è possibile raggiungere il pieno sviluppo della persona umana. 

Aderiranno Cobas e sindacati di base per pretendere  il diritto  all’occupazione che una Repubblica democratica fondata sul lavoro dovrebbe garantire. Insomma l’altra grande parte di maggioranza che vuole vivere in una società di liberi e uguali  sarà in Piazza a Roma domenica prossima. 

Abbiamo  parlato di maggioranza. In realtà questa esiste solo sulla carta, perché  se tutti coloro che si battono per  la società di liberi e uguali non uniranno  la loro lotta,  non saranno  mai maggioranza ma tante minoranze  slegate. Dunque l’auspicio è che  chi ha già partecipato alla manifestazione di sabato scorso possa esserci anche sabato prossimo. Ma soprattutto  è necessario che tutti noi che ci battiamo per l’idea di società inscritta nella Costituzione uniamo le lotte, altrimenti  coloro i quali si sentono più liberi e più uguali degli altri finiranno per soffocarci.


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