Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

venerdì 29 novembre 2013

Intervista a Christine Lagarde F.M.I. L'Italia sta ar "baaaratro"

Luciano Granieri


Nonostante alcuni esponenti del governo ci provino a ipotizzare l’inizio di una seppur modesta ripresa economica a medio termine, la situazione economica dell’Italia è al baratro.  Gli investitori comprano titoli italiani  nonostante i tassi siano bassi. Ciò è sintomo del fatto che questi non credono ad una ripresa dell’’inflazione,  fenomeno che accompagna   la  ripresa, ma scommettono senza indugio sulla deflazione,  il processo contrario che contraddistingue un economia in recessione.  Del resto non sono i membri del governo i più indicati ad esprimersi sui destini economici dell’Italia. Molto più autorevoli di loro sono i tecnici incaricati dal Fondo Monetario Internazionale, le cui cure verso il nostro Paese in un prossimo futuro saranno inevitabili. Commissario  per la Spending Review, ossia la persona incaricata di monitorare i nostri conti, per tenere i bilanci in ordine e raggiungere  gli obbiettivi richiesti dall’Europa nei prossimi tre anni, è un funzionario che è già è stato a libro paga del Fondo  Monetario Internazionale. Carlo Cottarelli, questo è li suo nome, ha già dichiarato di voler imporre una riduzione della spesa pubblica per un importo di 40 miliardi di euro circa. A questo salasso dovrà aggiungersi un ulteriore esborso per altri 40 miliardi di euro  necessari a  rispettare il Fiscal Compact. Un meccanismo che obbliga l’Italia a riportare in 20 anni il rapporto debito Pil dal 133% attuale al 60%. La rata del fiscal compact dovrà essere pagata ogni anni fino a che non si raggiungerà  l’obbiettivo. Risulta evidente che nessuna manovra di tagli alle spese pubbliche, sociali e di vendita di beni dello Stato ai privati, potrà consentire   di sborsare, più o meno 40 miliardi l’anno. E’ quindi   prevedibile, anzi i scontato,   il ricorso alle cure del Fondo Monetario Internazionale, il quale in cambio di prestiti e aiuti,  ci imporrà un programma ancora più drastico di tagli e tasse.  La Grecia sarà ancora più vicina. Questa analisi non sono frutto di una  visone iperpessimistaica della situazione, ma è la conclusone che si determinerà a seguito di eventi  ben precisi.  Nell’intervista,  che proponiamo di seguito, perfino l’autorevole presidente del Fondo Monetario Internazionale, madame Christine Lagarde, ex capa di Cottarelli, prefigura per l’Italia scenari drammatici….da baaaratro!!!!!

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