Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

martedì 16 settembre 2014

Fiammelle di speranza per la sanità ciociara.

Luciano Granieri


Giovedì prossimo 18 settembre  il sindaco di Alatri Giuseppe Morini e la giunta  comunale verranno ricevuti in Regione del Presidente Zingaretti, per discutere del destino dell'ospedale di Alatri  a rischio chiusura. Il giovedì successivo, ma di questo si attende conferma e comunicazione ufficiale, lo stesso Zingaretti incontrerà il Coordinamento Provinciale per la sanità sull'atto aziendale che cancella il sistema sanitario provinciale pubblico. 
Nel frattempo il consigliere regionale Mauro Buschini, da un atteggiamento, protezionistico  nei confronti della manager Asl di Frosinone Isabella Mastrobuono, difesa persino contro gli strali del Coordinamento provinciale della sanità,  si posizione oggi  in contrasto con lo stesso direttore generale , in quanto, non opera, secondo il consigliere della Pisana,  scelte condivise dalla Regione. 
Dal fronte dei municipi, 25 sindaci, i cui comuni rientrano nel distretto sanitario C, hanno firmato il documento redatto dal Coordinamento provinciale della sanità in cui si determina una PROPOSTA di diversa  gestione sanitaria divisa in undici punti. 
Sicuramente non si è ottenuto l’annullamento dell’atto aziendale o la certezza che altri ospedali non verranno chiusi, né è sicuro che l’incontro con Zingaretti potrà  essere foriero di impegni concreti, ma diversi smottamenti sono stati determinati dalla fiaccolata di giovedì scorso 11 settembre. Il blocco comincia a sfaldarsi. 
In questo quadro  si devono aggiungere gli effetti della presa di posizione del sindaco di Alatri Giuseppe Morini e della maggioranza dei suoi consiglieri, che hanno condiviso la LETTERA che lo stesso primo cittadino ha inviato al Presidente del Consiglio Matteo Renzi al Presidente della Regione Lazio Zingaretti e agli altri colleghi primi cittadini della Provincia, nella quale si paventa la non partecipazione al voto per l’elezioni del presidente della Provincia, e si estende l’invito a fare altrettanto agli altri sindaci del territorio,  se la questione della sanità provinciale non verrà affrontata e risolta a favore dei cittadini.
 Un atto potente quello del sindaco di Alatri, che evidentemente ha deciso di esercitare il mandato ottenuto dai suoi elettori, non limitandosi ad amministrare la città , tagliando una prestazione sociale di qua, o privatizzando un servizio di la, ma decidendo di prendere decisioni politiche forti in difesa dei propri cittadini e dei cittadini dell’intera Provincia. Vivaddio un sindaco che torna a fare politica.  
Ma soprattutto, le azioni di protesta congiunte fra il sindaco di Alatri e i cittadini hanno imposto  prepotentemente alle tristi e oscure trattative sull’elezione del presidente della Provincia, basate sulle scambio di poltrone fra ente provinciale ed enti intermedi (Saf, Asi, Cosilam), alle sanguinose lotte per bande all’interno dei partiti,  il tema della sanità. Un tema molto sentito dai cittadini.  
Tanto che forse proprio le questioni inerenti alla difesa della salute potrebbero cambiare gli schieramenti già  praticamente definiti. Una posizione, pro o contro la gestione regionale della salute pubblica , può essere determinante per ottenere la guida della Provincia considerato che la lotta del Coordinamento e dei cittadini ha interessato molti sindaci e amministratori comunali, colori i quali cioè, hanno il diritto di voto per la competizione elettorale provinciale. 
Non è un caso che a Morini sembra legarsi la cordata di De Angelis con  la  parte di Pd che supporta Schietroma come candidato alla Provincia. Il Coordinatore nazionale del Psi ha preso posizione condividendo le istanze del sindaco di Alatri  e del Coordinamento contro la gestione regionale della sanità ciociara. Se si aggiunge che anche Buschini, uomo di De Angelis, ha cambiato opinione sull’operato della Mastrobuono,  il cerchio si chiude. 
Comunque al netto di una possibile  dietrologia, l’azione del Coordinamento e di alcuni sindaci, ha avuto il merito di gettare nella mischia della competizione elettorale un tema primario e fondamentale come quello della sanità. Un tema su cui tutti i contendenti dovranno misurarsi. Come risultato non mi sembra da buttare via. Ora però bisogna continuare.

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