Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

venerdì 19 settembre 2014

Livorno-Latina, il poliziotto: "La bandiera della Palestina non può entrare. Ordini dall'alto. È vista peggio di quella di Che Guevara"

SENZA SOSTE

Vorrei raccontare questo episodio accadutomi lo scorso lunedì, all’ingresso dello stadio (settore Curva Nord) prima della partita di calcio Livorno-Latina. Verso le 19.30 mi presento al prefiltraggio, munito come sempre di abbonamento, documento e bandiera. Appena mi avvicino lo steward mi dice: “la bandiera te la levano”, io ripondo:”e perché?”, non fa tempo a replicare che si avvicina uno degli agenti della Digos che col loro solito tono arrogante e sprezzante mi dice: “questa te la levo. Non entra. Perché? Perché lo dico io”. Il motivo di questa diatriba è soltanto una bandiera… uno penserà; bandiera del Che Guevara? Con l’effige di Stalin? Con la falce e martello? No, trattasi di una bandiera della Palestina.
Li per lì resto allibito, ma gli rispondo che a me la spiegazione fornita non mi basta, il fatto che decidi tu e si fa come così, usava ai tempi del fascismo e quel periodo, fortunatamente, è stato superato (più o meno). Voglio quindi un chiarimento. Replica: “dentro entrano solo bandiere del Livorno, con i colori sociali e quelle dell’Italia” Gli faccio notare come all’interno di tutti gli stadi ci siano bandiere di ogni tipo (Brasile, Argentina, etc.. in omaggio a dei giocatori in campo ad esempio) L’arrogante agente: “devo lavorare, vai via bello.. dammi retta”
Replico che personalmente non mi interessa se “deve lavorare” perché esigo delle spiegazioni, e “vai bello” lo può dire a qualche suo familiare, non a me in quanto non godiamo di alcuna confidenza. Non mi muovo, resto li e aspetto le dovute spiegazioni. L’arrogante agente ne tira fuori un'altra dal cilindro: “è una bandiera politica, non entra. Punto e basta.”
Bandiera Politica? Una bandiera di uno stato (nemmeno riconosciuto tra le altre cose..) può essere considerata una bandiera politica? C’è una legge che lo prevede? Siamo al delirio più totale. Replico che questa è soltanto una sua teoria, condivisibile o meno, ma soltanto una teoria. La bandiera Palestinese NON è un simbolo politico, tuttaltro, non rappresenta alcuno schieramento politico. Specialmente in Italia non la si può considerare così, dato che destra e sinistra (o presunta tale) appoggiano entrambe incondizionatamente l’operato Israeliano, offrendo loro anche la Sardegna come “campo di allenamento” per i loro soldati.
Incredulo, torno al motorino e poso la bandiera, al momento del ritorno al prefiltraggio raggiungo di nuovo l’agente in questione perché per me il discorso non era finito li. Se non mi danno una motivazione valida, voglio nome e cognome del “signore” in questione, in modo da potermi presentare in questura in settimana chiedendo spiegazioni sull’accaduto ma possedendo il nome della persona con cui mi sono confrontato. Voglio un motivo vero, reale, che ha vietato l’accesso della mia bandiera allo stadio, un motivo che sia quanto meno credibile, uno soltanto. Infastidito dalla mia presenza, tenta di prendermi per un braccio per portarmi in un angolo. Lo invito a non alzare le mani ed a portare rispetto, che lo seguo senza costrizioni, in quanto non ho niente da nascondere.
In questo angolo vengo ricevuto da un altro agente Digos, il quale molto educatamente (differentemente dal primo) prova a darmi spiegazioni. Cerca di arrampicarsi sugli specchi, ma non me la bevo, alla fine è costretto a dire la verità; cioè che ha indicazioni chiare dai piani alti di non far entrare bandiere palestinesi, un motivo non c’è. Non lo sa nemmeno lui. Mi dice: “non so nemmeno io il perché, non so davvero cosa dirti.. eseguo soltanto ordini. E’ vista peggio la bandiera della palestina che la bandiera di Che Guevara in questo periodo”. Siamo quindi di fronte ad un nuovo scempio, una nuova imposizione illegittima imposta da un “qualcuno”, come se si volesse tappare la bocca, nascondere il genocidio che si sta svolgendo. La gente non deve vedere bandiere in modo da non ricordare i 2000 e passa morti. Tutto deve finire nel dimenticatoio.
So che qualche malelingua sarà pronto a dire: “cosa ci combina la bandiera della Palestina con il calcio?” A questi signori rispondo in anticipo, dicendo che la Curva Nord Livorno è un luogo dove storicamente si è solidali e vicini anche a cause che non hanno a che fare con l calcio. Anzi.. tutta Livorno, la vera Livorno, è fatta così. Che piaccia o no. In ogni stadio vi sono bandiere che non hanno a che fare con la partita in sé, ma hanno significati diversi. Il significato della bandiera palestinese allo stadio è per dire: “vi siamo vicini, non vi dimentichiamo, resistete.” Niente di più. Lo stadio è un luogo pubblico dove ognuno dovrebbe esprimere le sue idee senza offendere nessuno. E la bandiera palestinese non offende nessuno, anzi, deve essere considerata come un gesto di solidarietà ad una popolazione che sta passando un tragico periodo storico. La vicinanza e solidarietà non la si dimostra soltanto sui social network.
Davide

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