Il Torino in allenamento a Morolo |
Facciamo un passo
indietro, ai giorni successivi la gioiosa ebbrezza per la promozione. Da più
parti si sosteneva che la disputa dalla massima serie da parte del Frosinone
avrebbe avuto una ricaduta positiva anche sulle attività produttive ed
economiche della città. L’arrivo delle
grandi squadre, per il prestigio e la mole di tifosi al seguito, avrebbe creato
opportunità straordinarie a vantaggio delle
strutture ricettive e delle attività commerciali.
Durante tutta l’estate il tam
tam di tale auspicato eldorado ha
risuonato per i quartieri cittadini, tanto da indurre il sindaco a ritagliarsi
un indebito ruolo da protagonista nell’evento
“Frosinone in serie A”. Come? : Soldi
pubblici, originariamente stanziati per opere di utilità collettiva , dirottati
sulla ristrutturazione del Casaleno ( il cui progetto non sembra essere molto
gradito al Presidente Stirpe), costruzione del campo di allenamento a Corso
Lazio, sempre con denari della comunità, puntualmente disertato dalla Società canarina, ma anche precluso all’utilizzo dei ragazzi del
quartiere perché, ove mai i top players di Stellone decidessero di effettuare qualche
sgambatura, l’erbetta deve rimanere
intonsa, massimo risalto al fatto che il
sindaco si sia pagato l’abbonamento. Queste sono state le costose scempiaggini, reali
e mediatiche, spese dall’amministrazione per usurpare un ruolo da protagonista
nel successo della squadra di calcio e nella possibile crescita economica che tale successo avrebbe potuto stimolare.
Ebbene la sconfitta più grave del
week-end sportivo appena trascorso non è, come detto, quella venuta dal campo,
ma l’evidenza che la città di Frosinone non è in grado di tradurre in sviluppo
economico le gesta calcistiche. Il Torino, ad esempio, si è
guardato bene dall’alloggiare in un albergo di Frosinone, ha preferito una
struttura di Ferentino, la stessa struttura che probabilmente ospiterà la Roma,
prossimo avversario casalingo dei Ciociari. Il lavoro di rifinitura atletica dei ragazzi
di Ventura si è svolto presso un centro sportivo di Morolo. Ma il campo di Corso Lazio? Senza contare che
il Frosinone già si allena a Ferentino.
E’ di tutta evidenza che i 300 tifosi
del Toro accorsi ad acclamare i propri beniamini, il panino, la bibita, ma anche un pranzo, li avranno consumati a Ferentino o a Morolo non nel Capoluogo. E
immaginiamo quanto potrà essere maggiore la ricaduta economica, sulla stessa
Ferentino in occasione del prossimo
incontro casalingo con la Roma. Il numero di tifosi che giungeranno dalla Capitale
sarà notevolmente superiori a i fan del Torino.
Il fatto che la città di
Frosinone non sia in grado di offrire ospitalità alle squadre ed ai tifosi che
verranno a vedere le partite è una sconfitta inesorabile. E mentre la squadra già domenica avrà la possibilità, almeno si spera, di rifarsi con l’Atalanta,
la città non potrà mai ricucire lo scandaloso strappo di una ricettività da paesotto
di quart’ordine.
Qualcuno potrebbe
obbiettare che non è colpa delle istituzioni cittadine se nessun imprenditore
ha interesse ad investire in strutture alberghiere. Giusta osservazione, ma se
la città non offre alcuna attrazione né turistica, né ricreativa sarà ben difficile
che qualcuno investa capitali in strutture ricettive. Chi volete che venga a
visitare Frosinone se le attrazioni sono limitate all’emblematico Campanile, e a qualche festicciola provincial-popolare tesa a scimmiottare ballando con le
stelle?
Ci sarebbe in realtà un grande
patrimonio archeologico da poter sfruttare in termini di promozione turistica, esisterebbe un museo, che però non
può ospitare tutta la grande mole di reperti trovati nel sottosuolo perché strutturalmente
non adeguato.
E’ nota la presenza di un esteso impianto termale di epoca imperiale, nascosto da una colata di cemento , che grazie alle regalie del sindaco agli Unni
muratori, verrà definitivamente “abbelato”, per usare un termine caro al primo
cittadino, da altro cemento e forse dall’oblio.
Un parco archeologico, considerata
la ricchezza e l’importanza dei reperti
potrebbe, ad esempio, costituire una risorsa turistica di grande interesse tale da richiamare visitatori, con il conseguente sviluppo dell’imprenditoria alberghiera.
E se un albergo è valido per i turisti, sarà altrettanto valido per le
squadre di calcio di serie A. Tutto si tiene. Ma finchè la miopia e lo
strapotere degli Unni muratori, non riserverà a Frosinone la speculazione
fondiaria e finanziaria come unico veicolo di profitto, la squadra potrà anche
vincere la Champions League, ma noi rimarremo sempre invischiati nella melma della zona
retrocessione di una qualsiasi lega dilettanti.
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