Né sinistra né destra, la società liquida ha rottamato questa
vecchia dicotomia. Se pensiamo alle categorie di fascismo e
antifascismo addirittura ci troviamo davanti a vecchi arnesi ormai pacificati dalla storia. Come disse un giorno uno dei padri dell’attuale Pd, l’on
Luciano Violante, le finalità dei
ragazzi di Salò erano le stesse di quelle dei giovani partigiani, solo il modo
di perseguirle era diverso.
Il bello della liquidità è che, alla bisogna, si possono usare categorie diverse, anche opposte. A seconda di come butta, per ottenere
consenso, oggi si può essere antifascisti e domani fascisti. E’ la politica de- ideologizzata
bellezza!
Ad esempio l’onorevole Emanuele Fiano del Pd si è accorto che ancora esistono
i fascisti. L’ha scoperto perché su tutti i giornali sono usciti articoli
riguardanti un buontempone, titolare di uno stabilimento balneare a Chioggia , che ha tappezzato l’arenile con foto di Mussolini,
e tutta la mercanzia di frasi razziste, sessiste, annesse.
Un fatto
vergognoso ed incompatibile con il carattere antifascista della Repubblica,
dunque il compagno Fiano ha pensato bene
di presentare alla Camera una legge per punire l’apologia di Fascismo. E’ cosa
buona e giusta ma prima di lui ci avevano pensato, Scelba, nel 1952, il
democristiano ortodosso Nicola Mancino nel 1993. La legge Mancino in
particolare estende la punibilità alla discriminazione, all’odio
e alla violenza per motivi razziali etnici e religiosi. Ma questa proposta di Fiano
è diversa, dicono, perché persegue individualmente chi inneggia al Puzzone, anche sui social, e colpisce chi vende
e sfoggia gadget con la faccia del duce.
Prima di fare una legge nuova, però, perché non pensare di dare applicazione
alle vecchie? Perchè se si rispettasse la legge Mancino ne andrebbe di mezzo il lato
fascista dello stesso Pd, il quale per cercare di vincere le ultime elezioni
amministrative si è inventato il decreto
Minniti, dal nome dell’indomito e ardito ministro degli interni. Se nel ventennio
fascista, dal 1938 in poi, non era consentito agli ebrei di entrare nei negozi,
di frequentare scuole e luoghi di lavoro, nel decreto Minniti dell’aprile 2017
non è consentito a chi non è perfettamente puro, di razza bianca, e puro di
saccoccia, con portafoglio fornito, di frequentare piazze e strade. Un decreto
che si pone in palese violazione della legge Mancino. Lo stesso si può dire
delle ultime uscite del segretario Renzi sul chiudere i porti agli sbarchi degli
immigrati che vanno aiutati a casa loro. Ma, ecco la grandezza della liquidità, in questo caso per correre appresso alla destra che,
nel frattempo ha vinto le elezioni amministrative, la torva faccia fascista torna a servire e non poco.
Se si fossero applicate le leggi
giuste, oggi ci saremmo risparmiati i rigurgiti di CasaPound, il cui candidato
sindaco a Frosinone ha rivendicato con orgoglio di essere fascista. Singolare
la posizione del M5S sulla proposta Fiano. La trovano liberticida perché secondo loro il reato da
punire sarebbe quello di tentata ricostituzione del partito fascista, se uno va girando facendo saluti romani o sfoggiando magliette del Puzzone mica è
detto che voglia rimettere in piedi il partito mussoliniano.
E’ come se nello stabilimento
balneare fascista di Chioggia, sul bagno asciuga mettessero un cartello con
scritto: "Però noi non si vuole mica ricostituire il partito fascista". D’accordo
che la libera manifestazione del pensiero è tutelata dall’art.21 della
Costituzione, ma la Corte di Cassazione ha più volte ricordato che tale diritto
non può essere esteso fino alla giustificazione di atti o comportamenti che
ledano altri principi di rilevanza costituzionale.
Però i 5 stelle sono un pelo più coerenti,
loro un po’ fascisti e razzisti lo sono sempre stati, ricordiamo Grillo
ragionare insieme al leader di CasaPound, mostrando sincera ammirazione per il
suo interlocutore, per non parlare dell’unione con il partito xenofobo di Farage al Parlamento
europeo, e altre uscite non propriamente tolleranti sull’immigrazione.
Per
tornare al Pd ieri andava di moda il
fascismo, oggi torna in auge l’antifascismo,
per pescare qualche voto fra i pisapiani incerti, domani chissà. Una cosa è sicura la liquidità politica ha liquefatto in
particolare la capacità di studiare, la storia, capire il passato e non solo.
Lo sanno tutti costoro cosa significa antifascismo, e cosa implica vivere in
una comunità fondata sull’antifascismo?
Non vorrei essere cattivo ma se dopo la
caduta del fascismo e la nascita della Repubblica avessero lasciato qualche
fucile in giro sui monti nelle mani dei
Partigiani oggi non staremo qui a parare
di questi scempi.
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