Cairo 23 Luglio 2017 (WAFA)
Il segretario generale della lega degli Stati Arabi States Ahmed Aboul
Gheit Sunday ha dichiarato che il governo di Israele sta giocando con il fuoco
e sta aprendo una crisi di grande rilevo
con in mondi arabi e musulmani.
Secondo Aboul Gheit tutte le recenti misure adottate nel complesso della moschea di al-Aqsa,
indicano che Israele sta tentando di imporre uno scenario nuovo e cambiare lo
status quo nella Città Vecchia, una cosa inaccettabile. E’ una linea rossa che
Israele non dovrebbe oltrepassare.
“Israele sta spingendo la regione verso una crinale molto
pericoloso, adottando misure e politiche che non colpiscono soli i Palestinesi,
ma provocano il risentimento di tutti gli Arabi e dei Musulmani” ha dichiarato
il suo portavoce Mahmoud Afifi.
Aboul Gheit ha aggiunto che i giorni passati dimostrano come
le motivazioni relative al mantenimento
della sicurezza non sono le vere cause
che stanno dietro alle recenti azioni intraprese da Israele nella Città Vecchia
di Gerusalemme e nella moschea di al-Aqsa. Tutti conoscono i piani di Israele
finalizzati a cambiare l’identità araba e islamica della città.
Gheit ha fatto
appello alla comunità internazionale, e in primo luogo agli Stati Uniti, affinchè intervenga e obblighi
il governo israeliano a mantenere lo status quo nei luoghi santi.
Aboul Gheit ha inoltre sollecitato la comunità
internazionale, e in primo luogo gli Stati Uniti ad assumersi le proprie
responsabilità e imporre al governo di Israele di mantenere lo status quo a Gerusalemme.
La polizia israeliana venti giorni fa ha chiuso la Moschea ai seguaci
Musulmani. Un attacco che ha lasciato
vittime sul campo : tre Palestinesi e due poliziotti israeliani.
La Moschea è stata riaperta domenica 23 luglio dopo che sono stati installati dei
metal detector, un provvedimento, hanno affermato i Palestinesi, che non
accetteranno mai perché cambia lo status quo delle Moschea.
Da quel momento i Palestinesi e i Musulmani, stanno
recitando le loro preghiere, fuori dai cancelli fermi nel loro proposito di non
entrare per il culto fino a che i metal detector non saranno rimossi.
Soldati e coloni israeliani hanno ucciso alcuni Palestinesi, ne hanno feriti e
arrestati a centinaia durante l’installazione
dei metal detector.
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