«Salutiamo con grande gioia il conferimento del Premio Nobel all’ICAN, - dichiara Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista - Sinistra Europea - , rete che ha promosso e coordinato la mobilitazione disarmista internazionale, consentendo l’adozione da parte della Conferenza ONU, lo scorso 7 luglio, del Trattato di proibizione delle armi nucleari-TPAN. Le potenze nucleari e tra loro i paesi aderenti alla NATO non hanno voluto finora aderire al trattato. Il plauso all’ICAN da parte di esponenti di governo italiani e europei è una vera e propria ipocrisia se non si traduce in fatti concreti.
Nonostante il ripudio della guerra sancito dalla nostra Costituzione, infatti, il governo italiano non è tra i 122 che si sono espressi a favore dell’adozione del trattato in sede ONU e nemmeno successivamente ha deciso di ratificarlo per fedeltà alla linea della NATO e degli USA. Appena due settimane fa centrodestra e centrosinistra hanno votato contro le mozioni parlamentari che chiedevano di rimuovere dalle basi di Ghedi e di Aviano le bombe nucleari B-61, che saranno utilizzate sui nuovi e costosissimi cacciabombardieri F-35.
La speranza dei popoli del pianeta è che questo Nobel serva a riportare al centro dell’agenda politica internazionale la questione del disarmo nucleare. Questo premio incoraggia l’impegno in tutto il mondo per il bando delle armi atomiche e suona come una evidente presa di distanza dalla politica bellicista del presidente Trump. Il governo italiano esca dalla colpevole ignavia e si schieri con nettezza per il disarmo nucleare. Come invocava il presidente Sandro Pertini: “svuotiamo gli arsenali, riempiamo i granai”».
Di seguito segnaliamo il link ad un articolo relativo ad un appello al governo, promosso da molti movimenti disarmisti, affinchè aderisse, ial Trattato di proibizione delle Armi Nucleari -TPAN adottato dalla Conferenza ONU lo scorso 7 luglio. Come si vede l'appello è stato ignorato. ndr
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