E’ stato un 25 aprile perfetto quello di Ciociaria? Non proprio. La perfezione è ancora
lontana , però si può dire che il sol dell’avvenire incomincia a
sorgere. Il sole indubbiamente c’era, e pure potente, l’avvenire? A giudicare
dalla manifestazione organizzata dalla sezione ANPI di Frosinone, anche. Infatti non è vero, come si dice, che la resistenza è diventata
roba da vecchi nostalgici, una storia ai quali i giovani ormai non sono più
interessati. Gli interventi dei
militanti delle associazioni giovanili invitate si sono rivelati, oltre che
interessanti ,documentati.
I “Partigiani” Frusinati, guidati dal Presidente
della sezione Simone Campioni, per
celebrare degnamente la liberazione hanno ricordato Sandro Pertini a quarant’anni
dalla sua elezione a Presidente della Repubblica. Partendo dalla dichiarazione
proprio del Presidente Partigiano sull’inutilità della libertà se non
supportata dalla giustizia sociale, i ragazzi dei Giovani Socialisti, del Fronte
della Gioventù Comunista, della Rete degli Studenti Medi ,
dei Giovani Democratici, non hanno perso l’occasione per mettere in
relazione i valori della resistenza, con la vita quotidiana. Non hanno
esitato a considerare la Costituzione
come via mastra per decriptare le complessità
e le criticità di un sistema sociale di fatto ormai dissolto .
Nel corso
dell’evento sono state trasmesse alcune registrazioni di interventi di Pertini su cui i partecipanti sono stati chiamati ad
offrire un loro contributo con riflessioni e ragionamenti. Proprio l’esercizio della ragione - una funzione ormai diventata aliena quando si discute di prospettive
sociali, resa afona dall’assuefazione ad una comunicazione basata
sull’immediatezza, sugli slogan , su postulati propagandistici -ha segnato un
elemento rivoluzionario nel procedere degli interventi, qualcuno magari anche
prolisso, ma evviva la prolissità! Sinceramente sono stanco di sentir parlare del
“fare” del “non perdersi in chiacchiere”.
Secondo me le chiacchiere, quando veicolo di profonde riflessioni, sono
utilissime, fondamentali, non sono mai
abbastanza.
Dopo aver scoperto che il
ragionamento e le riflessioni sono rivoluzionarie, abbiamo sorprendentemente
recepito che anche la Costituzione è un pericoloso documento sovversivo, come ha bene illustrato Carla Corsetti,
segretario nazionale di Democrazia Atea e militante di Potere al Popolo. Pretendere di garantire i diritti inviolabili dell’uomo e richiedere l’adempimento dei DOVERI inderogabili di solidarietà politica economica e
sociale, così come è scritto nell’art.2 , è un atto pericolosamente
destabilizzante in un sistema dove l’unico diritto da assicurare è la stabilità
finanziaria e forse anche “mentale” dei
mercati.
Un’affermazione illuminante su
questo tema specifico l’ha anche proposta il Presidente dell’associazione Osservatorio
Peppino Impastato del Capoluogo , membro del direttivo ANPI di Frosinone, Francesco Notarcola . Nel suo intervento ha ribadito che la Costituzione
impegna i Parlamenti a dare risposte a
chi rimane senza lavoro, a chi non può permettersi un’assistenza sanitaria , un’istruzione,
una vita decenti . Non c’è scritto in quel documento che le risposte vanno date ai mercati. Eppure
chiunque si candidi alla gestione della “Cosa Pubblica” pare debba assumere come principale impegno quello di
soddisfare i mercati. Il potere del
mercato! E’ un dei tanti
poteri diffusi e straripanti ,oggi
forse il più forte, che tiranneggiano la nostra vita . Proprio per limitare la potenza, la prevaricazione di questi poteri sono state scritte, nel corso
della storia, le Costituzioni, le quali
mettono al centro del loro dispositivo la supremazia della dignità della
persona umana.
Oltre a Democrazia Atea sono intervenute altre forze politiche, fra cui il Pd, il
Partito
Socialista, il Partito Comunista , Potere al
Popolo, Possibile , organizzazioni
sindacali fra cui Cgil, Usb, movimenti della società civile : l’Osservatorio
Peppino Impastato, l’associazione culturale “Oltre l’Occidente”. La sezione ANPI di Frosinone aveva invitato
anche movimenti politici , sindacali ed
associativi che non sono intervenuti, forse perché impegnate in altre manifestazioni.
Ovviamente, come in un nuovo CLN, si
sono confrontate diverse opinioni spesso non concordi fra di loro, ma tutte improntate alla
condivisione dei valori della Resistenza. Giovani, meno giovani, anziani, si
sono alternati al microfono in una rinnovata alleanza intergenerazionale a testimonianza
che la liberazione non è solo un evento ormai confinato nei manuali di storia,
ma un atto fondante della nostra
comunità democratica , anche se
molti ancora oggi fanno fatica a capirlo.
Non poteva mancare il Comitato 4 Dicembre per la Costituzione di Frosinone, sezione
locale del Comitato Democrazia
Costituzionale, con il banchetto per
la raccolta firme sulle leggi d’Iniziativa Popolare, sulle Scuola della
Costituzione, sulla riforma degli articoli costituzionali per eliminare il pareggio di bilancio introdotto dallo
sciagurato sfregio montiano nel 2012. Ha
chiuso la manifestazione il Presidente provinciale dell’ANPI Giovanni Morsillo. Non
solo a Frosinone è stato celebrato, degnamente il 25 aprile, anche ad Anagni, l’evento
organizzato dalla sezione locale di Rifondazione Comunista, ha avuto molto
successo, così come a Cassino. Intendiamoci tali commemorazioni, degne di nota perché
non asetticamente paludate in una veste rigidamente istituzionale, non hanno
visto la partecipazione delle masse. Ma forse qualcosa in Ciociaria si sta
muovendo. Se sono pani e rose, lieviteranno e fioriranno.
Nessun commento:
Posta un commento