Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

venerdì 27 aprile 2018

Festa d'Aprile in Ciociaria

Luciano Granieri




E’ stato un 25 aprile perfetto quello di   Ciociaria? Non proprio.  La  perfezione è ancora lontana , però si può dire che il sol dell’avvenire incomincia   a sorgere. Il sole indubbiamente c’era, e pure potente, l’avvenire? A giudicare dalla manifestazione organizzata dalla sezione ANPI di Frosinone, anche.  Infatti non è vero,  come si dice, che la resistenza è diventata roba da vecchi nostalgici, una storia ai quali i giovani ormai non sono più interessati.  Gli interventi dei militanti delle associazioni giovanili invitate si sono rivelati, oltre che interessanti ,documentati. 

I “Partigiani” Frusinati, guidati dal Presidente della sezione Simone Campioni,  per celebrare degnamente la liberazione hanno ricordato Sandro Pertini a quarant’anni dalla sua elezione a Presidente della Repubblica. Partendo dalla dichiarazione proprio del Presidente Partigiano sull’inutilità della libertà se non supportata dalla giustizia sociale,  i  ragazzi dei Giovani Socialisti, del Fronte della Gioventù Comunista, della Rete degli Studenti   Medi , dei  Giovani  Democratici non hanno perso l’occasione per mettere in relazione i valori della resistenza, con la vita quotidiana. Non hanno esitato  a considerare la Costituzione come via mastra per decriptare le complessità  e le criticità di un sistema sociale di fatto ormai dissolto . 

Nel corso dell’evento sono state trasmesse alcune registrazioni di interventi di Pertini  su cui i partecipanti sono stati chiamati ad offrire un loro contributo con riflessioni e ragionamenti.  Proprio l’esercizio della ragione  - una funzione  ormai diventata  aliena quando si discute di prospettive sociali,  resa afona dall’assuefazione  ad una comunicazione   basata sull’immediatezza, sugli slogan , su postulati propagandistici -ha segnato un elemento rivoluzionario nel procedere degli interventi, qualcuno magari anche prolisso, ma evviva la prolissità!  Sinceramente sono stanco di sentir parlare del “fare” del “non perdersi in  chiacchiere”. Secondo me le chiacchiere, quando veicolo di profonde riflessioni, sono utilissime, fondamentali, non sono  mai abbastanza.  

Dopo aver scoperto che il ragionamento e le riflessioni sono rivoluzionarie, abbiamo sorprendentemente recepito che anche la Costituzione è un pericoloso documento sovversivo,  come ha bene illustrato Carla Corsetti, segretario nazionale di Democrazia Atea e militante di  Potere al Popolo.   Pretendere  di garantire i diritti inviolabili dell’uomo e richiedere l’adempimento  dei DOVERI inderogabili  di solidarietà politica economica e sociale, così come è scritto nell’art.2 , è un atto pericolosamente destabilizzante in un sistema dove l’unico diritto da assicurare è la stabilità finanziaria  e forse anche “mentale” dei mercati.  

Un’affermazione illuminante su questo tema specifico l’ha anche proposta  il Presidente dell’associazione Osservatorio Peppino Impastato del Capoluogo , membro del direttivo  ANPI di Frosinone, Francesco Notarcola . Nel  suo intervento ha ribadito che la Costituzione impegna i  Parlamenti a dare risposte a chi rimane senza lavoro, a chi non può permettersi un’assistenza sanitaria , un’istruzione, una vita decenti . Non c’è scritto in quel documento  che le risposte vanno date ai mercati. Eppure chiunque si candidi alla gestione della “Cosa Pubblica” pare debba  assumere come principale impegno quello di soddisfare i mercati.  Il potere del mercato!  E’  un dei tanti  poteri diffusi  e straripanti ,oggi forse il più forte, che tiranneggiano la nostra vita . Proprio  per limitare la potenza, la prevaricazione  di questi poteri sono state scritte, nel corso della storia,  le Costituzioni, le quali mettono al centro del loro dispositivo la supremazia della dignità della persona umana. 

Oltre a Democrazia Atea sono intervenute altre forze politiche,  fra cui il  Pd, il  Partito Socialista, il  Partito Comunista , Potere al Popolo, Possibile , organizzazioni sindacali fra cui  Cgil, Usb, movimenti della società civile :  l’Osservatorio Peppino Impastato, l’associazione culturale “Oltre l’Occidente”. La sezione ANPI di Frosinone aveva invitato anche movimenti politici , sindacali ed associativi  che non sono intervenuti, forse perché impegnate in altre manifestazioni.  

Ovviamente, come in un nuovo CLN, si sono confrontate diverse opinioni spesso non concordi  fra di loro, ma tutte improntate alla condivisione dei valori della Resistenza. Giovani, meno giovani, anziani, si sono alternati al microfono in una rinnovata alleanza intergenerazionale a testimonianza che la liberazione non è solo un evento ormai confinato nei manuali di storia, ma un atto fondante della nostra  comunità democratica  , anche se molti ancora oggi fanno fatica a capirlo. 

Non  poteva mancare il Comitato 4 Dicembre per la Costituzione di Frosinone, sezione locale del Comitato Democrazia Costituzionale,  con il banchetto per la raccolta firme sulle leggi d’Iniziativa Popolare, sulle Scuola della Costituzione, sulla riforma degli articoli costituzionali per eliminare  il pareggio di bilancio introdotto dallo sciagurato sfregio montiano  nel 2012. Ha chiuso la manifestazione il Presidente provinciale dell’ANPI Giovanni  Morsillo.   Non solo a Frosinone è stato celebrato, degnamente il 25 aprile, anche ad Anagni, l’evento organizzato dalla sezione locale di Rifondazione Comunista, ha avuto molto successo, così come a Cassino. Intendiamoci tali commemorazioni, degne di nota perché non asetticamente paludate in una veste rigidamente istituzionale, non hanno visto la partecipazione delle masse. Ma forse qualcosa in Ciociaria si sta muovendo. Se sono pani   e rose, lieviteranno  e fioriranno.
  

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