Domenica 6 maggio dalle 11,00 il Comitato 4 Dicembre per la
Costituzione di Frosinone (sezione locale del Coordinamento Democrazia
Costituzionale), la Lip scuola della Provincia di Frosinone e la sezione ANPI
di Frosinone, saranno di nuovo “on the road” per continuare la raccolta firme
sulle leggi d’Iniziativa popolare relative alla “Scuola della Costituzione” all’eliminazione
“dell’obbligo del Pareggio di Bilancio”oltre che per sostenere la petizione “Mai più
fascismi".
Il banchetto di domenica prossima situato in C.so della Repubblica,
fronte L.go Turriziani, segue altri due
già organizzati in precedenza in cui abbiamo raccolto 42 firme. Ricordiamo che
per essere presentate all’esame del
Parlamento, le Leggi d’Iniziativa Popolare devono raggiungere le 50mila firme
entro il 30 giugno. In base alla modifica del regolamento del Senato voluta
dall’ex Presidente Grasso, e secondo i propositi
annunciati dal nuovo Presidente della Camera Roberto Fico, le leggi
dovranno obbligatoriamente essere esaminate almeno dalle commissioni parlamentari competenti. Ciò ci induce ad un
maggior impegno per raggiungere il numero di firme necessarie.
Mentre ci si accapiglia per decidere se a governare deve essere chi ha vinto
materialmente, o chi ha vinti moralmente , o chi ha diversamente vinto, dimenticando
che le elezioni non investono un capo, ma eleggono i rappresentanti dei
cittadini in Parlamento, noi continuiamo
la nostra attività “Legislativa”. In questo frangente non chiediamo un voto, ma
delle firme per portare in Parlamento delle Leggi il cui primo obbiettivo è
quello di rispettare lo spirito della Costituzione.
La legge sulla scuola,
nominata “Scuola della Costituzione” intende riproporre un sistema d’istruzione
basato sulla conoscenza, non sulla competenza fine a se stessa, con la prerogativa di fornire agli studenti tutti gli strumenti utili
atti a realizzare il pieno sviluppo della persona umana. La seconda legge d’iniziativa popolare
intende annullare gli effetti del dispositivo 1/2012 che ha inserito il
principio del rispetto del pareggio di bilancio in Costituzione, vanificando lo
spirito solidaristico inscritto nella prima parte della Carta stessa in particolare nell’art. 2. In esso "la Repubblica
garantisce i diritti inviolabili dell’uomo sia come singolo sia nelle
formazioni sociali e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale". E’ evidente che se la Repubblica deve assicurare il pareggio di bilancio, non
può finanziare quei supporti sociali in grado di rispettare il già citato art.
2 .
Vi aspettiamo numerosi domenica prossima in C.so della Repubblica per aiutarci
a “Legiferare” nel rispetto dei principi stabiliti dalla Costituzione nobile
eredità della lotta di liberazione Partigiana.
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