L'Ue vorrebbe delle garanzie sulle spese per investimenti che giustifichino almeno in parte l'allentamento dei cordoni della borsa. Soldi che dovrebbero essere spostati dalle misure sbandierate dai partiti (10 miliardi per il reddito di cittadinanza, 8 per il superamento della Fornero, solo per citare le principali) a capitoli di spesa diversi. Manca la spending review per rendere digeribile la manovra e c’è la flat tax ad aggravarla. Un ulteriore punto di frizione è sulla programmazione triennale. Il 2,4% per i prossimi tre anni è indigeribile per le istituzioni comunitarie, che vorrebbero una riduzione nei prossimi anni almeno come segnale politico. E invece la proposta flat tax aggraverebbe la situazione con il buco erariale a crescere.
Per il “Financial Times”, “la manovra italiana può innervosire i mercati finanziari”. Secondo il principale giornale economico-finanziario del Regno Unito, “il forte aumento della spesa pubblica approvato dal governo italiano rischia di mettere Roma in rotta di collisione con Bruxelles”. Il giornale è convinto che un deficit del 2,4 per cento del Pil rappresenti “una significativa espansione rispetto al target dell’1,6 concordato per quest’anno dall’ultimo governo di centro-sinistra e sarebbe il triplo dello 0,8 precedentemente pianificato per l’anno prossimo”.
Il quotidiano sostiene che l’incremento del deficit potrebbe spingere gli investitori nel debito del governo italiano, il secondo più alto dell’eurozona, a mettere in dubbio la capacità del Paese di onerare i suoi creditori che chiederebbero più interessi….la verità: chi paga gli interessi? Anche il “Guardian” critica la manovra del governo gialloverde: “La mossa del governo italiano potrebbe creare un conflitto tra un Paese pesantemente indebitato e l’Unione Europea”. La stampa estera rileva “La supposizione sotto la quale i mercati finanziari hanno operato fino a oggi, l’idea che il ministro del Tesoro Tria potesse tirare le redini degli spiriti animali di questo governo è ora sfumata”.
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